Droga nel porto di Salerno, il procuratore: “Situazione insostenibile”

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Salerno. “Secondo me e’ una situazione insostenibile. Perche’ benche’ nel corso dell’ultimo anno la permeabilita’ del porto sia ripetutamente balzata all’onore delle cronache, non e’ stata adottata alcuna misura o intervento per eliminare le cause di questa permeabilita'”.

Lo ha detto Giuseppe Borrelli, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, a margine della conferenza stampa relativa agli arresti per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Le indagini erano partite in seguito al sequestro effettuato a giugno 2020 nel porto di Salerno dove fu trovato un quantitativo di droga superiore alle 17 tonnellate tra hashish e anfetamine.

“Ci si meraviglia del fatto che il tutto rimanga confinato nell’ambito della cronaca. Questo e’ un fatto strutturale che ha determinato la realizzazione di traffici illeciti e che determinera’ l’effettuazione e lo svolgimento di altri traffici illeciti. Credo – ha aggiunto Borrelli – che sia necessario intervenire per consentire una efficace ispezione dei container che passano per il porto e per delimitare efficacemente le aree, impedendo la loro accessibilita’ da parte di soggetti non interessati. Condizioni che, a quanto mi risulta, in questo momento non si verificano”.




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