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Napoli, inchiesta sul 'volo' dell'auto da Posillipo: gravi le due ragazze. LE FOTO

Napoli. Sarà l'inchiesta a stabilire le cause dell'incidente avvenuto stamane all'alba in via Posillipo e che poteva trasformarsi in una strage. I vigili urbani stanno cercando di ricostruire la dinamica. L'auto con due coppie di giovani a bordo, per cause in vie di accertamento, è sbandata  lungo il tratto di strada nei pressi di Baia ai due Frati, nella parte bassa di via Posillipo, ed è finita contro il parapetto, che cedendo all'istante, ha provocato il salto nel vuoto dell'auto. L'auto è precipitata dopo un volo di 21 metri nel cortile di villa Russo, un parco privato, e il suo volo è stato attutito dagli alberi. Sul posto le forze dell'ordine oltre alle ambulanze e ai tanti curiosi. "L'auto - dice il capitano Antonio Muriano - stava percorrendo via Posillipo in salita, quando dopo il civico 290, all'altezza della curva, evidentemente anche per la velocità, che noi adesso appureremo, ha invaso l'altra corsia, ha sbattuto sulla balaustra, abbattendola, ed è caduta giù facendo un volo di 21 metri, ed ha terminato la sua corsa all'interno del giardino di proprietà privata esistente giù".-Fortunatamente nessun morto, tra i 4 passeggeri a bordo. Sono tutti giovani, due uomini e due donne, una delle quali, Aurora F., 20 anni, è intubata al Cardarelli. La più grave è Rossella A. Altri due, meno gravi, Luca M. e Stefano S., si trovano al Fatebenefratelli.
L’estrazione dei quattro feriti dall’abitacolo del veicolo, sono state effettuate con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine presenti sul posto. Tre dei quattro ragazzi soccorsi sono stati assistiti con un codice di massima urgenza. Luca M. di 21 e Rossella A. di 20 anni, entrambi napoletani, sono stati trasferiti all’ospedale Cardarelli e le loro condizioni sono apparse più gravi rispetto a quelle delle altre vittime. Il ragazzo ha riportato vari traumi e una grave lussazione dell’anca, mentre Rossella nell’impatto, ha riportato numerose fratture, anche costali e un edema cerebrale per cui è stata sottoposta ora a un delicato intervento neurochirurgico e la sua prognosi è riservata. I due feriti meno gravi, entrambi napoletani e di 20 anni, sono stati assistiti al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli. Si tratta di Stefano S., politraumatizzato che attualmente è in condizioni stabili nel reparto di osservazione breve dove sono in corso accertamenti diagnostici ed esami strumentali e Aurora F. , che dopo i primi soccorsi nel nosocomio posillipino è in trasferimento presso l’ospedale Cardarelli. La ragazza ha riportato una contusione epatica che necessita di un reparto specialistico, sebbene le sue condizioni generali non destino preoccupazione e anche per lei il quadro clinico risulta stabile. I quattro ragazzi, come da prassi in casi del genere, sono stati sottoposti agli accertamenti dell'alcol test e del drug test.

Nocerina: futuro sempre più incerto

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L'unica ancora di salvezza potrebbe essere a questo punto il ritorno dei vecchi soci. I nuovi sono in fuga da giorni: Del Giudice si dice stia trattando il Cuneo mentre Leone è a buon punto col Gragnano. La Nocerina invece aspetta una specie di miracolo per non scomparire dal calcio di Serie D.

Napoli, preso al Vasto, 'Farfallina' il pony express della cocaina

Napoli. Ieri sera gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Vasto Arenaccia hanno arrestato Luigi Esposito, 41enne napoletano, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel corso di una certosina attività info-investigativa, i poliziotti hanno accertato che in zona “Arenaccia” vi era una fiorente attività di spaccio ad opera di un uomo chiamato “farfallina”. Il 41enne ,dopo aver ricevuto chiamate con gli ordinativi della sostanza stupefacente, si muoveva in sella del suo scooter , un Honda sh, per effettuare le consegne.Gli agenti hanno accertato che il giovane aveva una base operativa presso la sua abitazione in Corso Malta, una base d’appoggio dove si riforniva per poi effettuare le consegne in Via Palmieri, all’interno di un’autovettura Fiat Panda.

