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Azzolina in tv: ‘A ottobre i concorsi nella scuola’

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“Di concorsi negli anni se ne sono fatti pochi. Si sono creati molti precari: ora abbiamo un Governo che vuole puntare sulla qualità della scuola. A ottobre i concorsi si faranno, sono tre in tutto. Si sarebbero dovuti fare questa estate, c’e’ stato un accordo di maggioranza”. Lo ha affermato Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, ieri sera durante “Cartabianca” in onda su RaiTre sui concorsi per i docenti.

 

“Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno abbiamo dato priorità assoluta rispetto alle nomine. Ora per ora stiamo nominando i supplenti: solo oggi sono 25 mila quelli nominati, sinora ne abbiamo nominati 70 mila, domani ci saranno altre convocazioni, per il 24 avremo i docenti in cattedra. In passato i supplenti arrivavano a ottobre in classe, con graduatorie cartacee. Una parte di questa procedura ora e’ digitalizzata: sono giunte 1 milione e 900 mila domande”. Ha spiegato ancora la ministra.

E poi ha aggiunto: “Quella della misurazione della temperatura a casa “è una indicazione molto ponderata da parte del ministero della salute e del Cts. Un bambino che ha la febbre ed è malato ha molto più senso che resti a casa. La decisione era stata condivisa da tutti. Abbiamo previsto degli incentivi per mamme e papà se dovessero restare a casa con i figli. Non vogliamo far sentire sole le famiglie, è un anno complesso. Ma non e’ detto che se un bambino risultasse positivo, necessariamente tutta la classe debba andare in quarantena”.

“Il bilancio dopo l’apertura delle scuole e’ positivo, siamo molto soddisfatti e’ un anno complesso ma la preoccupazione e le ansie si sono trasformate in grande emozione. Anche io mio sono emozionata, ho rivissuto le ultime settimane, ho ripensato al periodo del lockdown e al lavoro fatto in questi mesi. Senza l’istruzione muore il paese”.

“Arcuri sta facendo un grande lavoro e sui banchi stiamo recuperando in due mesi un ritardo che dura da vent’anni. Io ho insegnato nelle scuole per dieci anni e so bene quali arredi c’erano. C’era bisogno di questi banchi, chiedo solo un po’ di pazienza”.


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