IL CASO

Produzione dell’Alfa Romeo Tonale ferma alla Stellantis di Pomigliano: “Mancano i meccanici”

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Si è fermata la produzione dell'Alfa Romeo nello stabilimento di d'Arco () a causa della carenza di particolari meccanici. Le dichiarazioni del Ceo della società, Carlos Tavares, riguardo ai rischi di tagli occupazionali in fabbriche, inclusa il ‘GB Vico', avevano già generato preoccupazione tra i lavoratori. La produzione rimarrà interrotta anche martedì prossimo, con l'assenza dei trasfertisti di Melfi e Cassino, che sono impiegati nel montaggio di Panda e Tonale.

Un operaio del reparto lastratura esprime la possibilità che questa situazione sia una strategia aziendale: “Forse è una strategia – spiega – non appena si avvicina il periodo di ricevere il premio produzione, sembrano nascere problemi.” L'operaio evidenzia il possibile impatto su premi di produzione che dovrebbero oscillare tra i 3500 e i cinquemila euro quest'anno.

La rabbia e la preoccupazione tra i lavoratori sono palpabili, ma c'è anche l'auspicio che il intervenga. Un operaio del reparto montaggio sottolinea le affermazioni del ministro Urso riguardo agli incentivi: “Ha ragione il ministro Urso quando dice che gli incentivi sono serviti finora per auto prodotte all'estero.” Si chiede che lo Stato italiano richieda una partecipazione statale, offrendo così incentivi in cambio.

Infine, viene sollevato il punto su come gli stabilimenti a rischio siano Mirafiori e Pomigliano. Un operaio nota che a Pomigliano ci sono oltre mille trasfertisti da Cassino e Melfi e si domanda perché i rischi siano concentrati lì: “Forse perché abbiamo più visibilità. Da anni siamo al centro dell'attenzione mediatica. E' questo il punto. Tavares sta solo bluffando per ottenere incentivi che gli serviranno per non produrre in Italia, ma in Francia e altrove.”



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