Campania

Così ad Avellino facevano esplodere gli sportelli Bancomat

Pubblicato da
Condivid

Così ad Avellino facevano esplodere gli sportelli Bancomat Prendevano di mira gli sportelli automatici di banche e uffici postali, organizzando assalti con l’uso di esplosivi: i carabinieri del Comando provinciale di Avellino, al termine di un’indagine avviata nel 2020, hanno arrestato 9 persone in Irpinia e nelle province di Foggia, Lecce e Palermo. Al gruppo vengono contestati 6 assalti a sportelli Atm tra Avellino, Benevento e Roma.

I nove arrestati (sette in carcere e due ai domiciliari) sono quasi tutti pluripregiudicati della provincia di Foggia. Sono accusati di aver fatto parte di una associazione per delinquere finalizzata alla “fabbricazione, porto e ricettazione di esplosivo e materiale esplodente”, “furto aggravato” e “danneggiamento aggravato” ai danni di istituti bancari ed uffici postali.

Una banda attiva in varie regioni del Centro-Sud. La tecnica usata era quella della “marmotta”, cosi’ viene chiamato lo strumento artigianale in metallo, di forma schiacciata e con una lunga asta-impugnatura, utilizzato per introdurre l’esplosivo nel distributore automatico e scardinarlo.

Le indagini dei carabinieri di Avellino, avviate l’anno scorso, hanno consentito di documentare almeno sei assalti a sportelli Atm nelle province di Avellino, Benevento e Roma, compiuti con l’aiuto di una rete di basisti incaricati di individuare gli obiettivi e fornire al gruppo il supporto logistico.

Secondo il procuratore di Avellino, Domenico Airoma, “la spregiudicatezza e pericolosita’ del sodalizio criminale e’ dimostrata dalla disponibilita’ ed impiego per le proprie azioni delittuose di esplosivi ad alta carica distruttiva tali da determinare, oltre a ingenti danni agli immobili, con pericolo per la pubblica e privata incolumita’, in alcune occasioni la perdita totale delle banconote, distrutte nelle potenti esplosioni”.

La Procura della Repubblica di Avellino ha istituito un gruppo di indagine specializzato sulla criminalita’ predatoria, “auspicando di potersi avvalere – sottolinea Airoma – oltre che di una dedicata specializzazione delle forze di polizia, anche della necessaria collaborazione di ogni cittadino”.

Pubblicato da