Incendio ad Avellino, si teme il disastro ambientale: vigile del fuoco colto da malore. Domani scuole chiuse, 18 comuni coinvolti

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Dopo cinque ore di lavoro si e’ accasciato a terra, soprattutto per le alte temperature che si registrano nei pressi della Ics di Pianodardine, la fabbrica di componenti plastici per batterie per auto, che brucia dalle 13 di oggi. Il vigile del fuoco e’ stato subito soccorso ma fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazione. Il rogo invece e’ ancora potente. I caschi rossi stanno intervenendo con le autobotti da terra e anche con le autoscale per pompare acqua sul tetto dello stabilimento che brucia. La nube nera e densa ormai copre tutta Avellino. Chiusi tutti gli accessi e e le finestre della cittadella ospedaliera, piu’ esposta alla nube; le strade del centro cittadino sono deserte, dopo l’allerta diramata dal prefetto di Avellino, Maria Tirone. “E’ normale che in presenza di un evento fuori dalla normale gestibilita’, si convochi il centro di Coordinamento dei soccorsi – spiega il prefetto Tirone – e’ un incendio molto grave, che grazie alla straordinaria abilita’ dei vigili del fuoco e’ ora sotto controllo”. Il rogo esterno e’ infatti ora circoscritto, come conferma anche il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Avellino, Luca Ponticelli. “Ci stiamo concentrando sulle operazioni di spegnimento all’interno del capannone – spiega – perche’ all’esterno la situazione e’ ormai sotto controllo”. I caschi rossi stanno entrando nel capannone dove le fiamme sono ancora alte e hanno distrutto una parte soppalcata, al di sopra della quale erano montati pannelli fotovoltaici. Per il comandante, difficile al momento stabilire le cause. In supporto al comando irpino, sono arrivati anche i vigili del fuoco da Napoli, Salerno e Benevento e sono state richiamate in servizio tutte le forze disponibili. Un elicottero dei carabinieri forestali sta sorvolando l’area per monitorare le operazioni. Per conoscere il livello di inquinamento dell’area, che comprende una dozzina di comuni, bisognera’ attendere la mattinata di domani. L’Arpac ha subito attivato le centraline mobili in alcune zone particolarmente esposte, ma in via precauzionale i sindaci di Avellino, Montefredane e Grottolella hanno disposto la chiusura delle scuole e dei mercati all’aperto per domani. Altri sindaci interessati potrebbero aggiungersi nelle prossime ore. Richiama l’attenzione sulla prevenzione il segretario provinciale della Cgil di Avellino, Franco Fiordelisi: “Da tempo stiamo dicendo di adottare misure di prevenzione anche all’esterno dei luoghi di lavoro. Non e’ possibile abbassare il livello di attenzione su questi temi”.

Sono al lavoro i tecnici del dipartimento provinciale Arpac di Avellino, coordinati dal direttore Pietro Vasaturo con il supporto della direzione tecnica regionale, intervenuti presso il sito industriale devastato da un incendio in località Pianodardine. I tecnici intervenuti sul posto stanno monitorando, con un’apposita apparecchiatura, tutta l’area circostante il sito interessato dall’incendio, con riferimento in particolare alle sostanze organiche volatili presenti nell’aria: questo monitoraggio durerà minimo 48 ore. Inoltre, l’agenzia ha collocato nei pressi della città ospedaliera di Avellino una centralina mobile per misurare i valori di concentrazione delle polveri sottili presenti nell’aria: la centralina sarà attivata ad horas. Nel contempo sono già attive due centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria situate rispettivamente in via Piave e in via D’Agostino ad Avellino, i cui dati saranno riportati sul sito Arpac nella sezione “qualità dell’aria”. Inoltre saranno effettuati, domato l’incendio, successivi controlli per eventuali depositi di diossine sui terreni adiacenti il rogo. Arpac è presente anche al tavolo per gli incidenti rilevanti convocato immediatamente dal prefetto di Avellino Maria Tirone, anche con la partecipazione del commissario straordinario Stefano Sorvino. I risultati degli interventi messi in campo dall’Agenzia saranno diffusi attraverso il sito istituzionale dell’Ente. I primi ad arrivare sul luogo dell’incendio, dopo i vigili del fuoco, sono stati i tecnici dell’Arpac. Lo stabilimento I.C.S. di Pianodardine (Av), continua a bruciare, ma le attenzioni si concentrano sul rischio di un disastro ambientale. La nube nera che si è sprigionata ha invaso i comuni limitrofi. Ben 18 quelli coinvolti (Avellino, Atripalda, Montefredane, Manocalzati, Mercogliano, Monteforte Irpino, Forino, Contrada, Cesinali, Aiello Del Sabato, Grottolella, Capriglia Irpina, Altavilla Irpina, Serino, Ospedaletto D’alpinolo, Solofra, Prata P.U., Montoro) con la Prefettura che invita i cittadini a rimanere in casa. Scene surreali ad AVELLINO, le strade sono semi deserte e l’aria è densa di un odore nauseabondo, a causa del fumo che arriva dalla fabbrica dove si producevano contenitori in plastica per batterie. I cittadini, intanto, sono alla ricerca di mascherine soprattutto nelle farmacie.  Dalla Prefettura, intanto, fanno sapere che solo domani saranno disponibili i primi dati dell’Arpac, nella speranza che non venga fuori un disastro ambientale.




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