Napoli. La Procura di Napoli ha un nuovo aggiunto che si aggiunge alla rosa degli altri 8 magistrati guidati dal procuratore Giovanni Melillo. Raffello Falcone ha spuntato la contesa sull’incarico che lo vedeva contrapposto al collega napoletano Giancarlo Novelli. Il Consiglio superiore della magistratura ha raggiunto la decisione dopo alcuni tentativi andati a vuoto. Falcone ha ottenuto 17 voti a favore contro i sei andati a Novelli, dal plenum del Csm, dopo che nelle scorse settimane la V Commissione si era spaccata sulla scelta del candidato. Falcone era sostenuto da Unicost, Area e Laici di sinistra, e il pm Giancarlo Novelli, da Magistratura Indipendente e Autonomia e indipendenza. Falcone, napoletano, 55 anni, ha curato numerose e importanti indagini sulla criminalità economica è stato per anni nel pool antimafia che ha svolto indagini sul potente clan dei Casalesi.
L’Anm difende il giudice Cioffi che annuncia: “Sono sereno e non mi asterrò dal processo Cesaro”
Napoli. L’Anm interviene nella polemica che sta travolgendo il giudice Giuseppe Cioffi, presidente del collegio che dovrà giudicare i fratelli del deputato di FI, Luigi Cesaro e che ad ottobre avrebbe partecipato a una convention del partito a Ischia. “Sentite le precisazioni fornite dal collega e senza entrare nel merito della vicenda”, l’Anm di Napoli “coglie l’occasione per affermare il principio che il diritto dei magistrati di partecipare alla vita politica del Paese va esercitato secondo modalità e forme che non possono appannare l’immagine di imparzialità e indipendenza con ripercussioni sulla credibilità della magistratura”.
Intanto, è sempre Cioffi che oggi, in una dichiarazione rilasciata all’Ansa, spiega i suoi rapporti con Nicola Cosentino, l’ex parlamentare con il quale avrebbe un’amicizia virtuale su Fb. “Lo conobbi a Roma quando era sottosegretario, ma non l’ho mai frequentato così come non sono mai stato vicino a Forza Italia. Fu lui, oltre 10 anni fa, a chiedermi l’amicizia su Facebook, un social che peraltro uso pochissimo” ha detto Giuseppe Cioffi. “Non vedo che male ci sia – aggiunge – Ho tra gli amici su facebook anche Ermanno Russo (consigliere regionale di Forza Italia, ndr) con il quale uscivo fino ad alcuni anni fa”. Simpatie che non comportano, secondo il giudice, nessun motivo per astenersi dal processo ai due Cesaro, fratelli di Luigi. “Sono sereno e non mi asterrò” ha concluso Cioffi nei confronti del quale il Csm ha aperto un fascicolo su richiesta del Ministro di Grazie a Giustizia Orlando.
Anziana donna trovata cadavere in un cantiere a Salerno
Anziana donna trovata cadavere in un cantiere a Salerno: è giallo. Aveva 81 anni e viveva spesso fuori casa la donna ritrovata morta questa mattina nel cantiere, ormai dismesso, del palazzetto dello sport di via Allende, nella zona orientale di Salerno. Stando a quanto si e’ appreso, il decesso sarebbe avvenuto nelle 24 ore precedenti al ritrovamento del cadavere e sarebbe dovuto a cause naturali. Sul posto, stamani, i vigili del fuoco che hanno aperto dei varchi di accesso per consentire ai carabinieri di raggiungere il corpo ed effettuare i rilievi. La signora era vedova da tempo e, per un certo periodo, ha vissuto anche a Roma.
Caserta, immigrata ferita con un colpo di pistola all’addome: è in fin di vita
Caserta. Una ragazza, con ferite di arma da fuoco all’addome, è stata trasportata in fin di vita da uno sconosciuto all’ospedale di Caserta. L’uomo dopo averla lasciata, intorno alle 13 di oggi, si è dileguato, per poi ripresentarsi al presidio di polizia qualche ora dopo. La ragazza è stata sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ma è in condizioni molto gravi. I carabinieri di Caserta hanno avviato subito le indagini per chiarire la dinamica del ferimento. Proprio l’uomo che l’ha accompagnata in ospedale potrebbe fornire particolari utili alle indagini. La ragazza è di origini nordafricane e pare risieda in un comune del casertano.
La Procura di Santa Maria Capua a Vetere sta coordinando le indagini per individuare i responsabili del tentato omicidio e i motivi che hanno spinto ignoti a sparare alla giovane donna.