I poliziotti sono intervenuti, quando l’uomo si è recato a prelevare le dosi dall’autovettura, bloccandolo con in mano “palline” di cocaina che aveva nascosto all’interno della maniglia nella portiera dell’autovettura. All’interno del zaino che aveva con se sono stati ritrovati e sequestrati mazzi di chiavi dello scooter, dell’appartamento , la somma di 760 euro ed il telefono cellulare utilizzato per ricevere le commissioni.Nella portiera dell’autovettura gli agenti hanno rinvenuto 50 dosi di cocaina. Il controllo è stato esteso anche al suo appartamento, dove, in un doppio fondo del mobile della cucina hanno rinvenuto una busta contenente poco meno di 250 grammi di cocaina ancora da suddividere in dosi, 161 dosi già confezionate ,2 bilancini di precisione, materiale e sostanza per il taglio ed il confezionamento della droga, nonché un block notes con appunti contabili di entrate e uscite. La macchina e lo scooter sono stati sequestrati. Esposito è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Poggioreale.

Caserta, arrestato il molestatore delle giovani studenti

Stamane i Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un soggetto di 34 anni. a carico del quale è stato raccolto un grave compendio indiziario per i reati di atti persecutori, violenza privata ed atti osceni in luogo pubblico, commessi nei pressi di istituti scolastici frequentati da minori.
Le indagini erano state avviate nel gennaio di quest"anno. dopo che due ragazze, accompagnate dai propri genitori. avevano denunciato presso la Stazione Carabinieri di Caserta che da circa un mese, quotidianamente. durante il tragitto per andare a scuola, erano pedinate da un uomo in sella a un motociclo, che le osservava da lontano e cercava di avere con loro un approccio, facendo dei versi o fischiettando per richiamare la loro attenzione. Il molestatore, vedendosi ignorato dalle due giovani, aveva gradualmente accentuato i propri comportamenti morbosi. giungendo a simulare, a distanza. un rapporto sessuale, per poi tentare di bloccare le ragazze. le quali, tuttavia riuscivano a darsi alla fuga.
Oltre alla dettagliata denuncia presentata dalle due giovani, giungevano ai Carabinieri, nei mesi successivi, altre segnalazioni relative ad un uomo, che, in sella a un motorino, si aggirava con fare sospetto nei pressi delle scuole, compiendo atti osceni all'indirizzo degli studenti minorenni, trattandosi verosimilmente della stessa persona resasi protagonista in precedenza di analoghi comportamenti.
I comportamenti del soggetto, oggi arrestato, avevano altresì formato oggetto di una sorta di allarme corrente attraverso il social network -Facebook- dove alcuni utenti avevano segnalato, sul gruppo denominato .. "ciò che vedo in città" gli strani  comportamenti di una persona dall' apparente età di trent'anni che su uno scooter di colore nero. si aggirava per Caserta, praticando atti osceni nei pressi delle scuole.
Le indagini coordinate dalla Procura di S. Maria Capua Vetere e delegate ai Carabinieri di Caserta, hanno permesso di identificare il molestatore seriale. che è stato arrestato ed associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell' Autorità Giudiziaria, che procederà al suo interrogatorio nei prossimi giorni.

Affiliato al clan Marandino finisce in carcere: deve scontare 3 anni e otto mesi

Ieri sera, a Pontecagnano Faiano, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato il pregiudicato Ettore Iovine, 40enne originario di Salerno, domiciliato a Pontecagnano, affiliato al clan camorristico MARANDINO, già operante a Capaccio e zone limitrofe, dovendo scontare la pena definitiva di 3 anni ed 8 mesi di reclusione, e 4.000 €uro di multa, per associazione di tipo mafioso finalizzata alle rapine ed estorsioni, contestata dal gennaio 2012. Espletate le formalità di rito, il 40enne è stato rinchiuso nel carcere di Fuorni.

