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Geolier al funerale di Giogiò: “Dobbiamo iniziare a pretendere, a modificare questo stato di cose”

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“Oggi abbiamo perso tutti quanti, abbiamo perso come città ha perso la mia generazione, io ho 24 anni, Giogiò ne aveva 24. Ragazzi sognate, non dovete pensare che è finito tutto, non sono finiti i sogni”.

Sono le parole di (per l'anagrafe Emanuele Palumbo, il rapper piu' famoso e piu' seguito dai giovani di pronunciate ai microfoni di subito dopo la cerimonia funebre di .

Nei giorni scorsi era stato chiamato in causa dalla mamma del giovane musicista ucciso: “Se Geolier viene ad omaggiare la bara di Giovanbattista Cutolo da un segnale forte ad un certo tipo di Napoli Bastarda”.

E così è stato: è arrivato a messa già iniziata. si è avvicinato con discrezione a ha abbracciato a lungo il papà di Giovanbattista e poi la mamma e poi ha posato un mazzo di rose bianche sulla bara di Giogiò.

Nei giorni scorsi aveva postato una storia sul suo profilo Instagram rispondendo alle sollecitazioni dell'attore Gianfranco Gallo e poi durante il concerto di Benevento aveva parlato ai giovani (il filmato è allegato alla fine di questo testo).

Geolier sempre ai microfoni di Canale 21 poi ha detto “Dobbiamo iniziare a pretendere, a modificare questo stato di cose, questa epoca e la mentalità. Le canzoni, i film? No, dobbiamo cambiare noi. Io ho visto tanti film quando ero picccolo e non mi hanno minimamente influenzato… è che i ragazzi non hanno sogni, non credono più nelle Chiese, nello Stato, credono a quello che vogliono credere.

Sono le strade che influenzano i ragazzi. E non è solo un fatto che riguarda i genitori, è un problema culturale. A me il rap non mi ha salvato dalla strada, sono stati i miei genitori a farlo, il rap mi ha semmai salvato dalla fabbrica”.



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