Giugliano, lite tra coniugi, interviene il cognato malato per dividerli e muore

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Un uomo di 53 anni e’ morto per le conseguenze di una lite familiare a Giugliano. Il cognato e’ stato fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, tutto e’ iniziato in via Gambuzzi con una lite tra la moglie, di 49 anni, ed il marito di 40. Nella discussione e’ entrato anche il fratello della donna, di 53 anni, con seri problemi di salute: nei concitati momenti che ne sono seguiti – secondo quanto riferito dai Carabinieri – si sarebbe spostata la cannula tracheale che l’uomo portava a causa di una grave malattia respiratoria. L’uomo ha avuto una lite con la moglie 49enne, e in difesa della sorella e’ intervenuto il cognato che, per una precedente situazione di salute, respirava attraverso una cannula inserita con tracheotomia. Tra il 40enne e la vittima la lite e’ degenerata fino a venire alle mani. Botte che hanno spostato la cannula, cosicche’ l’uomo e’ morto perche’ non riusciva piu’ a respirare. L’ipotesi di reato che potrebbe essere ascritta a carico del 40enne e’ quella di omicidio preterintenzionale. E’ stato richiesto l’intervento dei militari che hanno ricevuto la segnalazione relativa ad una persona che aveva avvertito un malore ma quando sono arrivati sul posto, con il 118, l’uomo era gia’ morto. Il cognato e’ stato portato in caserma.
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