Sequestrati in provincia di Salerno 51 mila piatti in plastica prodotti con materiale tossico pronto ad essere immessi sul mercato.La Guardia di Finanza di Sala Consilina ha sequestrato 51 mila articoli casalinghi (piatti in plastica) prodotti da un'azienda del Beneventano che li realizzava con sostanze coloranti non conformi alle legge e altamente nocive per i consumatori. Le analisi chimico-fisiche eseguite sui campioni prelevati hanno ulteriormente avvalorato l'effettiva pericolosità per la salute umana dei prodotti sequestrati e il mancato rispetto della specifica normativa di settore da parte di un deposito commerciale del Vallo di Diano, che li deteneva, peraltro da anni operante in Padula nel campo dei casalinghi.
Pianura, sequestrati dai vigili due chioschi abusivi
Pianura, avevano realizzato delle strutture abusi su suolo pubblico. Nelle loro intenzioni era quello di trasformarli in chioschi: sono stati sequestrati dai vigili urbani. Proseguono i controlli della Polizia Municipale di Napoli nel quartiere di Pianura dove gli Agenti della U.O. Soccavo e della U.O. Tutela Edilizia hanno proceduto al sequestro di due aree occupate da strutture abusive attrezzate ed arredate. Le aree oggetto di abuso, di proprietà comunale, erano state occupate da esercizi commerciali con strutture totalmente abusive ancorate al suolo, munite di pannelli fissi e sostituendo la originaria pavimentazione. All'interno erano state arredate ed attrezzate per creare nuove volumetrie da adibire all'attiviài di somministrazione al pubblico. Il tutto o stato sottoposto a sequestro preventivo riferendo la notizia di reato alla Procura.
Camorra, estorsioni a Scampia: presi tre esponenti degli Abete
Camorra, estorsioni a Scampia: presi tre esponenti degli "Abete-Abbinante-Aprea-Notturno". Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia Napoli Stella hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia a carico di 3 soggetti ritenuti appartenenti al clan degli "Abete-Abbinante-Aprea-Notturno", operante in una ampia fetta del Rione che va da via Monte Rosa ai lotti di edilizia popolare T/A T/B (più noti come "Chalet Baku"), Lotto H (i cosiddetti "Sette Palazzi"), lotto SC-3 (più noto come "La 33"). I reati contestati sono quelli di tentata estorsione e violenza privata aggravati dal metodo mafioso. L'operazione prende le mosse da accurata e minuziosa attività di indagine iniziata con la denuncia dei gestori di una attività commerciale di via Monte Rosa e tramite il conseguente avvio di investigazioni, in simbiosi con costante e continua attività preventiva. Ciò ha permesso di far luce su dinamiche estorsive in atto in via Monte Rosa, roccaforte del clan, che rappresenta uno dei centri nevralgici del quartiere Scampia in virtù dell'alta densità di attività commerciali, la restante parte del rione è invece composta da lotti di edilizia popolare. Le indagini hanno consentito di documentare reiterate richieste estorsive ai danni dei gestori, "invitati" ad acquistare le materie prime indispensabili all'attività da determinate ditte pagando il sovraprezzo necessario per garantire il mantenimento delle famiglie dei "carcerati". In un crescendo sempre più angosciante e con reiterate condotte al fine di piegare la "non collaborazione", l'attività commerciale è stata più volte oggetto di danneggiamenti (anche con l'utilizzo di grossi petardi nei pressi dell'ingresso dell'attività) nonché di vere e proprie rappresaglie costituite da minacce e ingiurie poste in essere da soggetti intranei. In questi frangenti la continua attività di monitoraggio dei Carabinieri ha permesso di scongiurare più gravi conseguenze e di dare, soprattutto, una significativa risposta in termini di capillare presenza e controllo del territorio e prossimità. I commercianti, forti della presenza dimostrata hanno continuato a dare indispensabili contributi, fornendo riprova e riscontro a quanto i militari dell'Arma erano riusciti a compendiare nel provvedimento condiviso dall'Autorità Giudiziaria.I soggetti legati alla camorra destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, tutti già noti alle forze dell'ordine, sono:
- BENVENUTO Gennaro, nato a Napoli 23.05.1996;
- GAUDINO Michele, nato a Napoli il 27.05.1974;
- DE LUCA Vincenzo, nato a Napoli il 17.02.1993.