Omicidio Veropalumbo a Torre, dieci anni dopo la Polizia scopre da dove partirono i proiettili.IL VIDEO
Torre Annunziata. Dieci anni dopo quella notte di Capodanno, la polizia scientifica riesce a tracciare la traiettoria dei proiettili che uccisero il carrozziere. Un microscopio comparatore ad alta definizione, collegato ad una banca dati Ibis in 3D, ossia una banca dati di bossoli/proiettili, un sofisticato drone, misurazione con strumenti ad elevata precisione che si avvalgono di luce laser, queste sono alcune delle strumentazioni tecnologicamente all’avanguardia, utilizzate dalla Polizia Scientifica della Questura di Napoli, per chiarire la dinamica dell’omicidio di Giuseppe Veropalumbo, avvenuto nella notte del Capodanno 2008, mentre era nella sua abitazione al 9° piano del Corso Vittorio Emanuele III, al civico 9 di Torre Annunziata. Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata, con il prezioso contributo della Polizia Scientifica e dei Vigili del Fuoco, hanno recuperato frammenti di un’ogiva conficcata nella parete esterna accanto alla finestra dell’abitazione della vittima.
Col sopraggiungere della sera, inoltre, grazie alle apparecchiature a laser in dotazione alla Polizia Scientifica, si è riusciti a tracciare la traiettoria dei proiettili che colpirono mortalmente il carrozziere allora trentenne. Un omicidio che a dieci anni di distanza è ancora senza il nome del colpevole.
Romeo gestioni esclusa dagli appalti Consip, il Tar respinge il ricorso dell’imprenditore arrestato
Roma. Il Tar conferma l’esclusione della Romeo Gestioni dalla maxi gara avviata da Consip per l’affidamento dei servizi integrati, gestionali e operativi, per gli immobili in uso alle pubbliche amministrazioni, alle istituzioni universitarie e agli istituti di ricerca. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha respinto un ricorso proposto dalla società proprio per contestare la nota con la quale Consip nel giugno scorso ha escluso il Rti Romeo Gestioni-Consorzio Stabile Romeo Facility Services 2010 dalla gara in questione.
La Romeo Gestioni partecipo’ alla procedura avviata da Consip, risultando prima classificata per tre lotti e seconda classificata per un quarto. “Terminata la fase della verifica di anomalia dell’offerta – ne da’ conto il Tar in sentenza – il procedimento di gara ha subito un arresto a causa della cd. ‘inchiesta Consip’; vicenda penale nella quale sono stati coinvolti, per asserita corruzione, l’avvocato Alfredo Romeo (socio di minoranza della mandataria) in concorso con un funzionario di Consip”. Quindi per il Tar “è infondata e va respinta la censura con la quale è stato contestato un asserito difetto di motivazione del provvedimento impugnato, dovuto, a detta dei ricorrenti, ad un recepimento acritico delle risultanze del procedimento penale, posto che una simile valutazione esorbita dal sindacato del giudice amministrativo, circoscritto ai casi di manifesta illogicità, irrazionalità o errore di fatto”. Nel resto “non può censurarsi l’operato della Stazione appaltante per aver essa valorizzato le condotte imputate al socio di minoranza della Società, qualificato in sede penale ‘dominus e organo apicale di fatto della società medesima'”. I giudici amministrativi inoltre ritengono che “Consip, nell’escludere il Rti (raggruppamento temporaneo di imprese) ricorrente alla luce delle predette risultanze penali, ha esplicitato le ragioni inficianti il rapporto fiduciario con l’operatore economico e, quindi, ha adempiuto all’onere motivazionale”; in più, “non può ritenersi illegittimo l’operato della Stazione appaltante, la quale ha ritenuto irrilevante il sistema di risanamento adottato dalla società”.
