Tutto questo reca grave danno al servizio per il quale le USCA sono state create. A tutto ciò si aggiunge il disorientamento che vivono i cittadini che non sanno a chi rivolgersi: i medici di famiglia non possono assistere chi si ammala di Covid, per evitare che vengano trascurati i
pazienti fragili portatori di patologie croniche; le USCA non sono sufficienti e chi resta abbandonato a se stesso è l’ammalato.
Ci pare veramente troppo. A questo si aggiungono iniziative di protagonisti che ad ogni costo si arrogano il compito di voler praticare i tamponi presso i propri studi a dispetto di ogni rispetto per i colleghi, per i Cittadini, per i pazienti. Ci pare veramente troppo.
Ci siamo offerti di collaborare con le ASL per contribuire ad organizzare un buon servizio per i tamponi. Per ora le stesse AASSLL sono disorientate. Continueremo a proporre soluzioni sperando che il buon senso prenda il sopravvento sulla voglia di primeggiare, sulle non-soluzioni, sulla arroganza dei pochi, per il benessere e la salute dei molti.