Napoli, attentato sventato a San Giovanni: la polizia trova bomba al rione Pazzigno

Napoli. Attentato sventato se non addirittura una strage da parte della polizia che ieri pomeriggio nel parco Troise al rione Pazzigno ha scoperto una bomba artigianale dal peso di oltre un chilo e mezzo. Un ordigno dal potenziale esplosivo devastante che avrebbe potuto causare una strage. Grazie a una voce confidenziale, ieri pomeriggio i poliziotti dell’Upg della Questura in servizio sulla volante 8, sono venuti a conoscenza del fatto che nel degradato Parco Troise, un luogo solitamente frequentato dai tossicodipendenti della zona, qualcuno legato ai clan di camorra della zona aveva nascosto qualcosa di “interessante”.Arrivati in via Pazzigno, i poliziotti hanno prima passato al setaccio gli spazi verdi, poi gli edifici in muratura. Ed è proprio da uno dei casolari, precisamente dall’intercapedine di una stanza, che è saltato fuori un ordigno di forma cilindrica con miccia a combustione. La bomba poi è stata poi fatta brillare in una cava in provincia di Caserta. Gli investigatori ritengono che quell'ordigno sarebbe stato utilizzato in questi giorni nell'ambito della faida di camorra che da tempo vede come protagonisti i Rinaldi del rione Villa alleati con i Reale del rione Pazzigno contro i Mazzarella-D'Amico di via nuova Villa a San Giovanni a Teduccio. Le avvisaglie dell'acuirsi dello scontro tra le famiglie camorristiche ci sono tutte visto l'escalation di stese nell'ultimo periodo. Ora gli investigatori stanno cercando di individuare i "proprietari" di quella bomba e soprattutto a chi era diretta.

Droga nascosta negli slip: arrestato 19enne nel Salernitano

Droga nascosta negli slip: arrestato 19enne nel Salernitano. Nella trascorsa notte, a Montecorvino Pugliano, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato Domenico Contegiacomo, 19enne di Bellizzi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, insospettiti dall’atteggiamento dei tre occupanti di una VW Polo fermata, poco dopo le 2:00, mentre usciva da un parco residenziale situato in località Bivio Pratole, hanno deciso di approfondire gli accertamenti procedendo ad una loro perquisizione.
Durante l’operazione effettuata sul 19enne, hanno sequestrato un pezzo di hashish, del peso di 45 grammi, che il giovane nascondeva negli indumenti intimi.
Espletate le formalità di rito, Domenico Contegiacomo è stato prima sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione e, successivamente, accompagnato presso il Tribunale di Salerno ove, nella tarda mattinata, sosterrà il giudizio con rito direttissimo.

Scoperta falsa maga: aveva tolto 'il malocchio' al figlio di una signora facendosi consegnare 100 mila euro

All'esito delle risultanze di un'attività di indagine svolta dalla Guardia di Finanza. il Tribunale di Vallo della Lucania ha disposto, su richiesta di questa Procura della Repubblica, il sequestro preventivo per equivalente di beni e somme di denaro per oltre 100 mila euro, nei confronti di una sedicente maga di Capaccio-Paesturn e dei suoi familiari.
Il provvedimento cautelare disposto dati' Autorità Giudiziaria è giunto al termine di una complessa investigazione di polizia economico-finanziaria condotta dai Militari della Compagnia di Agropoli dalla quale è emerso che la sedicente maga aveva carpito la buona fede di una signora dell'agropolese facendosi consegnare oltre 100 mila euro che erano poi finiti sui conti correnti della "fattucchiera" e dei suoi figli.
In particolare le Fiamme Gialle hanno accertato che la maga aveva convinto la vittima che la famiglia di quest'ultima era stata oggetto di "fatture", "malocchio" e altri "fenomeni paranormali" che avrebbero comportato addirittura la morte imminente del figlio della donna agropolese.
Per nulla irretiti dalle "arti paranormali'', invece, i Finanzieri hanno sequestrato su ordine della Magistratura un appartamento, conti correnti e polizze intestate all'intero nucleo familiare della sedicente maga.

Castellammare, colpiscono un ciclista mandandolo in ospedale: si cercano i baby criminali

