Allarme Andi: “Con il covid al Sud meno cure delle malattie dentarie”

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Ottobre è il mese della prevenzione dentale: sempre più under 40 ricorrono agli impianti per diversi motivi come malattie, paradontiti, traumi, incidenti ma anche cattive abitudini come fumo e stress.

Inoltre, l’infiammazione gengivale è causa di aggravamento degli esiti da contagio da coronavirus SARS-CoV-2. Lo evidenzia una recente pubblicazione del Journal of Clinical Periodontology che ha indagato gli effetti della parodontite in pazienti affetti da Covid-19: l’infiammazione gengivale aggrava gli esiti della malattia.

La più grande ricerca epidemiologica mai realizzata in Italia, condotta dalle Università di Milano e Berna su un campione di 30 mila italiani, mostrano un peggioramento delle condizioni di salute del cavo orale e delle abitudini in materia di prevenzione.



    Il presidente dell’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) lancia un all’allarme: “Gli oltre 18 mesi di pandemia hanno avuto un forte impatto negativo sulle abitudini degli italiani in termini di prevenzione e cure, anche per quanto riguarda la salute orale: circa un terzo degli italiani si è rivolto al proprio dentista solo per “urgenze” contro solo poco più di un quarto degli accessi per controlli di routine. Una percentuale che nel sud supera il 40% dimostrando come l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 abbia penalizzato in modo consistente l’accesso alla prevenzione e alle cure odontoiatriche, anche a causa della crisi economica”.

     

    Di questo e di altri argomenti legati al settore se ne parlerà alla «Clinica Sansone- Centro di eccellenza in implantologia», sabato 9 ottobre alle 19.30 in via Poggio Sant’Antonio 56/O Torre del Greco (NA): l’evento sarà un vero e proprio format scientifico-artistico dove medici e personaggi dello spettacolo faranno squadra per trasmettere un messaggio che arriva come un raggio di sole dopo i periodi bui della pandemia: il valore del sorriso.

    “La paradontite è la malattia del secolo- dice Michele Mareschi, igienista- e ne è affetto il 70% della popolazione italiana. Purtroppo è una malattia silente per cui quando ci sono i sintomi, come mobilità e sanguinamento, è già troppo tardi. Bisognerebbe fare una visita dal dentista almeno ogni 6 mesi. Le cause sono molteplici: cattiva igiene orale, insane abitudini, mal occlusione, ereditarietà e accumulo placca batterica”.

    I vantaggi dell’Implantologia computer guidata

    Sicurezza e predicibilità in implantologia sono il binomio vincente dell’iniziativa, dove gli interventi vengono pianificati virtualmente al computer prima di essere effettuati. La Clinica Sansone, che conta pochissimi pari in Campania, è molto più di uno studio Odontoiatrico: è un centro all’avanguardia dotato di strumentazioni altamente tecnologiche e futuristiche sia per gli interventi chirurgici sia per la sicurezza anti-Covid.

    La tecnologia implantare mini invasiva è l’ultima frontiera dell’odontoiatria che consente di impiantare a carico immediato protesi dentali senza utilizzo del bisturi per incidere la mucosa gengivale e senza suturare alla fine dell’intervento. Attraverso macchinari di ultima generazione con l’utilizzo del flusso digitale (tecnologia CAD/CAM) si modellano immagini anatomiche 3D del paziente da cui produrre protesi altamente definite e personalizzate da impiantare con tecnica laparoscopica, accedendo soltanto con microscopici fiorellini. In tutta sicurezza con vantaggi sia biologici che estetici.

    Un centro unico nel suo genere: 200 metri quadri dedicati al sorriso, 2 sale chirurgiche per l’implantologia, la chirurgia orale e maxillo facciale, 4 unità operative per i pazienti. Sansone ha scelto per gli strumenti i leader a livello mondiale dell’Implantologia come Straumann e Nobel Biocare.

    «Il turismo dentale con la fuga all’estero per ottenere interventi a prezzi sempre più stracciati- spiega Giovanni Sansone- è un vero è proprio allarme. Con la crisi del Covid, poi, sempre più persone si affidano a queste cliniche per risparmiare, ma può essere molto pericoloso. In primis per l’utilizzo dei materiali di non nota provenienza, poi perché dopo l’intervento c’è bisogno di controlli e assistenza periodica che i medici italiani non garantiscono a chi si è affidato a queste cliniche».




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