Durante le perquisizioni eseguite stanotte nel corso degli arresti dei 3 in spazi condominiali (un vano ascensore dello chalet bakù) sono state rinvenute occultate una semiautomatica calibro 9 trovata carica e con 6 cartucce e 35 cartucce dello stesso calibro in una busta, 2 panetti di hashish (80 grammi), 5 dosi di cocaina (6 grammi) e 14 di eroina (13 grammi).

Napoli, il Pg Riello: 'Contro le baby gang schierare l'esercito di insegnanti'
Napoli.Contro le "violenze sconvolgenti" delle baby gang "dobbiamo schierare un esercito di insegnanti". Lo ha detto il procuratore generale di Napoli, Luigi Riello nella sua relazione in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario 2018 nel Maschio Angioino. "Non siamo qui per diffondere allarmismi - ha aggiunto Riello - ma nemmeno per nascondere la testa sotto la sabbia e far finta che vada tutto bene. Le violenze sconvolgenti che vedono minorenni come protagonisti e vittime non costituiscono una amara sorpresa inflittaci dal 'destino cinico e baro', ma solo l'ultimo anello di una catena di fatti pur diversi che concretizzano gravissime ferite al livello di civiltà e vivibilità di questa nostra terra splendida e vitale". Riello sottolinea come "il dato statistico veda una riduzione del numero complessivo di procedimenti a carico dei minorenni", ma spiega anche che "il dramma della violenza giovanile non si risolve solo con la falce della repressione e sul solo terreno processuale. Per loro dobbiamo schierare 'un esercito di insegnanti', una scuola che funzioni, dobbiamo innestare nelle periferie germogli di cultura".
"La grave crisi economica, la mancanza di lavoro, i tagli avvenuti anche per le politiche sociali, hanno aggravato in maniera pressante le già difficili condizioni di vaste zone del territorio, soprattutto di Napoli e della sua provincia, con maggiore penetrazione di logiche e modalità camorristiche che appaiono fortemente radicate anche in giovani appena imputabili". E' un passaggio della relazione del presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli, Patrizia Esposito, stilata in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario 2018, e dedicato ai "fenomeni diffusi di baby gang, stese e paranze". Esposito segnala "una evidente difficoltà di recupero e riscatto per un reinserimento da effettuarsi poi nella stessa degradata realtà di provenienza. La risposta dello Stato a questo fenomeno - sottolinea - deve essere svolta contemporaneamente su due distinti piani: quello della lotta alla criminalità organizzata tout court e quello della prevenzione mirata e più possibile precoce dei fattori di rischio della delinquenza minorile".
Scoperta la gang dei furti di auto in penisola sorrentina: 4 denunciati
Scoperta la gang dei furti di auto in penisola sorrentina: 4 denunciati.Erano in possesso di arnesi da scasso e di centraline modificate: in quattro sono stati denunciati a Vico Equense, in provincia penisola sorrentina. Una banda molto probabilmente specializzata in furti d'auto. Sono stati i carabinieri della compagnia e della stazione di Sorrento a fermarli nel corso di controlli nella galleria 'Seiano'. A bordo della macchina fermata, un 28enne di Afragola e un 22enne di Casoria gia' noti alle forze dell'ordine per furti di vetture nonche' un 23enne di Miano e un 21enne di Casoria, anche loro gia' noti per reati di altro tipo. Tutti sono stati denunciati per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Lotto e Superenalotto: ecco i numeri fortunati previsti per oggi sabato dal generatore del nostro sito
Con la nuova estrazione dei numeri del lotto e del Superenalotto di oggi sabato 27 gennaio 2018 Cronachedellacampania pubblica il generatore che calcola i numero fortunati realizzato dai propri esperti per offrire un nuovo servizio per i suoi lettori appassionati del gioco. Di seguito trovate i due generatori per i numeri al Lotto e quelli per il Superenalotto. Per il primo basta cliccare su estrai e compariranno i cinque numeri da giocare su una singola ruota o su tutte le ruote indicati dal sistema e la ruota sulla quale eventualmente giocare. Potete cliccare quante volte volete. Per il Superenalotto cliccare sempre su estrai e compariranno sei numeri. Buona Fortuna.