Castellammare. Ancora una tragedia sfiorata tra le strade della città. Questa volta i baby criminali hanno colpito un ciclista 53enne di Torre Annunziata. Il fatto è accaduto martedì. Ciro Balzano era in sella alla sua bicicletta e stava pedalando lungo corso De Gasperi quando improvvisamene è stato colpito con un forte pugno alla nuca. L’autore del gesto un ragazzino in sella ad uno scooter. Con lui un altro motorino con tre ragazzini in sella. Si tratta di giovanissimi, tutti tra i 15 e i 16 anni. Il ciclista dopo il colpo è caduto sull’asfalto rimanendo a terra perdendo conoscenza mentre i baby criminali si sono dati alla fuga. Quel pugno è costato al 53enne la frattura del bacino, tre emorragie, la frattura della mandibola e un trauma cranico oltre le escoriazioni su gran parte del corpo. L’uomo che non ricorda quanto accaduto è stato trasportato in un primo momento all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dove ha ricevuto le prime cure mediche. Poi è stato disposto il trasferimento all’ Umberto I di Nocera. Sono state acquisite le immagini dalle telecamere di videosorveglianza della strada. Sulla vicenda cercheranno di fare luce gli agenti del commissariato di Polizia. Questo episodio arriva a distanza di pochi giorni dall’aggressione in Villa Comunale ai danni di due ragazzi di Vico Equense, di cui uno finì in ospedale.

Rapina alle poste con l'accetta: è caccia all'uomo nel Casertano

Ha compiuto una rapina con un'arma inusuale per reati del genere: un'accetta. E dopo aver ferito il direttore dell'ufficio postale si è dileguato a piedi. E' accaduto stamane poco dopo le 8 a Trentola Ducenta nel Casertano dove è in corso ora una imponente caccia all'uomo. L'uomo dal fisico esile e agile, aveva un passamontagna che gli copriva il viso. Poco dopo le 8 è entrato nell'ufficio postale di via Circumvallazione e si è fatto consegnare i soldi dalla casse dell'ufficio postale. Dopo aver ferito alla testa il direttore è scappato a piedi. E' stato anche immortalato mentre scavalca una recinzione bassa vicino all'ufficio postale da un cittadino che si trovava in zona. Ora nella zona polizia e carabinieri sono sulle sue tracce.

 

Latitante spavaldo chiama i carabinieri: 'Non finirò più in galera', intercettato e arrestato

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Un 27enne italiano, latitante, è stato incastrato da una telefonata fatta al comandante dei carabinieri a cui prometteva spavaldo di non far ritorno in galera. E' successo venerdì pomeriggio a Brindisi. Il giovane, con alle spalle un importante curriculum criminale per reati contro la persona e il patrimonio, dallo scorso gennaio si era reso irreperibile dopo essere stato colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Lecce. Mentre era sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora a Brindisi, arbitrariamente si era allontanato dalla città raggiungendo la moglie a Catania.A febbraio ha avuto il cattivo gusto di telefonare al comandante della Stazione carabinieri di Brindisi Centro, dicendo che non sarebbe mai più finito in galera.Sono così iniziate le ricerche che hanno permesso di individuare il 27enne in una tranquilla frazione di Terni, a Papigno: qui il ragazzo aveva preso in affitto un appartamento in un residence, dove ha trascorso le ultime ore da latitante al televisore assistendo ai mondiali di calcio. Dopo le formalità di rito il 27enne è stato portato in carcere a Terni, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Avevano lavanderie abusive: scattano i sequestri per due noti alberghi di Praiano

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, hanno apposto i sigilli di sequestro a lavatrici e locale per l’esercizio dell’attività di lavanderia in due note strutture ricettive ubicate nel Comune di Praiano.
Nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo sul rispetto della normativa ambientale disposte dalla Procura della Repubblica di Salerno, i Militari hanno ispezionato le due strutture ricettive, accertando che i responsabili eseguivano le attività di lavanderie senza autorizzazione allo scarico, sversando le acque reflue industriali prodotte direttamente in fognatura comunale. All’esito degli accertamenti di rito, da cui è scaturita la denuncia dei responsabili e su richiesta concorde della Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno ha emesso due decreti di sequestro preventivo distinti per le due strutture alberghiere, onde precluderne la disponibilità agli indagati ed interrompere le illecite attività.