Il pentito: ‘Il figlio piccolo di Ricci uccise Todisco o’ ciurillo ai Quartieri Spagnoli’
Sarebbe stato uno dei figlio di Enrico Ricci detto Giacumin e’ fraulella l’autore dell’agguato in cui nel 2009 ai Quartieri Spagnoli fu ucciso Giuseppe Todisco detto o’ ciurillo, uomo del vertice del clan Elia del Pallonetto di Santa Lucia. Il particolare inedito e nuovo dal punto di vista investigativo è raccontato dal pentito del clan Di Biasi “Faiano” dei Quartieri Spagnoli, Ciro Saporito è ed contenuto nelle 157 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare con la quale il gip Giuliana Pollio ieri ha mandato in carcere il vertice della cosca familiare dei Farelli che insieme con tre famiglie gestiva il traffico di droga e dell’usura nel centro storico di Napoli. Ha raccontato saporito alla Dda: “..circa lo scontro che all’epoca imperversava tra gli Elia ed il gruppo di Giacomino e fraulella peraltro era stato già oggetto di nostre altre precedenti conversazioni, nel corso delle quali, Pugliese, il padre di Bruno (ex pentito del clan Elia arrestato lo scorso nel blitz ndr), più volte mi aveva messo al corrente della dinamica dei fatti e dei raid che Nocerino Arnaldo aveva compiuto numerose volte all’indirizzo della famiglia Ricci. ovvero di tutte le sparatorie che andava a fare contro le abitazioni di questi ultimi. Pugliese mi riferiva inoltre che Nocerina colpi di arma da fuoco all’indirizzo della friggitoria gestita da D’Amico Maria sorella di “Giacomino e’fraulella”. Aggiungo che il marito della D’Amico si chiama Nocerino e la mamma abita in un appartamento ubicato di fronte al mio, in via Emanuele De Deo. Il marito della D’Amico il cui nome è Giggetto è un bravo ragazzo e proprio per paura dì essere coinvolto nello scontro in atto, per un breve periodo si rifugiò a casa della madre.
In ordine all’omicidio Todisco vorrei anche riferire che alcuni giorni dopo che era avvenuto il delitto, ho sostenuto un colloquio con mia moglie De Biase Rosaria, nel corso del quale mi riferiva che nel quartiere in ordine a tale omicidio si diceva che tale Saggiomo Salvatore, un persona ammalata, aveva visto tutto in quanto il Todisco fu attinto e mori proprio fuori alla porta di ingresso del terraneo del Saggiomo dal quale era affacciato. Mia moglie mi precisò anche che l’autore dell’omicidio, il più piccolo del figli di “Giacomino e’ frauella” era stato aiutato nella fuga proprio dalla zia D’Amico Maria…”. Le dichiarazioni del pentito sono ancora al vaglio degli investigatori non essendoci almeno per il momento alcun procedimento a carico di familiari di Ricci in merito all’omicidio.
Il delitto di Giuseppe Todisco avvenne il 17 aprile 2007 in vico Conte di Mola, a pochi passi da via Toledo. Era in sella ad uno scooter con un amico, che riuscì a mettersi in salvo. Indossava anche il casco e non immaginava di essere finito nel mirino dei killer. Così, appena sceso dal sellino, fu crivellato di pallottole: quattro, di grosso calibro. Due andarono a segno al “bersaglio grosso”, alla schiena, e il terzo a una gamba prima del colpo di grazia alla nuca. Complessivamente il sicario esplose cinque delle sei pallottole calibro 38 special che aveva a disposizione nel revolver. Un complice, quello che guidava lo scooter, non sparò limitandosi a controllare che tutto filasse liscio. Poi per il commando fu facile dileguarsi nel dedalo di vicoli dei Quartieri Spagnoli. Sotto il piombo dei killer cadde Giuseppe Todisco, 35enne, meglio noto come ’o ciurillo, ritenuto affiliato al gruppo degli Elia. L’uomo era uno “specialista” della rapine di Rolex, soprattutto in trasferta, ma aveva anche precedenti di polizia di droga.
Shurhuq, il primo album di canzoni originali di Scapestro
Scapestro è Fulvio Di Nocera all’anagrafe. Stabiese di origine, si avvicina allo studio del basso elettrico durante l’adolescenza. La passione per la musica lo porta, negli anni successivi, ad intraprendere esperienze live e in studio con diversi tra i più noti progetti napoletani e campani come Polina, Bisca, 24 Grana, Francesco Di Bella, Daniele Sepe, Pennelli di Vermeer, Songs for Ulan ed altri. Successivamente prosegue il suo percorso musicale dedicandosi allo studio del contrabbasso acustico, iniziando gli studi al Conservatorio Martucci di Salerno e conseguendo il diploma di II livello nell’ottobre del 2011.
La scrittura è sempre stata una compagna di vita e negli ultimi anni decide di dare forma a questa sua inclinazione con lo pseudonimo di Scapestro.
Nell’estate del 2015 realizza il primo singolo “ Vado per un po’ ”con Nut Label e il videoclip dello stesso realizzato dal “Creacose” con la collaborazione di Denise Galdo.
L’uscita del suo disco di debutto “Shurhuq” – come lo scirocco, vento caldo ed inquieto che soffia sul mediterraneo – è prevista per il 2018 e per questa uscita discografica, Scapestro ha attivato una campagna di crowdfunding con Musicraiser .