Incendiata l'auto di un assessore comunale nel Salernitano
Incendiata l'auto dell'assessore alle Pari Opportunita' e alle Politiche Giovanili del Comune di Castel San Giorgio nell'agro nocerino, Giustina Galluzzo. E' accaduto la notte scorsa intorno alle 3. L'auto era parcheggiata lungo la strada nei pressi dell'abitazione dell'esponente della giunta comunale. Dai primi rilievi di carabinieri e vigili del fuoco sembra che il fuoco sia stato appiccato gettando liquido infiammabile sul parabrezza. Galluzzo, sotto choc per quanto avvenuto, non commenta quanto avvenuto. Solidarieta' e' stata espressa dal sindaco di Castel San Giorgio, Paola Lanzara, che, definendo "inaudito" il gesto, dice "siamo convinti che le forze dell'ordine sapranno fare luce su questo episodio anche perche' non e' il primo che riguarda la nostra comunita' e assicureranno alla giustizia chi si e' reso responsabile di un simile attentato".
Castellammare, si costituisce il boss latitante di Moscarella
Castellammare. Dopo 7 mesi di latitanza, si è costituito il ras del rione Moscarella, Francesco Solimene, detto “l’acquaiuolo”.Unico esponente del clan Cesarano, che si è reso irreperibile dal momento della sentenza della Cassazione. sul processo Easy Mail. Solimene, condannato per estorsione e detenzione di armi da fuoco, deve scontare un residuo di pena. Dal mese di giugno però, aveva fatto perdere le sue tracce. Gli investigatori negli ultimi giorni hanno cercato di stringere il cerchio, per capire dove si nascondeva. Evidentemente sentendosi braccato e stanco della latitanza l'altro giorno si è presentato al carcere di Frosinone e si è fatto arrestare. Solimene era stato scarcerato nel febbraio scorso dopo tre anni di carcere e nel suo quartiere ci fu una festa con l'esplosione di fuochi d'artificio. Poi a giungo arrivò la sentenza definitiva della cassazione e il ras del rione Moscarella di Castellammare si rese uccel di bosco. fino a fieri quando ha deciso di scontare la sua pena.
Prostituta uccisa a Fuorigrotta: scagionato uno dei tre ragazzi
Prostituta uccisa a Fuorigrotta da tre giovanissimi dopo una notte di alcol: assolto nel processo di Appello uno dei tre imputati condannati in primo grado. Il clamoroso colpo di scena ha riguardato Gennaro Bitonto, condannato in primo grado a 10 anni di carcere, e che da due era agli arresti domiciliari. Confermata la condanna a 15 anni e 4 mesi per Raffaele Velluso e ridi- mensionato quella a carico di Antonio Di Perna, scesa da 18 a 16 anni di reclusione.
Una notte di eccessi e abuso di alcool, poi la voglia di fare sesso a pagamento con alcune prostitute nigeriane che vendevano il proprio corpo a Fuorigrotta, nei pressi dello stadio San Paolo di Napoli. Quella notte, nel maggio del 2015, una di loro, Antonia Osaf, fu prima picchiata, poi accoltellata e lasciata agonizzante in un lago di sangue fino alla morte. I tre sono stati incastrati non solo dalle indagini degli agenti ma anche dalla riprese delle telecamere del distributore di benzina. Dalle immagini si vede i tra che arrivano con la loro auto in Via Terracina, si fermano vicino ad alcune prostitute. Dall’auto scendono in due e si avvicinano a una delle ragazze e tentano di strapparle la borsetta poi interviene Antonia, e ciò scatenato la reazione di Di Perna che prima scende dall’auto, poi sarebbe tornato indietro per prendere qualcosa - gli inquirenti pensano che si tratti dell’arma del delitto - avvicinarsi alla vittima che cade per terra, mentre gli altri due le hanno strappato via la borsa. Uno dei tre ragazzi, Raffaele Velluso è il fratello di Agostino Velluso arrestato ad agosto perché accusato del tentato omicidio di Giuseppe Giannelli, il figlio del boss di Fuorigrotta e Bagnoli, Alessandro Giannelli arrestato a febbraio scorso mentre tentava la fuga in autostrada.
