‘Chi ha incastrato Babbo Natale’, l’ultimo film di Alessandro Siani

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‘Chi ha incastrato Babbo Natale’ non è un cinepanettone, ma una commedia per famiglie – precisano i protagonisti

“Ritorno, dopo 8 anni dal ‘Principe abusivo’, a fare un film per le feste con Alessandro Siani – dice Christian De Sica, a poche ore dalla proiezione in sala – con lui giovanissimo avevo già fatto due cinepanettoni per Aurelio De Laurentis. Questo è un family movie e credo sia uscito bene. C’è divertimento e tenerezza. Non è un cinepanettone. Se ne rifacessimo uno oggi ci arresterebbero, anche solo per il linguaggio. Ora vediamo che succede con il pubblico. Oggi e domani soffriremo, lo so per esperienza, sono primi giorni. Ma mi aspetto il boom nella settimana delle feste, perché è l’unico film per famiglie”.

“Volevo un copione giusto per un altro film con Christian – gli fa eco Siani – ho fatto una scelta coraggiosa, quella di andare in solo sala, senza la piattaforma. Nelle famiglie forse c’è ancora paura e confusione per la pandemia e una buona parte di loro per questo non è tornata al cinema. Ma è il film di Natale. Non un cinepanettone, ma una commedia garbata e carina”.



    I Biglietti d’oro 2021, osserva, il premio alle pellicole che incassano di più ogni anno, è andato a un film visto da 2 milioni di spettatori.

    “Una volta ce ne volevano 10 per vincere – ironizza – ora serve Checco Zalone travestito da Siderman con una borsa di Gucci per salvare il cinema”.

    Massimiliano Orfei, ad di Vision distribution, che cura il film con Bartlebyfilm e Indiana Production conferma la “situazione problematica legata alla pandemia che perdura. La ripartenza di aprile ha faticato a recuperare pubblico; però arrivano segnali positivi, con 15milioni di presenze, la metà della media per gli anni preCovid. Ora ci sarà scatto per le feste, è questa l’unica commedia italiana positiva nelle sale. Siamo ottimisti, c’è tutto quello che serve a fare un risultato buono”.

    De Sica nel film è un Babbo Natale ingenuo, ma anche un po’ in dificoltà nel stare dietro i cambiamenti nelle abitudini dei bambini alle prese con like e follower, che chiede aiuto a un manager, Genny Catalano-Siani, in realtà un truffatore emissario della Wonderfast, multinazionale che teme la concorrenza della slitta e degli elfi per le consegne.

    In 104 minuti il racconto, complici un bimbo di 8 anni, Martin Francisco Montero Baez-Checco (che sul set ha avuto “un compleanno bellissimo”, dice), e una Diletta Leotta-Sasha che forma con Angela Finocchiaro-Befana una “coppia scoppiettante”, come spiega Siani, capovolge le indole dei personaggi, portando lo spirito della bontà in Genny e molta napoletana ‘cazzimma’ a Babbo Natale.

    “E’ il mio ultimo fantasy – annuncia Siani – ora mi dedico al reality. Il cinema è cambiato perché è diverso l’atteggiamento del pubblico, abituato alle serie. Ma io credo ancora a quello tradizionale, al pubblico in sala alla magia del grande schermo, che è una cosa preziosa da conservare”.

    Il film è stato girato durante il lockdown, racconta, e la sceneggiatura “è cambiata tanto in corso d’opera. Compreso il monologo finale, dedicato a questa situazione precaria, che è nato durante le riprese, perché negli studios c’era una atmosfera natalizia e fuori un mondo sottosopra con il coprifuoco. Ma resta una storia di respiro internazionale, perché Babbo Natale contro la multinazionale è quello che sta accadendo anche oggi”.

    Tuttavia c’è anche “una summa di 25 anni carriera, tormentoni e personaggi che ho realizzato negli anni e gli stereotipi da smontare”. “Mai fatto prima l’uomo piu’ buono del mondo”, ride De Sica, Babbo natale che canta e balla ‘Haeven’ e ‘Jingle bells’ in versione rock.

    “Noi dobbiamo raccontare il paese, i problemi sociali, entrare dentro la quotidianità – incalza Siani – il Natale è uno dei periodi più belli dell’anno, ma bisogna essere sinceri su quello che abbiamo davanti. Anche i discorsi da bar si sono modificati su un argomento che e’ drammatico, il Covid. Rilassiamoci e cerchiamo di essere più curiosi su quello che ci riguarda. ‘Chi ha incastrato Babbo Natale’ è l’ultimo fantasy della mia saga, dopo sarà più importante dedicarsi alla realtà”. 




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