Stupro a 5 stelle a Capri: dai video la verità sulla vicenda

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Nel suo drink era stata versata la cosiddetta “droga dello stupro” e quando fa rientro in albergo fatica anche a reggersi in piedi.
Sono queste le immagini  di una giovane donna, trentatrè anni, manager francese di una importante casa di moda, ospite di un lussuoso albergo caprese che gli investigatori hanno visto dopo la sua denuncia.
Una notte sull’isola di Capri, qualche drink in più e quella polvere sintetica:  sono questi i punti cardine di un’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli, sull’onda della denuncia presentata dalla turista francese poche ore dopo aver subìto il presunto, al momento, stupro consumato all’interno della suite dove la donna, assieme alla sua compagna di viaggio, aveva deciso di pernottare per un improvviso incidente che aveva manomesso il sistema di aria condizionata della villa presa in fitto. Lo ha spiegato agli agenti del commissariato locale quando ha sporto denuncia: “Ho la certezza di essere stata drogata”.
Il presunto stupratore è un cittadino americano di cui sono note le generalità, la professione e la provenienza. L’indagine è coordinata dal pm Barbara Aprea, magistrato in forza al pool reati contro le fasce deboli del procuratore aggiunto Raffaello Falcone. Nei prossimi giorni, la manager francese dovrà confermare ai pm, la versione resa in commissariato. Come sembra essere oramai da “prassi”, la violenza sarebbe stata consumata a poche ore dalla partenza, quando anche la decisione di rivolgersi in commissariato può essere compromessa dalla necessità di non perdere il volo di rientro. L’inchiesta al momento fa leva sull’esito dei tamponi (non ancora disponibile) e sulle immagini che riprendono la turista all’ingresso dell’hotel a 5 stelle nell’isola. Il caso risale al luglio scorso. Secondo quanto ha raccontato alla polizia al suo risveglio e in pieno stato confusionale, non ricordava nulla della sera prima ma di essere certa di aver subito durante la notte una violenza sessuale.E’ stata accompagnata al vicino ospedale Capilupi dove le sono stati fatti alcuni tamponi, e i necessari prelievi per accertare la violenza, la quantita’ di alcool presente e di eventuali sostanze chimiche che potevano essere state sciolte nelle bevande alcoliche servite nel locale. Dopodiche’ la manager francese e la sua amica hanno lasciato l’isola per recarsi in Sardegna. E’ stato qui, dopo aver raccontato l’episodio al suo fidanzato, che si e’ recata nella stazione dei Carabinieri per sporgere una ulteriore denuncia dettagliata dei fatti. La Procura di Napoli ha aperto immediatamente un fascicolo sul caso e l’inchiesta, coordinata dal pm Barbara Aprea, magistrato in forza al pool ‘Reati contro le fasce deboli’, ha portato al sequestro degli impianti di video sorveglianza dell’hotel e del locale dove le due turiste e l’americano hanno trascorso la serata. Intanto, anche se l’uomo ha lasciato l’Italia, i magistrati hanno gia’ provveduto alla sua identificazione e stanno visionando gli impianti di video sorveglianza per poter risalire alla dinamica dei fatti. La vittima verra’ ascoltata dagli inquirenti nei prossimi giorni.


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