Il difensore di Gennaro Bitonto, l'avvocato Rocco Maria Spina è però riuscito a dimostrare, come riporta Il Roma, che l’allora 19enne non soltanto non aveva alcuna intenzione di prendere parte alla rapina e all’omicidio, ma che quando l’escalation di violenza era ormai diventata inarrestabile ave- va anche provato a distogliere gli altri due amici dal loro intento sanguinario. Insomma, la sua presenza sulla scena del delitto sarebbe stata solamente passiva.
Ciro Ascione, l'autopsia conferma: è morto battendo la testa.E' stato un incidente
Ciro Ascione è morto battendo la testa sulle pietre lungo la linea ferroviaria Napoli-Caserta in conseguenza della caduta dal predellino del treno al quale si era aggrappato. Una caduta violenta perché nonostante la curva il treno andava a cento chilometri all'ora. Ciro ha perso l'equilibrio dopo aver resistito aggrappato per cinque o sei minuti. L'impatto con le pietre è stato fatale. Ciro in pratica è morto sul colpo. E' questo lo spietato responso dell'autopsia sul corpo dello sfortunato sedicenne di Arzano trovato morto lungo i binari della linea ferroviaria a pochi chilometri dalla stazione di Casoria, dopo che due giorni prima i genitori ne avevano denunciato la scomparsa. L'esame autoptico è stato effettuato nel tardo pomeriggio di ieri e dopo i risultati che hanno confermato la tesi investigativo derivata dai filmati che mostravano Ciro aggrappato al treno il magistrato ha anche liberato la salma restituendola ai genitori per i funerali. Il rito si svolgerà domani pomeriggio alle 14 in Piazza Cimmino nella parrocchia di Sant'Agrippino. Scartate quindi tutte le ipotesi avanzate dai familiari del ragazzo fino a ieri sera in tv secondo i quali Ciro Ascione sarebbe stato scaraventato giù dal treno da qualcuno. Salvatore Ascione, il papà ieri mattina in compagnia dell'avvocato Sabino farese, nominato dalla famiglia, ha fatto un sopralluogo lungo l'intero marciapiede del binario numero 5 alla Stazione centrale di Napoli. Quello da dove è partito il "treno della morte" . I due hanno evidenziato la posizione delle telecamere di videosorveglianza, le cui immagini che riprendevano un ragazzo attaccato alla porta del vagone, in un equilibrio palesemente più che precario avrebbero dovuto essere viste all'istante, per far scattare il fermo del convoglio. L'inchiesta della magistratura di Napoli Nord ora si sposta su questo versante. Ovvero sulla precarietà dei sistemi di sicurezza. Perché quel treno maledetto, che Ciro ha preso al volo temendo di arrivare in ritardo all'appuntamento con il papà che lo attendeva per mangiare una pizza, è partito nonostante avesse qualcuno attaccato alle porte e in equilibrio precario? Nessuno dalla centrale di controllo della stazione si è accorto di quella incredibile anomalia? Fermando quel treno si sarebbe evitata la tragedia?
La Juve Stabia si illude e poi subisce la rimonta del Trapani
È durata sei giornate la striscia di risultati utili consecutivi della Juve Stabia, sconfitta in trasferta dal Trapani di Alessandro Calori per 3-1 che non vinceva dal trionfo casalingo contro il Catania dello scorso dicembre. I primi dieci minuti di gara sono di marca Granata, ma sono i gialloblu a passare in vantaggio alla prima occasione utile: sugli sviluppi di un' azione d'angolo, Bachini sfrutta al meglio il cross di Viola e insacca da due passi. La gioia del vantaggio per le Vespe dura solo un paio di giri di lancette, quando la Juve Stabia perde una palla sanguinosa sulla trequarti favorendo Scarsella, che dai venti metri fulmina Branduani. Trovato il pareggio, i padroni di casa proseguono nella loro manovra offensiva alla ricerca del vantaggio, agevolati anche da una difesa piuttosto attenta che non concede grandi chance agli ospiti. La seconda frazione si apre con il Trapani determinato a mettere alle corde la Juve Stabia, sfruttando le corsie esterne per impensierire gli ospiti. Dopo molteplici occasioni create, sale in cattedra alla mezz'ora della ripresa il solito Felice Evacuo che, subentrato dalla panchina, scaraventa un bolide nell'angolino alto, fulminando ancora Branduani. Subìto lo schiaffo, gli ospiti tentano una reazione che muta poi nel gol di Sorrentino, annullato per posizione di offside, ma a chiudere il match ci pensa Jacopo Murano nei minuti di recupero, bravo ad attaccare la profondità e a tu per tu con il portiere gialloblu, lo fulmina siglando l'1-3 finale.
