I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato il mago Davide De Simone, di 40 anni, con l'accusa di omicidio colposo.
Non solo si sarebbe fatto consegnare mensilmente da una delle sue vittime la pensione di invalidita', ma avrebbe convinto un infermo mentale anche a rifiutare di sottoporsi a un intervento chirurgico, decisione che gli e' costata la vita. Un sedicente mago, Davide De Simone di 40 anni, e' stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Reggio Calabria, che hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura di Palmi, per omicidio colposo, morte come conseguenza di altro delitto, violenza sessuale, circonvenzione di persona incapace, detenzione abusiva di armi e truffa aggravata.
La moglie dell'uomo, G.Potrebbe interessarti
Il dott. Antonio Monaco vincitore della VI Edizione del Concorso Letterario Internazionale “Ecce Homo” 2025
Firmato il nuovo contratto: aumenti e arretrati per 137mila medici e dirigenti sanitari
Robinho trasferito in un nuovo carcere: l’ex Milan ora in un centro di risocializzazione
Choc a San Siro, tifosa 24enne norvegese denuncia violenza sessuale durante Italia-Norvegia
Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno svelato il modus operandi del mago, il quale, approfittando della fragilita' e della vulnerabilita' delle sue vittime, convinte di essere colpite da negativita' o sfortune, e facendo leva su una delle tradizioni popolari piu' radicate, con amuleti e talismani portafortuna venduti a peso d'oro, procedeva all'incantesimo con la promessa di sconfiggere il "Maligno". In alcuni casi, vantando poteri soprannaturali. millantava di curare una malattia o riconquistare il partner perduto. Durante la celebrazione di alcuni di tali riti esoterici, il mago avrebbe violentato tre donne che si erano rivolte a lui per riconquistare la propria anima gemella.
Ben piu' grave l'accusa di avere ricercato e conquistato una forte empatia da parte di un uomo affetto da infermita' mentale e deficienza psichica;, raggirandolo a tal punto da farsi consegnare mensilmente l'intero importo della pensione d'invalidita', ingenerando nel malcapitato un forte stato di sudditanza e influenza tale da indurlo perfino a sospendere la cura farmacologica cui era sottoposto all'Ospedale di Polistena (RC) e a rifiutare di sottoporsi a un importante intervento chirurgico, al punto da perdere la vita.