Abusi sulla nipotina: arriva l'assoluzione per lo zio

Abbandonata all’età di quattro anni dalla madre, viene collocata in una comunità dove trascorre la sua infanzia. Stuprata ripetutamente, a processo finisce uno zio che aveva chiesto l’affido della bambina. Dopo dieci anni si scopre che non è stato lui ad abusare della bambina. L’uomo per 10 anni ha vissuto con un’accusa infamante. A.D. 38enne è stato assolto al termine di un complesso e lungo dibattimento “in quanto - scrivono i giudici nella motivazione della sentenza - i fatti, sussistenti nella loro materialità, non possono ritenersi ascrivibili all'imputato”. E’ il 2009, la piccola riferisce alla responsabile della casa famiglia delle violenze ed accusa lo zio materno delle pratiche sessuali fatte ai suoi danni. La bambina, come segnalato dai servizi sociali, “ha da subito mostrato comportamenti isterici accompagnati da crisi di pianto ed ha dimostrato continuamente di avere necessità di continue manifestazioni di affetto, di attenzione e protezione”. Questo fa si che la procura apri un fascicolo a carico dello zio che riceve dopo un anno l’avviso di conclusione delle indagini. La piccola, però, non viene sottoposta ad incidente probatorio ed è ascoltata solo sei anni dopo la vicenda. Nel corso del processo non accuserà mai lo zio e “non fornirà mai indicazioni utili per l'ascrivibilità dei fatti di cui all'imputazione all'uomo”. I giudici hanno accolto la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato del 38enne ed evidenziano come “accanto allo zio, si stagliassero, nella quotidianità della piccola, altre figure maschili adulte” sottolineando che “nel periodo in cui presumibilmente si sarebbero verificati i fatti, l'imputato svolgeva in maniera continuativa la propria attività di collaboratore scolastico in Veneto rientrando presso l'abitazione di famiglia di Siano solo sporadicamente, in occasione delle festività pasquali o natalizie. E’ quindi possibile concludono i giudici che la minore, che all'epoca dei fatti aveva un'età prossima ai 4 anni e intorno alla quale si avvicendavano una pluralità di figure maschili, possa aver proiettato sullo zio , persona di famiglia, fatti in realtà posti in essere da altri”.

Napoli, auto precipita dal Belvedere di Posillipo: in gravi condizioni due coppie

Napoli. Incidente stradale la scorsa notte a Napoli. Quattro ragazzi a bordo di un'auto sono precipitati in villa Russo, un parco privato di via Posillipo, dopo aver sfondato la ringhiera di un piccolo belvedere. La vettura, forse a causa della forte velocita', stava percorrendo via Posillipo in salita, quando per cause ancora ignote e' finita contro la ringhiera che non ha retto e si e' piegata sotto il peso dell'urto. Il volo della macchina e' stato attutito dagli alberi del parco. I quattro occupanti, due donne e due uomini, sono stati estratti e portati in gravi condizioni in ospedale. Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta.

Napoli, scarcerato il reggente dei Sequino al rione Sanità dopo le minacce alla polizia

"Adesso volete vedere che vi combino? Qui non entrate più, prendo gli scooter 300 e non vi faccio entrare più". Per questa minaccia il boss Silvestro detto Silvio Pellecchia attuale reggente del clan Sequino (con i quali è imparentato) ieri è stato fermato dalla polizia insieme con il figlio Salvatore di 21 anni. Il giovane viaggiava su uno scooter senza casco, con un amico e quando è stato fermato dalla polizia è andato in escandescenza. Ha minacciato la polizia e poi è arrivato il padre Silvestro che ha continuato con le minacce. I due sono stati portati in questura e, assistiti dall’avvocato Mario Bruno, sono stati liberati con i “termini a difesa”. Il fermo è stato convalidato e dovranno firmare in commissariato una volta al giorno fino a settembre. Poi subiranno il processo per resistenza. Silvestro Silvio Pellecchia è considerato dagli investigatori l'attuale reggente del clan Sequino, essendo cognato di uno dei fratelli. Di lui si parla spesso come uno dei personaggi che ha partecipato alla "cacciata" degli Esposito "Barbudos" Genidoni dal rione Sanità quando (prima della rottura) erano insieme ai Vastarella. Il suo nome compare spesso nelle intercettazioni ambientali a casa di Antonio Genidoni a Milano mentre preparavano la strage delle Fontanelle. Secondo gli investigatori il legame dei Pellecchia con i Sequino va oltre la parentela e non a caso sui profili social dei componenti della famiglia tutti hanno il doppio cognome Pellecchia-Sequino. In nottata sul profilo facebook di Silvestro Pellecchia è comparsa una foto a torso nudo con in bella mostra tutti i suoi tatuaggi di Hitler e Bin Laden e con la scritta: "La verità viene sempre a galla e come tutti gli stronzi come voi.....mi volevate vedere cadere ma mi rialzo sempre con dignità".