TRAPANI-JUVE STABIA 3-1
TRAPANI (3-5-2): Furlan; Visconti, Pagliarulo, Drudi; Rizzo(39 s.t. Fazio), Palumbo, Corapi (43' p.t. Bastoni), Scarsella (22 s.t Steffè), Marras; Murano, Reginaldo (22 s.t. Evacuo) A disposizione: Culcasi, Ferrara, Girasole, Musso, Pacini, Valenti. All. Calori
JUVE STABIA (4-4-2): Branduani; Crialese (25 p.t. Dentice) Bachini, Redolfi, Nava; Strefezza, Viola, Matute (34 s.t.Calò), Canotto (32' Lisi); Simeri (32' Sorrentino), Paponi. A disposizione: Allievi, Bacci, Costantini, D'Auria, Morero, Polverino, Zarcone. All. Caserta - Ferrara
MARCATORI: 10' p.t. Bachini (JS), 12 p.t. Scarsella (T), 30 s.t. Evacuo (T), 45'+3 s.t. Murano
ARBITRO: Daniele Viotti di Tivoli ASSISTENTI: Assante di Frosinone, Notarangelo di Cassino
AMMONITI: 19' p.t. Redolfi, 35 p.t. Dentice
RECUPERO 2'/5'
Antonio Citarelli
Il premier Gentiloni inaugura start up a Napoli: progetto tra Cisco networking Academy e la Federico II
Napoli. Cisco inaugura il progetto per promuovere le competenze digilitali e aumentare le opportunità di lavoro per i giovani, in collaborazione con l'Università Federico II. In un evento che si è tenuto oggi a Napoli, con la partecipazione del premier Paolo Gentiloni, il presidente e CEO di Cisco Chuck Robbins, il general manager di Cisco Italia Agostino Santoni, il rettore dell'Università Federico II Gaetano Manfredi, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, Cisco ha annunciato il lancio di una Cisco Networking Academy e Co-Innovation Hub in collaborazione con l'Ateneo Federico II, nella sede di San Giovanni a Teduccio, già location della Apple Academy. L'obiettivo del progetto è triplice: promuovere le competenze digitali, accelerare le opportunità di lavoro per i giovani e contribuire alla crescita dell'economia locale. Oltre ai programmi di formazione in IoT, Cybersecurity e Networking, gli studenti e le aziende impegnate in iniziative di co-innovazione saranno in grado di accedere alla piattaforma della comunità Cisco DevNet per acquisire competenze di sviluppo di applicazioni per software, dispositivi e networking. Il progetto di Cisco sarà realizzato in collaborazione con la Cisco Networking Academy di riferimento in Campania, il Consorzio Clara, una delle migliori Academy al mondo, recentemente premiata da Cisco in occasione del ventennale del Cisco Networking Academy Program. "Le nostre iniziative dimostrano come Cisco stia portando avanti la propria vision per sostenere la crescita digitale in Italia. All'interno del programma Digitaliani di Cisco, un progetto che ha la finalità di accelerare la digitalizzazione dei paesi, il nostro obiettivo è aiutare le persone a sviluppare competenze digitali - afferma Agostino Santoni, general manager di Cisco Italia - Siamo molto felici di portare un'altra nuova iniziativa a Napoli. Lavorando nel Sud Italia, con altri partner di Networking Academy, aziende locali, istituti di ricerca e università, troviamo sempre idee preziose e talento eccezionale, che meritano tutto ciò di cui hanno bisogno per diventare un forte motore per la crescita dell'Italia".