Il suo primo album di canzoni originali ha tra i temi fondamentali il cambiamento… “Un po’ come il vento che arriva, che porta via cose facendone arrivare di nuove” – spiega Scapestro. “Vorrei che questo disco rappresentasse un luogo dove ritrovarsi nelle storie che racconto e nella musica che c’è dentro, perché sono frutto delle esperienze e degli incontri fino ad ora avvenuti nella mia vita. Sarà un po’ come restituirveli, dopo averle digerite e metabolizzate.”
Quanti parteciperanno alla realizzazione del progetto, riceveranno come ricompensa una miniatura di Scapestro e una piccola tela dipinta a mano. Inoltre, verrà realizzata una t-shirt e un poster con l’immagine della cover CD, solo per questa occasione e si può contribuire alla realizzazione della campagna scegliendo un esibizione live come house concert oppure come club concert.
Nella descrizione di ogni singolo pacchetto (sulla destra da desktop e sotto da mobile) potrete trovare tutte le info al riguardo. La campagna fa parte del programma Accelerator: a seconda del numero di raiser (o donatori) la campagna sbloccherà vari livelli con i quali non solo questo disco, ma tutta la musica del cantautore, potrà ricevere promozione e visibilità aggiuntiva.
‘Alice’, il videoclip di Federica Morrone è, da oggi, su YouTube e su tutte le piattaforme digitali
Disponibile da oggi su YouTube il videoclip di Federica Morrone. La giovane cantautrice salernitana che con il brano “Alice” ha convinto diverse giurie di settore, aggiudicandosi il Premio Bianca D’Aponte e il Premio Incanto.
Il videoclip, presentato in anteprima alla nuova edizione del Premio Incanto presso l’Asino che vola di Roma, è stato affidato al regista e sceneggiatore di televisione e cinema Daniele Falleri, noto al grande pubblico per progetti televisivi come “Le tre rose di Eva” e “Il commissario Manara”, con la collaborazione di Gabriele Zagni.
In “Alice”, Federica Morrone s’impegna in una narrazione sonora che ripercorre la storia di una giovane ragazza, Alice, che vive costantemente tra sogno e realtà ricercando se stessa in ogni suo passo: “Questo brano nasce dopo aver visto il film ‘Il favoloso mondo di Amelie’, pellicola che in cui mi rispecchio molto, tanto da identificarmi nella famosa ‘sono tempi duri per i sognatori’, frase che racchiude la sintesi del mio pensiero da inguaribile sognatrice”.
Il brano, prodotto da Fenix Entertainment, è presente in tutti i digital store e nelle piattaforme di streaming digitali.
Processo ai fratelli Cesaro, la difesa: “Il processo si svolga in un clima di serenità”
Napoli. “Aniello e Raffaele Cesaro assistono preoccupati alle polemiche che, loro malgrado, sono scoppiate a latere del processo che li riguarda. L’auspicio è che la celebrazione del processo si svolga in un clima di assoluta serenità”. Lo dichiara l’avvocato Vincenzo Maiello, che insieme agli avvocati Paolo Trofino e Raffaele Quaranta difende i fratelli Aniello e Raffaele Cesaro.”Abbiamo bisogno che i fatti vengano valutati nella loro oggettiva consistenza – spiega l’avvocato Maiello – al riparo da ogni condizionamento esterno. Solo così potranno essere riconosciute le imponenti ragioni di innocenza da loro sempre sostenute e a nostro avviso anche provate”.
La nota è arrivata alla luce delle recenti polemiche e dell’apertura di un fascicolo da parte della Prima commissione del Csm sul presidente del collegio giudicante, Giuseppe Cioffi, fotografato in un albergo di Ischia accanto alle bandiere di Forza Italia. Il giudice si era difeso sostenendo di non aver preso parte alla convention con Silvio Berlusconi, ma di essersi trovato con degli amici a prendere un caffè il giorno dopo. Il Ministro Orlando ha chiesto e ottenuto l’apertura di un fascicolo al Csm.
Caduta massi a Gradola, il sindaco di Anacapri vieta l’accesso all’area
Capri. Divieto di accesso a Gradola per il pericolo di caduta massi. Il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, ha firmato un’ordinanza di interdizione alla zona balneare di Anacapri dopo che nei giorni scorsi c’erano state delle cadute dal costone- La decisione è arrivata dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco e del personale dell’ufficio tecnico comunale. La frana, per un caso fortuito è stata riscontrata in prossimità di un sito balneare chiuso per il periodo invernale, l’accesso alla zona è stato transennato. Il sindaco ha anche disposto l’avvio delle attività di ripristino e gli interventi di messa in sicurezza della zona.
Parcheggiatore abusivo spara per strada a Napoli contro figlio e nipoti: denunciato
Napoli. Parcheggiatore abusivo spara contro il figlio e le nipoti con una pistola replica: denunciato dalla Polizia. Panico ieri pomeriggio nei pressi in Piazza Cavour a Napoli. Gli agenti sono intervenuti, dopo una segnalazione al 113, nella zona a ridosso di Piazza Cavour, ove era stata segnalata una persona armata che sparava in strada.
Prontamente giunti in Piazzetta Gagliardi, gli agenti hanno notato un uomo che, dopo aver chiuso lo sportello di un’autovettura parcheggiata, tentava di scappare a piedi, ma è stato subito bloccato ed identificato per un parcheggiatore abusivo del luogo, C.C. di 58 anni.
Nel corso degli accertamenti, è giunto sul posto anche un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Campania, che ha ispezionato l’autovettura ove era stato notato il 58enne. E infatti, nascosta sotto il tappetino anteriore destro, era nascosta una perfetta replica di una arma Beretta calibro 9, a cui era stato tagliato il tappo rosso, una pistola Bruni modello 84, corredata di caricatore.
Nel perlustrare la zona, inoltre, sul manto stradale, i poliziotti hanno trovato e sequestrato 5 bossoli esplosi. Alcuni testimoni hanno raccontato che tre giovani del quartiere erano rimasti feriti, tanto da richiedere l’intervento del personale del 118. Gli agenti hanno accertato che il 58enne, dopo aver insultato i tre giovani, non aveva esitato a minacciare di morte il figlio, sparandogli contro mentre era in compagnia di una cugina ed un’amica. I tre giovani, fortemente impauriti, scappando sono caduti in malo modo a terra, procurandosi delle contusioni, guaribili in 7 giorni.
Gli agenti hanno denunciato il 58enne, accusato di minacce aggravate, lesioni e porto di armi o oggetti atti ad offendere.
Al Teatro Sannazaro Ivan Romano con ‘I giovani e la tradizione – Secondo Atto’
Dopo il sold out della prima al Teatro Don Bosco di Caserta, Ivan Romano sale sul palco del Teatro Sannazaro di Napoli. Dopo la prima data dello scorso 16 dicembre a Caserta ora tocca a Napoli, dove lo spettacolo “I giovani e la tradizione – Secondo Atto”, in collaborazione con Omast Eventi, andrà in scena presso il prestigioso teatro napoletano il prossimo 9 febbraio, con inizio alle ore 21.30. Tantissime le novità, tra le quali spicca la partecipazione speciale dell’attore Peppe Barile.
“I giovani e la tradizione” è uno spettacolo musicale-teatrale multisensoriale di circa novanta minuti basato sui brani musicali di Ivan Romano, cantautore che spazia tra il folk popolare ed il jazz in un’inedita miscela con espressioni della tradizione campana. Ad accompagnare Ivan Romano sul palco ci sarà una band che si esibiranno con numerosi strumenti: batteria, basso, percussioni, tammorra, tromba, sax soprano e contralto, organetto, fisarmonica, pianoforte, chitarra classica, chitarra elettrica. Sul palco una corista e la voce solista di Ivan Romano, tutto con l’intento di creare un contesto di grande suggestione. Sulla scena si alterneranno vari artisti tra cui: Mimi, Fly performer, Digital Painting e Narratori.
Un vasto repertorio sarà portato in scena con l’obiettivo di tessere una narrazione fitta dove possa rivivere il passato in una chiave moderna e dove possano trovare spazio tradizione ed innovazione musicale. A completare il tutto un progetto di light design che saprà caratterizzare con gusto l’intera messa in scena e integrarsi con un parallelo progetto scenografico attraverso video proiezioni digital painting. Si potrà assistere allo spettacolo contattando l’associazione Arie al 347 610 82 99 oppure scrivendo ad associazionearie@gmail.com
Edoardo Ferrario inaugura la prima rassegna dedicata alla stand up comedy. Al Teatro Nuovo, il 4 febbraio
Lo show di Edoardo Ferrario inaugurerà al Teatro Nuovo Stand Up Comedy Live in Napoli, la prima rassegna a Napoli esclusivamente dedicata alla stand up comedy, che dal 4 febbraio al 30 marzo 2018 vedrà alternarsi sul palcoscenico del Teatro Nuovo alcuni degli stand up comedian più conosciuti del panorama nazionale.
Tre appuntamenti in scena con Edoardo Ferrario, Giorgio Montanini e Francesco Arienzo che, con la loro comicità sferzante e senza peli sulla lingua, saranno protagonisti di una rassegna presentata, in esclusiva, da Altra Scena e Teatro Pubblico Campano.
Dopo il successo di Nemico Pubblico e Nemo in Rai per Montanini, Quelli che Il Calcio (Rai2) per Ferrario e Italia’s Got Talent per Arienzo, la comicità dissacrante e senza censura continua a produrre nuovi monologhi satirici e a diffondersi sui palcoscenici di tutta Italia. Monologhi taglienti, specchio di una comicità dissacrante, che non risparmia niente e nessuno; una satira che garantisce la vera libertà di espressione, priva di ammiccamenti e che rovescia il comune sentire. Spettacoli che, proprio dal vivo, corrodono maggiormente grazie a un linguaggio crudo e lontano dai luoghi comuni. A dare il via alla rassegna, domenica 4 febbraio alle ore 21.00, Edoardo Ferrario Show, in cui il trentenne comico romano proporrà un’ora e mezza di monologhi, personaggi e imitazioni incentrati sulla confusa realtà italiana e le più diffuse ossessioni moderne: la tecnologia, il cibo biologico, l’offerta televisiva e il valore dell’arte.
Ferrario parla molto anche di se stesso e della sua realtà quotidiana: i trent’anni, le esperienze di viaggio, il lavoro del comico. Uno spettacolo in cui l’artista, attraverso le voci dei suoi personaggi, descrive la sua generazione e dà spazio ai propri dubbi con un punto di vista forte e uno stile essenziale: il comico solo sul palco con il microfono, senza scenografia, nello stile della stand up comedy.
Edoardo Ferrario è capace di cogliere dalla strada, da libri e mass media «figure-tipo» di tutti i giorni come personaggi famosi del presente e del passato, per elaborarli con un mix di psicologia e umorismo e interpretarli in modo intelligente quanto esilarante.
Il programma della rassegna proseguirà con Giorgio Montanini in Eloquio di un perdente, sabato 4 Marzo, e Francesco Arienzo in Disagistica contemporanea, giovedì 29 e venerdì 30 Marzo, tutti con inizio alle ore 21.00.
Appuntamento, quindi, al Teatro Nuovo di Napoli con i live show dei tre comici, per quella che si preannuncia una delle più interessanti novità della scena satirica e comica in Campania.
Informazioni e programma sul sito www.teatronuovonapoli.it
Reviso: il software per la contabilità ordinaria di TeamSystem
Tra gli aspetti più complessi e delicati nella gestione di un’azienda o di uno studio di professionisti, c’è sicuramente quello contabile. A seconda del volume d’affari, l’imprenditore è obbligato a tenere la contabilità semplificata o la contabilità ordinaria della sua azienda. La prima necessita un minor numero di adempimenti rispetto a quelli richiesti per la seconda, per la quale è obbligatoria la compilazione dei libri contabili in aggiunta ai registri base. In entrambi i casi, comunque, la tenuta regolare della contabilità è fondamentale per non incorrere in eventuali sanzioni in sede di verifica fiscale. Proprio in risposta a questa esigenza di imprenditori e professionisti, TeamSystem ha creato Reviso, un software per la contabilità ordinaria e semplificata, ricco di funzioni aggiuntive, come l’interfaccia intuitiva e la gestione in Cloud.
Reviso: la piattaforma in Cloud e multiutente
Come la maggior parte dei prodotti TeamSystem, anche Reviso è una piattaforma in Cloud. I vantaggi che ne derivano sono enormi: è possibile accedere al programma in qualunque momento e da qualsiasi luogo, semplicemente inserendo le proprie credenziali. Reviso permette così di inviare all’amministrazione i documenti contabili (fatture, ordini, bolle di accompagnamento), semplicemente scattando una foto con lo smartphone. Ma i vantaggi di Reviso non finiscono qui. Il software per la contabilità ordinaria di TeamSystem, infatti, è anche multiutenza. Consente cioè a tutto il personale dell’azienda, interessato alla contabilità, di accedervi contemporaneamente e, funzione molto utile per gli studi di commercialisti, nei limiti delle operazioni consentite al profilo assegnato.
Le funzioni aggiuntive di Reviso: controllo di gestione e di magazzino
Reviso, però, non è solo un software di contabilità ordinaria: il programma di TeamSystem può, infatti, essere integrato con una serie di funzioni aggiuntive che consentono di monitorare e pianificare l’attività aziendale. Sono, ad esempio, disponibili funzioni come quella del controllo di budget, quella di valutazione dei centri di costo e ricavo o quella di analisi della redditività dei progetti. Nel settore commerciale, poi, davvero utili sono anche le funzioni aggiuntive finalizzate alla gestione del magazzino. Grazie ad esse, è possibile analizzare la merce in uscita e in entrata, così da poter pianificare razionalmente gli ordini o, addirittura, renderli automatici. Naturalmente, tutte le informazioni raccolte e catalogate saranno sempre disponibili, con un semplice accesso da qualunque dispositivo. Un software, dunque, versatile e completo, ideale sia per le piccole e medie aziende che per gli studi professionali.
Consip, Scafarto: ‘Qualcuno avvertì Tiziano Renzi, non certo io’
“Restano ancora tante domande a cui qualcuno deve rispondere: chi ha informato che Tiziano Renzi aveva il telefono sotto controllo? Di certo non l’ho fatto io. Quell’informazione era in possesso di tre persone: del sottoscritto, del dottor Woodcock, e di un maresciallo. Non ne parlammo con nessun altro. Chi ha dato quell’informazione? Io aspetto una risposta”. Così ha detto il maggiore dei carabinieri, Giampaolo Scafarto dopo l’interrogatorio di garanzia in seguito alla ordinanza interdittiva che è stata emessa a suo carico e che lo sospende dal servizio. L’ufficiale dell’Arma è indagato per falso, rivelazione di segreto d’ufficio e depistaggio nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta stralcio sul caso Consip. Secondo i pm di Roma avrebbe cercato di portare le indagini verso Tiziano Renzi, il papà dell’ex premier. “Io non ho mai avuto nulla contro Tiziano Renzi, anzi, ricordo di aver corretto l’informativa redatta da un mio collaboratore che aveva erroneamente attribuito a Marco Carrai una conversazione riconducibile ad altra persona”, ha aggiunto Scafarto. “Sono molto provato dall’intera vicenda. Sono sempre stato leale e corretto nei miei 23 anni di servizio. Soprattutto riguardo l’indagine, la mia condotta non ha mai in nessun modo messo in pericolo l’inchiesta. Io non ho mai rivelato a nessuno di essere indagato; non ho mai inviato informazioni riservate, che non dovevano essere conosciute, a qualcun altro”. Scafarto fino al momento in cui è stato raggiunto da una informazione di garanzia era al Noe. Riguardo a quanto riferito poi dal procuratore di Modena, Lucia Musti, al Csm, Scafarto ha spiegato: “È un fatto storico l’ultima volta che ho incontrato la dottoressa Musti era l’11 luglio del 2016. Le intercettazioni ambientali da Romeo le abbiamo installate il 1 agosto del 2016, E l’intercettazione nella quale si parla di Tiziano Renzi e del 3 agosto”. Insomma “l’11 luglio del 2016 Tiziano Renzi non esisteva in questa inchiesta”. Quindi a parere del maggiore non si poteva dire che lui stesse puntando a Renzi senior. Per questo ha poi aggiunto: “Io non ho taroccato nessuna informativa su Tiziano Renzi (papa’ dell’ex premier). Non avevo nulla contro di lui”. E poi – ha detto ancora citando le intercettazioni – “mi riferisco alla chiamata del 7 dicembre 2016 che Roberto Bargilli, autista del camper di Matteo Renzi al tempo della campagna per le primarie del Pd, fece all’imprenditore Carlo Russo, e per questo chiedo a chi indaga: chi ha avvertito Tiziano Renzi che aveva il telefono sotto controllo?”. Scaferto, raggiunto anche dalle telecamere, ha spiegato: “Io posso dire di non aver rivelato alcun segreto. Sono molto provato da questa vicenda e spero con questo interrogatorio di aver chiarito la mia posizione”. Cos a pensa della richiesta d’archiviazione per Woodcock?, è stato chiesto. “Sono molto contento per il dottor Woodcock che è una persona perbene un bravo magistrato. Sono certo che anche la mia posizione si chiarirà nel corso del tempo, magari è un po’ più articolata e complessa”. Uno dei difensori, l’avvocato Giovanni Annunziata, ha detto: “Noi riteniamo che la misura abbia un deficit genetico, che non ci siano le condizioni perché il maggiore debba essere attinto da questo provvedimento in quanto non c’è possibilità di un inquinamento probatorio. Il maggiore Scafarto, in prima battuta e in tempi non sospetti, il giorno dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia per la prima contestazione di sua spontanea volontà chiuse tutti i rapporti con i suoi carabinieri, uscì dal gruppo whatsapp, interruppe ogni tipo di rapporto”. Poi “chiese un piccolo congedo e appena tornò in servizio lo stesso giorno fece domanda di trasferimento a Napoli in un altro edificio. A Napoli il comando tutela ambiente è a piazza Garibaldi, il maggiore Scafarto lavorava fino a qualche giorno fa in un’altra zona di Napoli, piazza Carlo III. Noi sosteniamo che non sia assolutamente ipotizzabile alcuna esigenza cautelare. Ovviamente faremo appello e spiegheremo tutte le nostre ragioni”. Riguardo all’interrogatorio reso davanti al giudice Gaspare Sturzo, il penalista ha chiarito: “Il maggiore oggi è stato ancora più chiaro, ha rappresentato che vi sono anche elementi di segno contrario in questa indagine. Ci sono errori che ci vengono contestati, li abbiamo spiegati piu’ e piu’ volte. Gli errori rimangono un fatto legato alla fretta, alla esigenza di fare presto, ma non c’è mai stato, e mai si potrà provare, il dolo, una volontà di danneggiare qualcuno degli indagati. Questo è fuori da ogni dubbio”. L’altro difensore di Scafarto, l’avvocato Attilio Soriano, ha spiegato: “Ci siamo riservati di depositare dei documenti e tra questi anche una consulenza tecnica in relazione alla contestazione di depistaggio nella quale si spiega che mancherebbe sotto il profilo materiale il reato. La disattivazione dei backup del cellulare del Sessa non ha determinato la cancellazione dei back up precedenti”. E quindi “secondo le analisi fatte dal nostro consulente la Procura di Roma può ancora oggi intervenire e verificare sul cellulare del Sessa i messaggi che si sono scambiati precedenti alla disattivazione del back up. Dal punto di vista tecnico stentiamo anche in linea teorica come possa parlarsi di depistaggio. Ci siamo riservati di presentare una memoria difensiva per cercare di chiarire quei punti che sembrano ancora poco chiari”.
Macabra scoperta, ritrovato un corpo di donna fatto a pezzi. Era nascosto in due valigie
Pollenza. Il corpo fatto a pezzi e diviso in due trolley: una macabra scoperta fatta all’alba in via dell’Industria tra Pollenza e Casette Verdini, in provincia di Macerata, nelle Marche. Un giallo e un cadavere per il momento senza nome, quello della donna – dell’apparente età di 35 anni – rinvenuto stamane, senza vestiti e fatto a pezzi. Il ritrovamento aveva fatto pensare si trattasse di Pamela Mastropietro, la giovane di 18 anni, scomparsa nei giorni scorsi, da una comunità di recupero di Corridonia che si è allontana portando con sè un trolley rosso e blu. Del Caso si è occupato anche la trasmissione ‘Chi l’Ha visto?’. Ma per gli inquirenti, l’età della vittima e quello della ragazza non corrisponderebbero. La donna ritrovata ha un’età apparente di circa 35 anni. Il corpo è stato fatto a pezzi, non sono state ritrovate macchie di sangue, per cui potrebbe essere stato lavato prima di essere stato deturpato. Il ritrovamento è stato fatto da un passante che, insospettito dalla presenza delle due valigie non lontano dal cancello di una villetta di via dell’Industria, alla periferia del paese, ha chiamato le forze dell’ordine, che giunte sul posto hanno scoperto il corpo.
Il museo delle Scienze e delle Tecniche di Morcone viaggia nella psicologia percettiva
Il Museo delle Scienze del Sannio dal beneventano arriva anche alla Nuova Accademia Olimpia che ospiterà la conferenza a cura dell’ente museo dal titolo “percezione sensoriale e realtà immaginata”. Il 10 febbraio 2018 ore 18:15 presso aula magna del Liceo A. Manzoni di Caserta avrà luogo un lavoro di sintesi che percorre trasversalmente tre importanti comparti della conoscenza che oggi abbiamo acquisito. Il relatore, Vincenzo Iorio (Direttore del Museo S.A.S.), si occuperà di aspetti della psicologia percettiva, biologia delle funzioni nervose e cognitive insieme coniugati con alcuni argomenti di fisica quantistica.
Questa conferenza è alla terza edizione. Infatti la relazione fu proposta la prima volta il 9 maggio del 2015 proprio presso il Muso di Morcone e la seconda volta, con grande successo di pubblico, fu presentata all’EPT di Caserta, presso la sala degli specchi del Palazzo Reale, il 17 dicembre 2015.
Il Museo Scuola Achille Sannia di Morcone grazie all’aiuto dei mezzi di informazione si premura di far recapitare l’invito a tutti coloro i quali potrebbero mostrarsi interessati a questo argomento.