Rapinavano blindati e banche: la gang capeggiata dal pizzaiolo di Scafati a processo

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Rapine a banche e poste: giudizio immediato per 13 dei 19 indagati coinvolti nell’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore che ad ottobre scorso ha portato all’arresto del pizzaiolo Domenico Cocco e dei suoi complici. Il pm Federico Nesso ha chiesto il giudizio immediato per Cocco, Angelo Carbone, Antonio De Sandi, Angelo Pugliese, Francesco Cucchiarale, Lorene Huqi, Salvatore Della Ratta, Pasquale Panico, Ciro De Falco, Luigi Delli Carri, Ciro Bruno e Luigi Garmiele. Stralciate le altre posizioni per le quali non c’erano i presupposti per il giudizio immediato e per i quali il processo dovrà passare al vaglio dell’udienza preliminare o per i quali potrebbero esserci i presupposti per un’archiviazione. Scompare dall’elenco della richiesta di giudizio immediato la posizione di Luigi Cavallaro, il commercialista scafatese al quale il Gip aveva applicato la misura dell’obbligo di firma, poi revocata dopo l’interrogatorio. I 13 che dovranno affrontare il processo dinanzi ai giudici del Tribunale di Nocera Inferiore sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine ai danni di istituti bancari e portavalori. L’indagine della Squadra Mobile di Salerno ha portato alla scoperta di una gang che agiva tra la Campania, la Puglia e la Germania capeggiata da Cocco e Angelo Carbone con complici in provincia di Foggia, dove i rapinatori avevano anche una base logistica. Tra gli episodi registrati dagli inquirenti anche la programmazione di una rapina da 20 milioni di euro in Germania e alla scoperta dei responsabili di una rapina alla biglietteria degli scavi di Pompei. L’indagine era partita da un colpo commesso a Fisciano ai danni di un portavalori della Cosmopol che però era vuoto. Tra i colpi messi a segno dalla banda anche uno all’Unicredit di Foggia e uno, sempre ai danni della Cosmopol, ad Acerra. Dopo la richiesta di giudizio immediato i 13 indagati potranno chiedere riti alternativi, facendo approdare il processo dinanzi al Gup di Nocera Inferiore.

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