"Ci fa molto piacere che Cisco abbia scelto ancora una volta il Consorzio Clara come partner per questa nuova iniziativa che ci vede coinvolti in un progetto così importante e che va ulteriormente a consolidare il ruolo che dal 2002 svolgiamo sul territorio", dichiara Marco de Angelis, direttore generale del Consorzio Clara. "Negli ultimi due anni - aggiunge - anche grazie all'accordo firmato con la dottoressa Franzese dell'USR Campania e agli Istituti scolastici che hanno aderito, sono stati formati oltre 3mila studenti della nostra Regione e, attraverso questa nuova Academy, che si aggiunge alle tante altre che sono state attivate, aumentiamo ulteriormente il nostro impegno nel processo di innovazione e trasferimento tecnologico della nostra Regione. Essere presenti all'interno del Polo Tecnologico di San Giovanni, infatti, ci consente di collaborare con la Apple Academy, con la Federico II e con gli altri soggetti presenti. Il nostro obiettivo, da un lato è favorire l'inserimento di tanti ragazzi nel mercato del lavoro, sempre più alla ricerca di professionisti digitali, e dall'altro è sperimentare nuove tecnologie utili per le aziende del territorio". Il Co-Innovation Hub, infatti, è un progetto che coinvolge direttamente le aziende locali e sarà gestito in collaborazione con Campania Newsteel, un incubatore tecnologico in cui saranno organizzate iniziative per il trasferimento di tecnologie e lo sviluppo di competenze rivolte alle aziende locali, con particolare attenzione all'Industria 4.0 e all'economia delle app. Le attività dell'Hub coinvolgeranno anche gli studenti della Networking Academy; in questo modo, l'Hub fornirà agli studenti un'esperienza pratica di apprendimento e contatti diretti con le aziende.
Sparatoria ad Amsterdam: uccisi un uomo, due i feriti. Caccia al killer, non sarebbe terrorismo
Amsterdam. Un morto e 2 feriti il bilancio provvisorio di una speratoria avvenuta poco dopo le 19 ad Amsterdam -nella zona di Grote Wittenburgerstraat. La Polizia esclude la pista del terrorismo si sarebbe trattato di un episodio di criminalità.
La polizia sta dando la caccia al killer che alle 19,10 ha aperto il fuoco ed ucciso un uomo e ferito altre due persone. Lo riferiscono i media locali. Gli agenti hanno al momento escluso la pista del terrorismo secondo il quotidiano De Telegraaf.
Anno giudiziario, Mammone: 'E' allarmante il fenomeno baby gang'
Anno giudiziario, Mammone: "E' allarmante il fenomeno delle baby gang. E' allarmante il fenomeno delle aggressioni violente e immotivate messe in atto da giovanissimi a danni di coetanei", A sottolinearlo e' il primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Mammone in apertura di Anno giudiziario. "Si tratta di vicende - spiega Mammone che non solo impegnano la polizia giudiziaria e la magistratura ma che coinvolgono le famiglie, i servizi sociali e e gli enti incaricati della tutela delle vittime. Al fronte del moltiplicarsi dei fenomeni la risposta esclusivamente repressiva si rivela inefficace. La materia nel suo complesso, per il suo preoccupante sviluppo, e' meritevole di una considerazione legislativa unificante, che superi la parcellizazione dei comportamenti sul piano della tutela penale, la quale da' luogo sovente a fattispecie di reato obiettivamente minori, perche' punite con pene di modesta entità".
Napoli, entrano nella scuola, sparano colpi a salve e fuggono: denunciati due minorenni
Napoli. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Polizia “San Giovanni-Barra, hanno denunciato due ragazzi, entrambi 15enni, di cui uno di questi per i reati di minaccia aggravata, invasione di edificio pubblico e porto non autorizzato di arma scenica, mentre l’altro per il reato di invasione di edificio pubblico. In mattinata, entrambi i giovani hanno più volte cercato di scalcare la recinzione per introdursi nell’edificio scolastico dell’Istituto professionale “Livatino” in via Atripaldi a Napoli. Nell’ultimo tentativo, però, uno dei ragazzi, non curante dell’invito ad allontanarsi dal plesso, estraeva una pistola ,risultata a salve, esplodendo un colpo per poi dileguarsi.I poliziotti hanno visionato le telecamere di sicurezza poste all’interno della scuola e riuscendo a risalire ai giovani autori dell’atto criminoso, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare di uno di questi.Nell’abitazione è stata trovata un’arma tipo Beretta, marca Bruni, modello 92 auto, 8mm a salve, modificata essendo priva di tappo rosso, con caricatore priva di cartucce.Il ragazzo ha subito ammesso le sue responsabilità, collaborando all’individuazione dell’altro componente. Entrambi sono stati denunciati presso la Procura della Repubblica del Tribunale dei Minori.
