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Giovanni Lindo Ferretti per Sacro Sud. Voce e violino in ‘Bella Gente d’Appennino’

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Giovanni Lindo Ferretti, fondatore dello storico gruppo punk “CCCP fedeli alla linea” (fondato nel 1982 e sciolto nel 1990), dei “C.S.I. – Consorzio Suonatori Indipendenti” e dei “P.G.R.”, presenta sabato 21 dicembre alle ore 20 alla Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova (Museo Diocesano) il recital “Bella Gente d’Appennino”. Con lui in scena, per la II edizione del festival “Sacro Sud – AnimeSalve 2.0” diretto da Enzo Avitabile, anche il violinista Ezio Bonicelli degli Üstmamò per uno spettacolo intimo ed evocativo (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti).
Il recital “Bella Gente d’Appennino” trae linfa dall’omonimo libro, pubblicato da Mondadori nel 2009. Una riflessione personale sulla vita di montagna, i boschi, gli animali, la transumanza e le celebrazioni recitate. Uno spettacolo intenso dove le parole, pregne di sudore e storia lunga secoli, sono recitate, salmodiate e a volte cantate. “Bella Gente d’Appennino” è il seguito ideale di “Reduce”, libro prima e spettacolo poi, ispirato dal ritorno a casa e dall’inevitabile riscoperta di sé stesso; reduce come gli antenati andati in guerra anni prima e attesi per anni dalle loro donne; reduce come chi, dopo anni, si trova a fare i conti con il proprio rinnovato pensiero.
Giovanni Lindo Ferretti è un artista controverso e unico nel suo genere, passato da icona della musica underground italiana ad eremita a Cerreto Alpi, sull’Appennino tosco-emiliano: una montagna a dimensione umana. Dal punk filosovietico all’integralismo cattolico, maestro assoluto dell’arte di provocare, Ferretti non è solo un cantante, scrittore, poeta. È soprattutto un uomo che ha vissuto per molto tempo il palco con disagio – a volte incontenibile, a volte accettabile, anche glorioso – rigettando tutto sul suo pubblico e che adesso ha trovato una nuova dimensione. Un montanaro che non era nato per fare il cantante, ma è successo!
Il festival “Sacro Sud – AnimeSalve 2.0, organizzato da Black Tarantella e dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e finanziata dalla Regione Campania (Fondi Poc 2014/2020), porterà fino al 6 gennaio in 7 chiese della città di Napoli, dal centro alle periferie, spettacoli ad ingresso gratuito con artisti provenienti da Mali, Marocco, Madagascar, Pakistan, Iran, India, Portogallo, Turchia, Usa e Italia. Per un grande incontro di musica, arte, danza e poesia.

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