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Castellammare, il clan del Cicerone: gestiva lo spaccia via chat anche in Penisola Sorrentina

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Castellammare. Controllavano la piazza di spaccio del popoloso rione Cicerone di Castellammare, e la loro ‘attività’ si spingeva fino a Sorrento.

 

I carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno eseguito una misura di custodia cautelare emessa dal gip di Torre Annunziata nei confronti di 8 indagati per detenzione di droga a fini di spaccio e detenzione illegale di armi. Smantellata la piazza di spaccio nel quartiere Cicerone della cittadina. L’indagine e’ partita ad aprile 2018 e ha consentito di dimostrare l’esistenza di un fiorente commercio di marijuana e cocaina. Gli indagati avevano ruoli intercambiabili, perché potevano fare sia da custodi della droga che da cassieri, ma anche prendere gli ordinativi dei clienti e fare da pusher. Da Castellammare di Stabia la banda si spostava anche in penisola Sorrentina nell’orario notturno per soddisfare ‘ordini’ arrivati via telefono attraverso il linguaggio criptico.

Nel corso delle indagini, sei degli otto indagati sono stati anche arrestati in flagranza di reato ed è stata sequestrata una pistola calibro 6,35 con munizioni, nonché cospicui quantitativi di cocaina e marijuana. Sei persone sono ora nel carcere di Napoli-Poggioreale, un’altra agli arresti domiciliari, mentre l’ottavo indagato si è visto notificare la misura cautelare nella casa circondariale di Bellizzi, nell’Avellinese, dove è già detenuto per altre vicende giudiziarie.

 

 

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