Cava de Tirreni, uccisa dal marito: domani i funerali e lutto cittadino
Cava de' Tirreni. Lutto cittadino nel giorno dei funerali e una fiaccolata per Nunzia Maiorano, la donna di 41 anni uccisa dal marito Salvatore Siani, 48 anni, con 40 coltellate. Domani si terranno le esequie alle 10 nella chiesa di San Francesco a Cava de Tirreni. Il Comitato della Associazioni ha anche organizzato una fiaccolata, domenica 28 gennaio, che partirà alle 18 da piazza Amabile, per giungere in piazza San Francesco. Ieri si era tenuto l'interrogatorio di garanzia dell'uxoricida, nel reparto detenuti dell'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno. L'uomo ha cercato di giustificare il gesto dicendo che l'aveva uccisa al culmine di una lite e si è detto pentito. Dall'autopsia sul corpo della donna sono emersi particolari agghiaccianti e atroci sull'uccisione. I medici legali hanno riscontrato circa 40 coltellate, quella mortale al polmone che ne ha determinato la morte per dissanguamento. L'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato.
Truffano una 90enne fingendosi carabinieri, arrestati ad Arezzo tre napoletani
Arezzo. Una perquisizione in casa per verificare se aveva soldi rubati: questo lo stratagemma utilizzato da tre truffatori napoletani con un'anziana di San Giovanni Valdarno per convincerla ad aprire la porta di casa e prenderle tutti i suoi averi. Si erano finti carabinieri i tre e avevano convinto l'anziana di avere in casa soldi provenienti da furti in abitazioni, e che doveva consegnarli per fare una comparazione con altre banconote già sequestrate. Gli autori, una banda di tre persone residenti a Napoli, sono stati colti sul fatto e arrestate dai carabinieri di San Giovanni Valdarno per truffa aggravata e violazione di domicilio. La banda aveva già compiuto truffe simili e le modalità di azione erano sempre le stesse. Anche stavolta uno dei tre, con la complicità degli altri due che rimanevano all'esterno in due auto, qualificandosi come appartenente all'Arma si è introdotto nell'abitazione della 90enne sangiovannese, convincendola a consegnargli 650 euro. I veri carabinieri seguivano però da tempo la banda e sono intervenuti. I tre sono stati trovati in possesso di 2.890 euro, ritenuti possibile provento di reato, di cellulari e di carte bancomat, che sono stati tutti sequestrati. Sulla base di informazioni raccolte da telefoni cellulari, la perquisizione è stata estesa anche in un hotel di Montecatini Terme, dove, nelle tre camere in uso agli arrestati, sono stati rinvenuti altri 5.450 euro, un tablet, uno smartwatch ed un trolley chiuso.
Giugliano, tre banditi armati di coltello rapinano la Banca popolare di Bari: bottino di 100mila euro
Giugliano. Rapina con i coltelli alla Banca Popolare di Bari, sede di Giugliano: bottino di 100mila euro. E' accaduto oggi pomeriggio in via Oasi del Sacro Cuore intorno alle 15. In tre armati di coltello hanno portato via il denaro nelle casse. Una donna ha visto i rapinatori in azione e ha dato l'allarme alla polizia, ma i tre erano già fuggiti. Indagini in corso.
Sarno, automobilista investe una donna all'incrocio
Incidente questa mattina in via G. Matteotti a Sarno. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, all'incrocio con la strada di via Onofrio Tortora, una donna stava attraversando la strada quando sarebbe stata travolta da un'automobile. Alcuni passanti avrebbero allertato il 118; una volta sul posto il personale medico ha prestato le prime cure alla vittima poi ha disposto il trasferimento della ferita in ospedale. Restano da chiarire le dinamiche del sinistro.
Scafati, il giudice 'ritira' la richiesta di interrogatorio per l'ex sindaco Aliberti: potrebbe essere scarcerato
Scafati. Scambio elettorale politico-mafioso: nessun interrogatorio per l'ex sindaco Angelo Pasqualino Aliberti e per il rampollo del clan Luigi Ridosso. A deciderlo, a sorpresa, il giudice per le indagini preliminari Giovanna Pacifico del Tribunale di Salerno. Una decisione che fa vacillare l'efficacia della misura cautelare e potrebbe portare alla scarcerazione dei tre indagati, Aliberti, Luigi e Gennaro Ridosso (per quest'ultimo erano stati disposti gli arresti domiciliari ma è già in carcere). Una questione di pura giurisprudenza che potrebbe offrire il fianco alla difesa. La legge prevede, infatti, che a seguito dell'esecuzione della misura cautelare in carcere, il Gip entro 5 giorni (10 per gli arresti domiciliari) debba procedere all'interrogatorio di garanzia dell'indagato. Un diritto che non può essere negato. In questa direzione andava la fissazione dell'interrogatorio per stamattina alle 13 nel carcere di Fuorni di Aliberti e Luigi Ridosso. Poi, il cambio di rotta. Il giudice ha ritenuto - seguendo l'iter giudiziario del processo in questione (rigetto dell'ordinanza di custodia cautelare da parte del Gip Donatella Mancini, appello al Riesame, Cassazione, rinvio al Riesame, Cassazione) - che l'interrogatorio di garanzia non si debba fare. E qui sopravviene il dubbio giurisprudenziale: la misura cautelare perderà efficacia allo scadere dei cinque giorni dalla notifica dell'ordinanza avvenuta la mattina del 24 gennaio scorso? Probabilmente la difesa dei tre indagati, Angelo Pasqualino Aliberti, Luigi e Gennaro Ridosso, ci sta pensando. Nel dubbio o nell'indecisione giurisprudenziale a nessuno sarebbe venuto in mente di appellarsi ad un 'eccesso di difesa' qualora l'interrogatorio non era necessario. Fatto sta che, per il momento, l'orientamento del tribunale e del Gip Pacifico è quello che l'interrogatorio di garanzia non si debba fare, anche se - nello specifico e in merito all'ordinanza notificata ad Aliberti e ai due cugini Ridosso - ai tre indagati non è mai stato concesso di difendersi.I tre indagati, insieme a Nello Maurizio Aliberti, fratello dell'ex sindaco, e a Monica Paolino, consigliere regionale e moglie di Pasquale Aliberti, sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso, cioè per aver stretto un patto con esponenti del clan Loreto-Ridosso per ottenere voti alle amministrative del 2013, in cui Pasquale Aliberti fu eletto sindaco, e alle Regionali del 2015 in cui è stata eletta Monica Paolino al consiglio Regionale con Forza Italia.
L'ordinanza applicata all'ex primo cittadino e ai cugini Ridosso mercoledì scorso ha avuto un iter travagliato, partito con il rigetto dell'arresto da parte del giudice Donatella Mancini per mancanza delle esigenze cautelari. Un rigetto al quale aveva fatto appello il pubblico ministero dell'antimafia Vincenzo Montemurro, e dopo due valutazioni del Tribunale del Riesame e della Cassazione, era stata applicata mercoledì scorso, quando gli uomini della sezione Dia di Salerno, guidati dal colonnello Giulio Pini e dal capitano Fausto Iannaccone, avevano eseguito l'ordinanza cautelare trasferendo Aliberti in carcere e notificando, in cella, il provvedimento ai due cugini Ridosso.
Ora, c'è il rischio che il mancato interrogatorio di garanzia possa nuovamente riportare la questione sul filo della giurisprudenza e non della sostanza delle accuse, quelle sono state più volte confermate dalla Cassazione. Forma più che sostanza, insomma, quella che potrebbe aprire le porte del carcere al sindaco Aliberti, l'unico detenuto solo per questo, di qui a pochi giorni. E' una possibilità.
Rosaria Federico



