Lancia la figlia di 16 mesi dal balcone, il paese sotto choc: “E’ un mostro”

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San Gennaro Vesuviano. Un intero paese sotto choc a 24 ore circa dalla tragedia che ha interessato il comune ai piedi del Vesuvio. Ieri nella centralissima Via Cozzolino, Salvatore Narciso ha lanciato dalla finestra la figlia di appena 16 mesi che è morta sul colpo per poi tentare il suicidio.   Nel piccolo paesino vesuviano in pochi ricordano Salvatore, ma in molti conoscono la nonna di Ginevra, che è stata impegnata in politica. Ha ricoperto, la donna, il ruolo di assessore alle Politiche Sociali poco più di dieci di anni fa. “Bravissime persone – spiegano alcuni uomini fermi in un piccolo bar della piazza principale del paese – le figlie sono entrambe laureate. Tutti gentili, se li incrociavi salutavano. La mamma della bambina, Agnese, non la si vedeva spesso. E’ medico, una tragedia quella che è successa. Dove l’avrà trovato a quello lì? Non doveva morire la bambina, doveva essere il contrario”. “Perchè non l’hanno ancora arrestato? – chiede qualche donna – dicono che ora rischia di restare paralizzato. Ma devono metterlo in galera e buttare via la chiave. Uccidere una bambina, sua figlia. Che schifo. Ha distrutto tutta la famiglia, e ha sconvolto il paese. Non era mai avvenuto un fatto così tragico”. Chiedono una pena esemplare per l’uomo che ha distrutto un’intera famiglia. La situazione familiare non era delle migliori, sembrerebbe infatti che l’uomo stesse divorziando dalla moglie. Ieri mattina ha aspettato che la donna si allontanasse per compiere il vile gesto. “Quello che è accaduto ieri e’ terribile. Quell’uomo è un mostro. Ha ragione la moglie”. “Siamo senza parole – dicono alcuni ragazzi – chiediamo il carcere a vita”.




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