Napoli, Ancelotti ora rischia

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Uno strappo violento che lascerà il segno. Da quando si è celebrato, 17 mesi fa in una soleggiata giornata di maggio, il matrimonio tra il Napoli di De Laurentiis e Ancelotti mai tra i due si era arrivati ad uno scontro così aperto e pericoloso, al limite della rottura. Considerata quanto mai lontana fino a pochi mesi fa. L’epilogo della notte di Champion League racconta di un ammutinamento da parte della squadra, contraria al ritiro imposto dal presidente, che ha spiazzato lo stesso patron del club che aveva già poche ore prima registrato i malesseri e i disaccordi del suo stesso allenatore. Il day after è stato vissuto in un clima surreale fatto di silenzi assordanti, in un clima di calma apparente e concluso con un comunicato gelido della società che annuncia l’intenzione di passare alle vie legali contro la decisione, senza precedenti, del gruppo di interrompere senza autorizzazione il ritiro, scelta che il club imputa di fatto al tecnico Ancelotti. Uno scontro duro dunque senza esclusione di colpi che maturerà in pieno silenzio stampa che il club ha annunciato “fino a data da definire”. “La società comunica che, con riferimento ai comportamenti posti in essere dai calciatori della propria prima squadra procederà a tutelare i propri diritti economici, patrimoniali, di immagine e disciplinari in ogni competente sede”, si legge nel documento con cui si precisa “di aver affidato la responsabilità decisionale in ordine alla effettuazione di giornate di ritiro da parte della prima squadra all’allenatore della stessa Carlo Ancelotti”. Il tecnico è stato l’unico insieme al suo staff a presentarsi martedì sera in ritiro a Castel Volturno rispettando la volontà del presidente mentre i suoi giocatori una volta saliti sul pullman hanno scelto una soluzione netta che crea una spaccatura con il tecnico. In mattinata i calciatori si sono presentati regolarmente in campo per gli allenamenti in vista della sfida di sabato prossimo contro il genoa. Ad attenderli Ancelotti, poi a fine seduta ognuno è tornato nelle proprie abitazioni e la società ha disdetto le camere prenotate nell’hotel attiguo agli uffici della sede. Tra i primi ad andarsene Lozano, autore del gol contro il Salisburgo, ed Elmas. Poi Milik e Insigne, che si è allontanato a bordo della sua auto. Facce scure, nessun sorriso e tanta tensione. Ancelotti è rimasto in sede mentre De Laurentiis per diverse ore è rimasto nella suite dell’hotel sul lungomare di Napoli dove avrebbe avuto contatti con i suoi legali per capire quali iniziative prendere contro gli ammutinati. Non si esclude che si sia anche mosso per trovare il modo per poter risolvere il contratto con Ancelotti. La vicenda subirà altri scossoni ed è destinata ad offrire colpi di scena nelle prossime ore. Nell’ambiente si respira comunque da settimane aria pesante: i calciatori non sembrano gradire la gestione e le scelte tecniche del mister al quale viene contestato la sua ostinazione nello schierare calciatori fuori ruolo e tenerne fuori altri. Napoli dunque nel caos con Ancelotti che rischia seriamente il posto (la stampa argentina già parla di un interessamento del Boca Juniors con approdo a gennaio) e paga anche un avvio di campionato deludente che ha fatto subito rimpiangere l’era di mister Sarri.

Venerdì 22 marzo alle 18 e 30, si terrà a Torre Annunziata la presentazione del libro “Tracce, la storia dei migranti in Campania” di Francesco Dandolo. L'incontro verrà ospitato nella sede dell'associazione Pride Vesuvio Rainbow in via Fusco, 1. Insieme all'autore parteciperanno il ricercatore Renato...

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