Napoli, ‘Veniamo da parte degli amici di Barra’, pizzo sui lavori al Palavesuvio: presi due esattori

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli. Nella mattinata odierna, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in data 7.10.2019 dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, nei confronti di n.2 persone, traendo in arresto:

BELPASSO Salvatore (cl.1977)
ASSANTE Antonio (cl.1970)
ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione e, in concorso, di violenza privata, con l’aggravante di cui all’art. 416 bis 1 c.p.

L’attività d’indagine ha preso le mosse dalla denuncia presentata nel mese di maggio dal procuratore di una società appaltatrice dei lavori di ristrutturazione, da eseguire in occasione delle Universiadi di Napoli 2019, del complesso sportivo Palavesuvio di Ponticelli, il quale ha riferito che presso il cantiere della società si erano presentati due soggetti che mediante minacce avevano intimato agli operai di sospendere i lavori al fine di costringere a corrispondere una somma di danaro non quantificata.



    Le indagini coordinate dalla D.D.A di Napoli e condotte dalla Squadra Mobile – Sezione Criminalità Organizzata hanno permesso di individuare in ASSANTE Antonio e BELPASSO Salvatore Giovanni gli autori dell’episodio in parola ai quali è stato contestato il reato di violenza privata, con l’aggravante di avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di cui all’art.416 bis c.p., in particolare della loro appartenenza al clan Aprea – De Luca Bossa – Minichini, operante nei quartieri di Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli e di avere agito al fine di favorire l’organizzazione camorristica.

    Le attività investigative, inoltre, hanno consentito di acquisire univoci e concordanti elementi di responsabilità a carico di BELPASSO Salvatore in ordine ad un tentativo di estorsione ai danni di due società consorziate appaltatrici dei lavori di rifacimento delle coperture e di rimozione dell’amianto sul cantiere “Eav” (ex circumvesuviana) di Ponticelli, denunciato in data 8 maggio dagli amministratori delle citate società.

    Con riferimento a tale episodio le indagini hanno consentito di accertare che un individuo, identificato nel predetto BELPASSO, in data 6 e 7 maggio 2019 si era presentato presso un cantiere delle citate società nel quartiere Ponticelli ed aveva intimato al capocantiere di riferire ai responsabili della ditta di presentarsi “agli amici di Barra”.

    Al predetto BELPASSO è stato contestato il reato di tentata estorsione con l’aggravante di essersi avvalso delle condizioni di cui all’art.416 bis c.p., in particolare della sua appartenenza al clan Aprea – De Luca Bossa – Minichini.




    LEGGI ANCHE

    Si è pentito il super boss Francesco Schiavone “Sandokan”

    Un terremoto nel mondo camorristico: il boss dei Casalesi, Francesco Schiavone "Sandokan", dopo 26 anni dal suo arresto, ha deciso di collaborare con la giustizia. La notizia, riportata da Cronache di Caserta, ha sconvolto la comunità casalese e rappresenta una svolta epocale nella lotta contro la camorra. Un regno di terrore che si sgretola. Sandokan, 71 anni, era considerato l'uomo che ha spodestato Antonio Bardellino, altro noto capoclan. Arrestato nel 1998 e condannato all'ergastolo per diversi...

    Acquista figurine, gli spediscono anche la droga: sequestro dei carabinieri a Pompei

    Inizio d'anno bizzarro per due cittadini che hanno visto i loro innocui acquisti online trasformarsi in episodi da cronaca nera. Il primo caso ha come protagonista un uomo che, navigando sul web alla ricerca di una scena campestre da aggiungere al suo presepe, si è ritrovato con un inaspettato carico di 10 chili di marijuana. La scoperta ha sollevato non solo stupore ma anche una domanda piuttosto insolita: chi, invece del previsto carico di droga,...

    Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

    Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

    Si è pentito il super boss Francesco Schiavone “Sandokan”

    Un terremoto nel mondo camorristico: il boss dei Casalesi, Francesco Schiavone "Sandokan", dopo 26 anni dal suo arresto, ha deciso di collaborare con la giustizia. La notizia, riportata da Cronache di Caserta, ha sconvolto la comunità casalese e rappresenta una svolta epocale nella lotta contro la camorra. Un regno di terrore che si sgretola. Sandokan, 71 anni, era considerato l'uomo che ha spodestato Antonio Bardellino, altro noto capoclan. Arrestato nel 1998 e condannato all'ergastolo per diversi...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE