Ancelotti: sotto con la Fiorentina, dimenticando la Samp

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Imparare dagli errori, dimenticare il ko con la Samp e pensare al match con la Fiorentina come fosse una finale. Sono questi i tre obiettivi prefissati da Carlo Ancelotti, che durante la lunga sosta ha potuto lavorato sui campi di Castelvolturno per ritrovare quella serenità smarrita dopo il brutto 3-0 subito a Genova, sconfitta che aveva lasciato più di un malumore nell’ambiente partenopeo. Una pausa per le Nazionali che non è stata del tutto indolore visto il lungo l’infortunio incorso a Vlad Chiriches durante Romania-Montenegro, col difensore che sarà out almeno fino ad aprile per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, con conseguente promozione di Luperto a prima/seconda alternativa nel ruolo di centrale al pari di Maksimovic.LA VIOLA – In attesa dei recuperi di Meret, Ghoulam e Younes, Ancelotti dovrà gestire al meglio la rosa nel lungo tour de force che attende gli azzurri fino alla prossima pausa di ottobre, a cominciare dalla sfida di dopodomani contro la Fiorentina, gara fondamentale per riprendere fiducia e conquistare punti decisivi nella corsa verso le zone alte della classifica. Un match tutt’altro che scontato quello contro la squadra di Pioli che, oltre a vantare la rosa con l’età media più giovane del campionato, è anche a punteggio pieno con 6 punti nelle uniche due gare disputate contro Chievo e Udinese, in attesa del recupero con la Sampdoria di mercoledì prossimo, 19 settembre.I DUELLI – Sarà soprattutto una sfida tra due moduli speculari: quel 4-3-3 adottato sia da Ancelotti che da Pioli che proporrà tanti 1vs1 soprattutto sulle fasce, duelli potenzialmente decisivi per creare superiorità numerica ed azioni da gol: Insigne contro Milenkovic e Callejon contro Biraghi da una parte, Chiesa contro Mario Rui ed Eysseric (o Pjaca) contro Hysaj dall’altra. Le parole d’ordine nel match del San Paolo saranno verticalità e profondità: chi saprà saltare l’uomo con maggiore continuità avrà la strada spianata verso la vittoria, il tutto a patto che Milik (in ballottaggio serrato con Mertens) o il Cholito Simeone riescano a trasformare in gol gli assist dei propri compagni.ALLAN C’È – Ma per arrivare in zona gol sarà indispensabile avere il controllo del centrocampo, reparto in Ancelotti potrebbe riproporre Hamsik in cabina di regia al posto di un opaco Diawara accanto a Zielinski e all’inamovibile Allan. E proprio il centrocampista brasiliano è stato protagonista oggi in conferenza stampa durante la presentazione del nuovo sponsor tecnico dei partenopei ‘Pneumatici Hankook’, dove ha fatto il punto della sua esperienza in azzurro: “Contro la Samp non avevamo la giusta cattiveria, ma questo ci servirà da lezione: d’ora in poi tutte le partite saranno come finali, a cominciare dalla Fiorentina”, ha tuonato il brasiliano, che alla domanda sulla possibilità di restare a vita a Napoli non si è affatto tirato indietro: “Voglio restare il più a lungo possibile, magari allungando anche il mio precedente contratto: per me Napoli è un punto d’arrivo, non un trampolino per arrivare ad altre piazze”. Un leader dentro e fuori dal campo.

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