Campania

Covid a Napoli, la Prefettura: “Gli studenti possono tornare in aula, i trasporti funzionano”

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Napoli. I trasporti funzionano: la didattica in classe negli istituti superiori dell’area metropolitana può ripartire.

E’ l’esito della ricognizione sul sistema dei trasporti nella città metropolitana di Napoli fatta dalla Prefettura. Dunque, si può abbandonare la didattica a distanza e ritornare il aula. Il dimensionamento dei trasporti pubblici aggiuntivi risulta “più che adeguato rispetto all’attuale livello della domanda, che è condizionato da una ridotta affluenza degli studenti in molti Comuni dell’area metropolitana, a seguito dell’adozione di ordinanze sindacali di sospensione della didattica in presenza per l’aumento della diffusione dei contagi da Covid-19”.

E’ quanto sostenuto oggi, in modalità a distanza, nel corso dell’apposito Tavolo di coordinamento per monitorare l’attuazione delle misure contenute nel documento operativo per il rientro a scuola degli studenti degli istituti scolastici superiori, in attuazione delle disposizioni del Dpcm del 3 dicembre 2020. All’incontro, presieduto dal viceprefetto vicario, Enrico Gullotti, hanno preso parte i rappresentanti della Regione, della Città Metropolitana di Napoli, del Comune di Napoli e di alcuni altri Comuni dell’area Metropolitana di Napoli, dell’Ufficio scolastico d’ambito e delle principali aziende di trasporto pubblico. Si è stabilito di proseguire il monitoraggio dei dati, anche al fine di valutare eventuali limitate modifiche delle modalità di svolgimento dei servizi su alcune tratte che, in prospettiva di una piena ripresa delle attività didattiche in presenza, potrebbero essere interessate da fattori di criticità.

Si è preso atto, inoltre, della “proficua attività posta in essere dai volontari delle associazioni di protezione civile”, dei quali è stato disposto l’impiego da parte del competente Dipartimento Regionale, a supporto dei Comuni, per prevenire assembramenti in aree ritenute a rischio. La riunione è stata aggiornata al prossimo mese di marzo per verificare l’andamento dei servizi alla luce dei dati che saranno raccolti nell’ambito del monitoraggio in atto.


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