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Di Maio propone un patto civico per le elezioni regionali in Umbria

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“Tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi”. E’ questo l’appello lanciato dal capo politico del M5s e ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in una lettera al quotidiano “La Nazione”, nella quale propone un patto civico per l’Umbria alle prossime elezioni regionali. “Dobbiamo trovare un nuovo modo d’ immaginare la politica al servizio dei cittadini – spiega -. Non sono un cittadino umbro e con molta umiltà ho cercato di ascoltare con attenzione le proposte delle forze politiche e le richieste degli umbri”. Secondo Di Maio, “lo scandalo che ha colpito la sanità non è un tema da usare in campagna elettorale, bensì un momento da tenere ben presente per capire che cosa vogliamo non accada più”. A questo giro, sostiene, “non può risolversi tutto con una campagna elettorale in cui ci si lancia accuse reciproche su chi ha fatto peggio. Per noi sarebbe facile accusare qualcuno, ma vedere l’ Umbria colpita da un male endemico come la corruzione, deve portarci a un ragionamento molto più alto”. E per rigenerare il patto di fiducia cittadini-istituzioni, continua Di Maio, “secondo me c’ è bisogno che tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi”. “Qualcuno – osserva Di Maio – parlerà di alleanze o coalizioni, ma non si tratta di questo. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune. Ma senza pretendere nulla sulla composizione della giunta e sulle dinamiche del governo regionale. Le forze politiche saranno solo in Consiglio regionale con i propri gruppi”. Insomma, “un patto civico, che veda un candidato presidente fuori dalle appartenenze partitiche e che possa mettere al centro un programma innovativo, di punti veri e realizzabili. Un programma che possa ispirare serietà, fiducia e competenza. Credo sia ora di dare una sterzata e cambiare del tutto le persone chiamate a gestire questa Regione”. Quindi, “tutte le forze che credono nel bene comune di questa regione facciano un passo indietro, rinunciando ai propri candidati presidente, e mettano fuori dalle liste quei candidati che hanno avuto a che fare con il passato di questa regione e gli impresentabili”, conclude.


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