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Super League, Agnelli si arrende: ‘Non possiamo andare avanti’

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Il presidente della Juve, Andrea Agnelli, tra i promotori della Super League, ha detto che il progetto ‘secessionista’ non potra’ progredire dopo il ritiro di sei club inglesi.

Lo ha detto alla agenzia di stampa Reuters, rispondendo alla precisa domanda se il piano rimanga in piedi dopo le uscite, ha detto: “Ad essere sincero e onesto, no… evidentemente, non e’ il caso”. Il faraonico progetto delle Superlega si sgonfia come un pallone bucato da quattro soldi. Tutte le squadre inglesi si erano già sfilate per le pressioni fatte dal premier Boris Johnson e dai tifosi britannici. Nella Superlega sarebbero restate ma già con molti dubbi e ripensamenti le tre spagnole Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid e le tre italiane Juventus, Milan e Inter, con i nerazzurri che hanno già manifestatato la volontà di abbandonare. Il progetto, presentato alla mezzanotte di due giorni fa, è naufragato.

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I vertici europei del calcio intanto fanno quadrato. “La cosa importante è andare avanti insieme, è ammirabile ammettere di aver sbagliato. Questo era un errore, ora bisogna ricostruire l’unità di cui godeva prima questo sport” ha detto il presidente della Uefa Aleksander Ceferin alla notizia delle squadre ritiratesi dal progetto della Superlega.


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