Lavoro, vertenza Doria: tavolo con Di Maio per Acerra

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Una vertenza che si protrae da mesi e che ha il suo epicentro ad Acerra, dove 67 lavoratori lottano dallo scorso marzo per evitare la chiusura e il trasferimento negli altri tre stabilimenti della Campania e in quello di Parma. E’ il caso de ‘La Doria’, uno dei gruppi italiani leader nel settore conserviero. L’azienda ha la sua base operativa ad Angri, nel Salernitano, dove si trovano anche gli impianti di Sarno e Fisciano, ed e’ presente a Lavello e Faenza , oltre al capoluogo emiliano. Il gruppo quotato nel Mercato telematico azionario (uno dei quattro comparti della Borsa italiana) produce solo ad Acerra 50 milioni di vasetti di sughi pronti all’anno ed e’ fornitore delle maggiori catene della grande distribuzione e del discount , sia in Italia che all’estero (da dove arriva il 77,4% dei ricavi) , in particolare nel Nord Europa. E’ il primo produttore italiano di sughi pronti private label, legumi conservati, pelati e polpa di pomodoro; il secondo di bevande di frutta. Il gruppo e’ anche al primo posto per l’esportazione nel Regno Unito, Australia e Giappone di derivati del pomodoro. L’azienda il 30 settembre intende chiudere Acerra, con lo spostamento di produzione e manodopera. I lavoratori (67 dipendenti piu’ i 30 dell’indotto) chiedono il rilancio del sito con nuovi piani di produzione e stanno portando avanti una serie di forme di protesta, sostenuti dai colleghi degli altri stabilimenti, dai sindacati, da diverse forze politiche e rappresentanti istituzionali. Il tavolo delle trattative prosegue da mesi e oggi potrebbe vivere un momento decisivo nella sede del Consiglio regionale campano, dove alle 15,30 si riunira’ l’Ufficio di p residenza della t erza c ommissione c onsiliare Lavoro e Attivita’ Produttive . Ci sara’ anche il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che ha gia’ incontrato i vertici della societa’ e che sara’ ascoltato nel corso della riunione. Al tavolo tecnico parteciperanno anche il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, oltre alle rappresentanze sindacali dei lavoratori.




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