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Coronavirus, Arcuri: ‘Fisseremo il prezzo massimo delle mascherine, ne produrremo 25 milioni al giorno’

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“Nelle prossime ore, fisseremo il prezzo massimo al quale le mascherine potranno essere vendute. Lo faremo sia con riferimento al prezzo, sia con riferimento al prezzo che con aliquota fiscale connessa è allo stesso. Ne distribuiamo un numero sufficiente per le regioni affinché ne mettano da parte una quota. Stiamo anche lavorando per ridurre fino ad azzerare le importazioni”. Lo ha detto in conferenza stampa il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri. E poi ha aggiunto:  “Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per gestire la fase 2”. Sottolineando che al momento sono stati distribuiti 138 milioni di mascherine e che le Regioni hanno ad oggi 47 milioni di mascherine nei magazzini. Arcuri ha poi annunciato che è stato siglato un accordo con 2 imprese italiane per realizzare 51 macchinari che produrranno tra 400 e 800mila mascherine al giorno. Macchine che lo Stato acquisterà. “Arriveremo presto a produrre almeno 25 milioni di mascherine al giorno”.

Il commissario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, nel corso del punto stampa del sabato, ha spiegato che sull’applicazione per tracciare i positivi “abbiamo raggiunto i primi tre risultati: l’infrastruttura su cui finiranno i dati dei cittadini sarà pubblica ed italiana; la app rispetterà tutte le norme sulla privacy; e non si limiterà solo al compito del tracciamento, ma progressivamente arriverà ad essere uno strumento costruito intorno al diario sanitario”. Non sarà dunque, ha chiarito, “solo uno strumento di informazione, ma di azione, con politiche sanitarie da remoto. Spero che molti italiani la useranno – ha concluso Arcuri – perché sarà uno strumento importante per combattere il virus, ma non sarà una patente di libera uscita per nessuno”.

-Il vincitore della gara sui test sierologici “non solo e’ quello che ha risposto con maggiore qualità rispondendo agli otto requisiti posti alla base di questa gara, ma ha anche deciso che questi 150 mila test dovranno essere offerti a titolo gratuito”. Lo ha annunciato il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nel corso del punto stampa del sabato. “La scelta della trasparenza ha pagato”, ha proseguito, “perché abbiamo trovato la migliore offerta presente, non gravando sulle casse dello Stato”.

Il commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, nel corso del punto stampa del sabato, ha chiarito che in “prossimità del 4 maggio, data in cui verranno allentate le prime misure di contenimento, in qualche modo come fecero dopo il 25 aprile, vi invito a comportarvi come ci ha indicato il presidente Mattarella: con tenacia, sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale. Specie ora”, ha aggiunto Arcui, “che abbiamo dimostrato con i fatti di essere sulla buona strada. Il coronavirus è indebolito ma non è ancora sconfitto. Non abbiamo vinto, oggi è la festa della Liberazione ma, che tutti lo capiscano, non ci siamo ancora liberati dal virus, noi non siamo ancora arrivati al 25 aprile nella guerra con questo nemico. Non abbiamo conquistato tutte nostre libertà e componenti normali della vita tutti noi”.

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