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Sedici fermati per la guerriglia di Roma

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Sedici i fermati, fra i quali ultrà della Lazio e militanti di estrema destra per la guerriglia di ieri sera nel centro di Roma.

Alla manifestazione partecipavano anche i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino.Gli scontri sono stati causati da infiltrati nella manifestazione delle Partite Iva iniziata pacificamente e terminata nel peggiore dei modi con bombe carta e lanci di petardi e sampietrini contro le forze dell’ordine costrette a caricare per far disperdere il presidio. I disordini sono poi proseguiti in piazzale Flaminio e via Giambattista Vico, con cassonetti distrutti e in fiamme, fino a ponte Regina Margherita e via Cola di Rienzo.

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Le proteste contro le misure anti-covid decise dal governo con l’ultimo dpcm sono arrivate nel cuore di Roma. Attorno all’ora di cena, proprio mentre il premier Giuseppe Conte parla in conferenza stampa per spiegare le misure inserite nel dl ristoro, in Piazza del Popolo i manifestanti si scontrano contro la polizia. Dal corteo, circa 200 persone fra cui alcuni esponenti di Forza Nuova e Ultras della Lazio, parte un lancio di bottiglie e petardi nei confronti delle forze dell’ordine che rispondono con gli idranti disperdendo i facinorosi. La protesta si sposta però nelle vie limitrofe dove vengono bruciati alcuni cassonetti e, successivamente, verso il quartiere Prati e Via Cola di Rienzo. Una scena già vista in altre città da Napoli a Torino. Il corteo era partito alle 17 da Piazza Cavour con cori contro il governo ma in maniera assolutamente pacifica.

 


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