Facebook arruola esperti per scovare in anticipo le vulnerabilità del social

Scoprire le vulnerabilità di Facebook prima che a farlo siano soggetti mal intenzionati. E' questo l'obiettivo di una nuova task force arruolata da Facebook. Essa è composta da ex funzionari dell'intelligence, ricercatori e media buyer. A darne notizia è BuzzFeed News, secondo cui il social network si riferisce a questa squadra di esperti con l'espressione "Investigative Operations Team". Messo alla prova lo scorso marzo dallo scandalo legato a Cambridge Analytica, società di dati ormai defunta accusata di avere "condiviso impropriamente" i dati di 87 milioni di utenti senza il loro consenso, Facebook vuole che i membri del team scovino le falle della sua piattaforma per giocare d'anticipo. L'idea è scoprire le peggiori cose che si possono fare con il social network in modo tale da correre subito ai ripari prima che siano altri a sfruttare le pecche del sistema. A essere messi alla prova, rivela per la prima volta BuzzFeed, è tutto il sistema di Facebook, dalle sua pagine agli strumenti pubblicitari passando per quelli usati per la vendita di prodotti fino a Messenger e la app di proprietà del gruppo Instagram.L'azienda guidata da Mark Zuckerberg ha spiegato a BuzzFeed News che il team di esperti sta andando a caccia di comportamenti controversi in Paesi come il Myanmar, dove per esempio si potrebbe incitare la violenza attraverso il social. "Quello che abbiamo è una serie di persone che stanno davvero cercando come qualcosa di sbagliato può essere fatto" con la piattaforma, ha dichiarato Lynda Talgo, direttrice per l'integrità del business di Facebook. Siccome è in via di definizione, lei non ha svelato il numero delle persone coinvolte o le attività cattive che sono state scoperte fino ad ora. Stando a quanto riferito da BuzzFeed, questa task force è stata creata lo scorso anno, quando a Menlo Park stava diventando chiaro di non avere mai anticipato che gli utenti non si comportano necessariamente bene. "Lo scorso anno, è diventato chiaro che dovevamo fare di più e di diverso. E onestamente prima non lo era", ha affermato Togo. E infatti, Zuckerberg aveva originariamente sottovalutato l'impatto che la presunta interferenza russa avrebbe avuto nelle elezioni presidenziali del 2016. Allo stesso modo Facebook si è ritrovato a chiedere più volte scusa per i contenuti d'odio e i messaggi promozionali controversi finiti sul suo social network, il più grande al mondo. E' seguito l'ennesimo mea culpa con il caso Cambridge Analytica.

Si schianta con l'auto, muore donna di 54 anni nel Salernitano

L’impatto è stato fatale per la 54enne Pina Palumbo. L’incidente è avvenuto alle 9 di ieri quando a bordo della sua auto è finita contro un palo in cemento armato di un’abitazione privata. Ad allertare i soccorsi i residenti la cui attenzione è stata catturata dal forte boato. Per la 54enne non c’è stato nulla da fare, è deceduta all’ospedale di Sapri a causa delle gravi ferite riportate. Sul caso i militari dell’arma che hanno aperto un fascicolo per stabilire la dinamica ed eventuali responsabilità. La donna stava provenendo da Ispani e si era immessa in una stradina interna al villaggio “Torre Normanna” ed ha perso il controllo del veicolo in un curvone finendo dritto in un pilastro di cemento. Probabilmente la 54enne è stata colpita da un improvviso malore. Chiuse dopo qualche ora anche le indagini dei carabinieri dopo aver accertato che non ci sono responsabilità di terzi. Tanto sgomento nel paese per la perdita di una donna voluta bene da tutti e sempre sorridente. I funerali si terranno questo pomeriggio alle 16 nella Chiesa Madre di Ispani dove la salma giungerà dall'ospedale di Sapri.

