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Obbligo Pec per i giornalisti: dal 22 settembre scatta la sospensione

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Il possesso di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) è diventato obbligatorio per legge per tutti gli iscritti agli Ordini professionali: anche i giornalisti sono quindi tenuti ad averne una, altrimenti sono sanzionati con la sospensione.

“Questa sospensione – ricorda il magazine online di Giornalisti punto e a capo” – comporta – oltre alla impossibilità di esercitare la professione, cioè di lavorare come giornalista – anche la cancellazione dagli elenchi elettorali e di conseguenza i giornalisti privi di PEC non potranno votare quest’anno alle elezioni dell’Odg (13 e 14 ottobre voto online e 17 ottobre in presenza al seggio, ndr), né in futuro a quelle di altri organi di categoria (Casagit, per esempio).

Procurarsi una PEC non è difficile. Gli Ordini regionali hanno nel rispettivo sito la casella per attivare la PEC (nel Lazio è gratuita) oppure al link http://attivazione.pecgiornalisti.it è possibile attivare la procedura automatica per la richiesta della PEC. In tutti i casi, basta seguire le indicazioni con un po’ di pazienza e attenzione”.

Per evitare la sospensione dagli elenchi, i giornalisti che abbiano già una loro PEC devono comunicarla al proprio Ordine regionale, seguendo le indicazioni del relativo sito.

Ogni Ordine regionale deve avere approntato un indirizzo. La nuova PEC, o la comunicazione all’OdG di una propria PEC già attiva, deve essere fatta entro il 22 settembre, altrimenti scatta comunque la cancellazione dagli elenchi elettorali. Dall’obbligo di comunicazione sono invece esentati i titolari di Pec rilasciata dai vari Ordini.


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