“Sono qui”, il boss latitante si arrende dopo un pomeriggio di ricerche

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Dopo due ore che sentiva volteggiare l’elicottero sulla sua testa e il suono delle sirene nei paraggi si è affacciato al balcone e ha detto in tono di sfida: “Sono qui”. E’ finita in serata ad Afragola la latitanza di Giuseppe Monfregolo dove i carabinieri hanno arrestato il latitante di camorra Giuseppe Monfregolo, classe 1988, reggente del gruppo malavitoso ‘167 di Arzano’. ”Grazie alle Forze dell’Ordine e agli inquirenti -dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini-. La sfida per riportare la legalità non conosce soste, e siamo pronti a presentare nuove misure”. Monfregolo era latitante da due anni. Era sfuggito al blitz contro i l clan della 167 di Arzano in cui finirono in manette Pasquale Cristiano,detto pickstic, il figlio, Napoleone Renato, Russo Francesco Paolo e Gambino Angelo. Inizialmente voci di paese avevano diffuso erratamente la falsa notizia di una rapina con ostaggi. La notizia subito aveva preso diffusione per l’alto numero di carabinieri sopraggiunti che hanno provveduto a isolare completamente alcune vie. Dall’alto sorvolava un elicottero.
Poi si è appeso essere il blitz per l’arresto del pericoloso latitante. Le strade sono state comunque invase da centinaia di curiosi che si sono anche accalcati sui balconi della zona per guardare l’evolversi degli avvenimenti.




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