Comunali: Napoli, lotta tra 3 candidati e probabile ballottaggio 

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Comunali. Sono 17 i Comuni della provincia di Napoli che andranno al voto il 3 e il 4 ottobre, sui 92 complessivi. Tra questi, nove hanno piu’ di 15mila abitanti e andranno al ballottaggio qualora un candidato non superi il 50% al primo turno. Sono chiamati alle urne anche gli oltre 780mila elettori di Napoli, dove finisce dopo due mandati l’era de Magistris.

Potranno scegliere tra sette candidati e 32 liste, per un totale di oltre mille aspiranti al Consiglio comunale. Alle ultime Comunali l’ex pm stravinse il ballottaggio con Gianni Lettieri (66,85%), sostenuto dal centrodestra. Il sindaco uscente si presentava come civico, in opposizione al sistema dei principali partiti, appoggiato dal movimento demA, Napoli in Comune a Sinistra, La citta’ con de Magistris, Verdi, Repubblicani democratici, Idv, ‘Ce simme sfasteriati’, Bene comune con de Magistris, ‘Mo! Napoli autonoma’, Meridionalisti Napoli capitale e Partito del Sud, oltre alla lista di sua diretta emanazione.

Fu una de’bacle per il Pd, con la lista che si fermo’ all’11,6% e la candidata Valeria Valente che non raggiunse il secondo turno. Totalizzo’ il 9,6% il M5s, che cominciava la sua ascesa, stessa percentuale di FI, ancora leader del centrodestra, con la Lega assente e FdI all’1,3%.



    L’affluenza al primo turno fu del 54% (426.602), crollata al 36% al ballottaggio (283.542). A distanza di 10 anni, molti sostenitori di quella che lo stesso de Magistris defini’ la ‘rivoluzione arancione’, sono migrati verso altri lidi. I fedelissimi sono rimasti con Alessandra Clemente, ex assessore di de Magistris e da lui indicata come successore per palazzo San Giacomo. La figlia di Silvia Ruotolo, vittima innocente della camorra, correra’ senza il movimento demA, ma potra’ contare sul sostegno di Potere al popolo e di due civiche.

    Le Comunali saranno un banco di prova soprattutto per l’alleanza Pd-M5s, nata a Roma con il governo Conte 2 e replicata all’ombra del Vesuvio in appoggio a Gaetano Manfredi, che di quell’Esecutivo ha fatto parte. Con l’ex rettore della Federico II, dato come favorito dai sondaggi, ci saranno anche le forze di sinistra, Iv, i Verdi e diverse formazioni centriste, con l’appoggio del ‘governatore’ De Luca, per un totale di 13 liste. Per lui sono scesi in campo i leader nazionali, tra cui Enrico Letta, Pierluigi Bersani e Giuseppe Conte, che negli ultimi mesi e’ stato ben cinque volte nel capoluogo.

    – La coalizione di Manfredi fa il pieno di ex demagistriani, a cominciare dal presidente del Consiglio comunale Sandro Fucito, ma accoglie anche alcuni delusi di FI. Anche il giallo del M5s si tinge di arancione, con le candidature degli ex assessori allo Sport e alle Pari opportunita’, Ciro Borriello e Francesca Menna, oltre a Flavia Sorrentino, gia’ coordinatrice dello sportello ‘Difendi la citta”, istituito dall’ex pm.

    Sulla scelta dell’intesa con i Dem, i pentastellati si sono spaccati e, dopo una serie di attacchi reciproci tra M5s ‘ufficiale’ e ‘dissidenti’, il consigliere comunale uscente, Matteo Brambilla, ha deciso di presentarsi da solo con la lista ‘Napoli in Movimento – No alleanze’. Con lui anche Massimo e Isabella Nonno, fratello e nipote di Marco, consigliere comunale e regionale di FdI.

    Sul fronte opposto c’e’ Catello Maresca, che ha cominciato la campagna elettorale con un profilo civico, prima di ricevere e accettare il sostegno del centrodestra, senza la Lega, vista l’esclusione di ‘Prima Napoli’ (promossa dal Carroccio), che si aggiunge a quelle del ‘Movimento quattro zampe – Partito animalista’ e delle due civiche piu’ vicine al magistrato in aspettativa.

    Maresca potra’ contare quindi su otto liste, tra cui FI e FdI, in una coalizione che ha vissuto forti tensioni in fase di presentazione delle candidature, tanto che il pm anticamorra ha annunciato che chiudera’ la campagna elettorale senza big nazionali. Non ha fatto mancare la sua vicinanza Silvio Berlusconi, che ha inviato una lettera ai napoletani: “Maresca e’ un moderato noto per il suo impegno, il suo rigore, la sua competenza. Lo sosterremo con una squadra profondamente rinnovata”, ha scritto il Cavaliere. Dopo l’esclusione delle quattro liste, diversi candidati potrebbero spostare il proprio impegno sull’altro competitor, Antonio Bassolino, che punta al secondo posto per scalzare Maresca e giocarsi il ballottaggio con Manfredi.

    L’ex sindaco e ‘governatore’, sostenuto da Azione e da quattro civiche, continua a battere tutti i quartieri della citta’ e, da amante delle corsa, si gioca una maratona ideale all’insegna dello slogan “non succede, ma se succede…”. Ai nastri di partenza anche Rossella Solombrino per ‘Equita’ territoriale’, il movimento che trae ispirazione dal libro ‘Terroni’ di PIno Aprile e che batte sulla giusta ripartizione delle risorse tra Nord e Sud e sul corretto utilizzo dei fondi del Pnrr.

    A completare il quadro c’e’ il ‘Movimento 3V’, rappresentato dal biologo Giovanni Moscarella, esperto di Scienze dell’alimentazione. Una formazione che vuole declinare anche a Napoli i principi per cui si batte a livello nazionale, a cominciare dalla battaglia nei confronti delle istituzioni per contrastare le misure restrittive legate alla pandemia.




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