Basta generalizzazioni e “martellanti e denigratorie campagne di alcuni mass media”: i sacerdoti di Castel Volturno chiedono alle istituzioni impegni concreti per il territorio, visto che alle denunce “nulla o quasi nulla e’ mai seguito in termini di riforme e interventi strutturali”. In un documento diffuso oggi da parroci e religiosi, condiviso dai vescovi della Campania, si condanna “l’assalto mediatico, che salvo rare eccezioni, non si ferma alla osservazione del male, ma spesso lo amplifica dando un’immagine distorta della realta’. Alla mafia nigeriana che gestisce, in concorrenza o combutta con le camorre locali, lo spaccio di droga e la tratta delle donne, corrispondono migliaia di immigrati che vivono onestamente e alacremente spesso sfruttati sui luoghi di lavoro e nelle abitazioni abusive. Il risultato e’ una generalizzazione che genera pregiudizi e paure ingiustificate, alimentando il disagio, spianando la strada a rassicuranti scorciatoie militaristiche e creando facili giustificazioni alla mancanza di interventi sociali, vera emergenza del territorio”. Il ministro Salvini, parlando a Napoli lo scorso 15 marzo, ha annunciato la volonta’ di recarsi presto a Castel Volturno “portando risultati concreti”.
Sos dei parroci di Castel Volturno: ‘Basta parole, servono i fatti’
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