Napoli, arsenale della camorra scoperto in un'auto parcheggiata a Miano. IL VIDEO

Napoli. I carabinieri scoprono arsenale della camorra nascosto dentro auto parcheggiata tra altre. Sequestrate armi da guerra e da caccia grossa un vero e proprio arsenale è stato sottratto alla camorra durante perquisizioni nel quartiere “Miano” in cui il clan camorristico dei Lo Russo esercita il controllo sugli affari illeciti. dentro una vettura parcheggiata in mezzo ad altre, nei pressi di un insediamento di edilizia popolare, i carabinieri della compagnia Napoli Vomero hanno rinvenuto e sequestrato 3 kalashnikov, un fucile a pompa rubato in un’abitazione, due mitragliette, una carabina calibro 44 rubata e 464 cartucce anche per armi di altro calibro. l’arsenale era stato nascosto nel vano sotto ai sedili posteriori di quella che a prima vista sembrava essere una Lancia “Y” in stato di abbandono ma che in realtà era stata adattata a nascondiglio da cui poter, all’occorrenza, prelevare rapidamente le armi. durante perquisizioni per blocchi di edifici, svolte con il supporto dei vigili del fuoco, sono state rimosse porte di ferro e cancellate abusive; oltre una di queste, nell’abitazione dove 2 coniugi gestivano un minimarket, sono stati sequestrati ai due 3756 pacchetti di sigarette di contrabbando che vendevano sottobanco in casa. La coppia, già nota alle forze dell'ordine, è stata arrestata e attende il giudizio direttissimo. Sulle armi verranno effettuati esami balistici per verificare se siamo state usate in fatti di sangue o intimidazione.

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Qualiano, spari al comizio elettorale ma il 'messaggio' era per il pizzo

Qualiano. Si è sparato durante l'ultimo comizio elettorale nella piazza Rosselli dove il candidato sindaco di civiche e centro destra, Raffaele De Leonardis stava facendo il suo appello finale al voto agli elettori. Qualcuno ha esploso dei colpi di pistola e poi si è dileguato. Una plateale manifestazione di forza da parte dei signori del pizzo- secondo gli investigatori- e non un messaggio politico. Chi ha fatto fuoco lo ha fatto con teatralità per avere ancora di più clamore durante il comizio ma la politica e De Leonardis non sarebbero i destinatari del messaggio. Era in corso un intervento elettorale quando alle spalle della piazza due persone in sella a una moto Transalp e con il volto coperto da caschi integrali hanno esploso diversi colpi d'arma da fuoco: in seguito ai rilievi sono stati trovati cinque bossoli.I carabinieri che stanno indagando sull'episodio hanno già acquisito le immagini delle telecamere di video sorveglianza pubbliche e private che si trovano nella zona per risalire agli autori. L'ultimo giorno di campagna elettorale, già avvelenato in queste ultime ore da querele, contro testate giornalistiche, dei due antagonisti, Ludovico De Luca ( sindaco uscente per il centro sinistra) e Raffaele De Leonardis (centro destra e civiche) ha avuto un ulteriore sussulto con gli spari.

 

Rissa tra detenuti: clima incandescente nel carcere dell'Ucciardone

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Una rissa e' divampata ieri pomeriggio tra alcuni detenuti nel carcere Ucciardone a Palermo. Lo rende noto il segretario regionale del sindacato Ugl Polizia penitenziaria, Maurizio Mezzatesta. "L'intervento tempestivo del personale ha evitato il peggio - aggiunge il sindacalista - La lite e' avvenuta nei corridoi e nelle celle. Chiediamo al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di prendere provvedimenti urgenti e contestualmente trasferire i soggetti coinvolti. Ci vuole un mediatore culturale per poter gestire i detenuti straniere che per le loro origini, culture e difficolta' linguistiche spesso si trovano in enorme difficoltà". La direttrice del carcere Rita Barbera conferma la rissa, e spiega che é rientrata subito. "L'estate e' ancora alle porte ma all'interno del carcere palermitano dell'Ucciardone il clima e' incandescente". Cosi' il segretario generale aggiunto dell'Osapp, Domenico Nicotra, che parla di "fatti gravissimi accaduti di recente all'interno di una sezione detentiva destinata al regime cosiddetto aperto dove, per quanto e' dato conoscere, sembrerebbe che negli ultimi due giorni e' stata teatro di aggressioni e risse fra detenuti. In questa circostanza, per fortuna sembrerebbe che non vi siano aggressioni contro Poliziotti Penitenziari". "Non si capisce perche' - prosegue Nicotra - qualora siano realmente accaduti tali aggressioni non sia stato precauzionalmente sospeso il regime cosiddetto aperto". "E' auspicabile - conclude il sindacalista dell'Osapp - che in presenza di simili e incresciosi avvenimenti lo Stato ponga in essere quanto necessario per il ripristino dell'ordine e la sicurezza".

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