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Saviano, i 99 Posse e Vauro replicano al brindisi ironico di Salvini

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Prima era vicino a Trump, poi, su alcuni punti, ha preso le distanze. Ma al momento, almeno su una cosa, Matteo Salvini sembra seguire le orme del presidente Usa: provocare e, di conseguenza, scatenare l’indignazione di artisti, intellettuali e giornalisti apertamente schierati contro di lui. Badate bene, non si tratta (o non solo) di satira, alla quale in Italia dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi in poi siamo abituati, ma di veri e propri endorsement contro le politiche annunciate dal leader della Lega.Salvini si è scagliato contro i suoi oppositori già in campagna elettorale, vedi la dichiarazione su ‘Che tempo che fa’, al quale ha deciso di non partecipare perchè “Fazio mi sta sulle palle”, e continua a farlo adesso, dopo il successo delle elezioni e in attesa di sapere se sarà premier oppure no. Forte del risultato elettorale, il leader del Carroccio non ha aspettato neanche 48 ore dalla chiusura delle urne per lanciare una frecciatina ai suoi celebri detrattori tramite i profili social, abitudine di lunga data anche dell’inquilino della Sala Ovale. In un post su Twitter, Facebook e Instagram (così che nessuno potesse perderselo), Salvini è comparso in una foto, sorridente, con un bicchiere di vino bianco in mano, levato verso la macchina fotografica, accompagnata dalla didascalia: “Un brindisi da parte mia e vostra a Roberto Saviano, Fabio Fazio, Oliviero Toscani, Vauro, 99 Posse, Gad Lerner e Saverio Tommasi. Baci e abbracci”.La risposta dei diretti interessati non si è fatta attendere. Il primo ad accorgersi della provocazione è stato il vignettista Vauro che, ironicamente e riferendosi al contenuto del bicchiere, ha risposto: “Cavolo ecco dove era finita la mia urina per le analisi!”. Un riferimento alla minzione, anche nella replica di Roberto Saviano: “Biv Matte’, famm’ capì si me pozz’ fida’ ‘e te! (cit.)”, ha postato lo scrittore citando una celebre frase del boss Pietro Savastano della serie tv ‘Gomorra’, recitata mentre imponeva al suo sottoposto Ciro l’Immortale di bere un bicchiere di urina per dargli prova della sua fedeltà. Sul filo dell’ironia anche il giornalista Gad Lerner, che dopo il brindisi ebraico “lechaim”, si è detto “onorato della compagnia” degli altri nominati da Salvini con lui.Allo scherzo, invece, non si sono prestati nè i 99 Posse nè Saverio Tommasi. Il collettivo di artisti napoletani, da sempre acerrimi nemici della Lega e di Salvini, ci è andato giù pesante: “La caratura morale di Matteo Salvini è tutta in questo suo post di qualche ora fa. Non riuscendo a sostenere un confronto da adulto con giornalisti, artisti, scrittori e musicisti che lo hanno semplicemente criticato o legittimamente contrastato in questi mesi, si comporta come un adolescente che si vendica contro tutti quelli che ce l’hanno con lui”. I 99 Posse hanno aggiunto che, a causa delle sue politiche di “razzismo e fascismo” continueranno a “contrastarlo sempre, con la musica e nelle strade. Siamo di nuovo pronti, per dirla tutta, ad andargliele a suonare direttamente a casa sua, come già abbiamo fatto l’anno scorso con il 1° grande raduno antirazzista di Pontida, visto che a Napoli ha detto che non ci tornerà più (e sappiamo il perché)”.Non ha apprezzato l’ironia neanche il giornalista di Fanpage.it Saverio Tommasi: “Quando qualcuno brinda alla tua salute fa sempre piacere. Quasi sempre. Perché l’ironia di uno degli uomini in questo momento più potenti d’Italia, e che in ogni caso influirà in modo sostanziale nella formazione del prossimo Governo italiano, non è un grande incoraggiamento per il prosieguo del proprio lavoro”. “Quando gli uomini di potere colpiscono scrittori, giornalisti, artisti – ha aggiunto – significa che sono tempi grigi. Lo sapevamo, ma l’ennesima constatazione non è piacevole.Ancora silenti, per il momento, Oliviero Toscani e Fabio Fazio. Il conduttore di ‘Che tempo che fa’, c’è da dirlo, anche negli scorsi mesi aveva preferito non replicare alle parole di Salvini. Il fotografo, invece, da anni esprime il suo pensiero sul leader della Lega. L’ultima volta, in ordine di tempo, proprio dopo il voto a ‘La zanzara’: “Mi vergogno che Salvini sia italiano, non ragiona bene, è indietro, è lento, basta guardarlo di profilo, assomiglia all’uomo di Neanderthal”.

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