Covid, Gimbe: in 7 giorni tornano a salire i contagi

SULLO STESSO ARGOMENTO

Covid, Gimbe: in 7 giorni tornano a salire i contagi. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 92 Province, di cui 11 registrano oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti.

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 20-26 aprile 2022, rispetto alla precedente, un aumento dei nuovi casi (433.321 vs 353.193) e dei decessi (1.034 vs 861).

In crescita anche i casi attualmente positivi (1.234.976 vs 1.208.279), le persone in isolamento domiciliare (1.224.239 vs 1.197.643) e i ricoveri con sintomi (10.328 vs 10.214), mentre si confermano in leggero calo le terapie intensive (409 vs 422).

    In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 1.034 (+20,1%), di cui 93 riferiti a periodi precedenti; terapia intensiva: -13 (-3,1%); ricoverati con sintomi: +114 (+1,1%): isolamento domiciliare: +26.596 (+2,2%); nuovi casi: 433.321 (+22,7%); casi attualmente positivi: +26.697 (+2,2%).

    “Dopo il netto calo della scorsa settimana – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – tornano a salire i nuovi casi settimanali (+22,7%), che si attestano a quota 433 mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 62 mila casi, a fronte di una risalita dei tamponi totali dell’11,7%”.

    Nella settimana 20-26 aprile in tutte le Regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dal +2,9% del Piemonte al +44,8% della Basilicata). Rispetto alla settimana precedente, in 101 Province si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, in 6 una riduzione.

    L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 92 Province, di cui 11 registrano oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti.

    “Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – il numero dei posti letto occupati da pazienti COVID cala ancora in terapia intensiva (-3,1%), mentre la discesa si arresta in area medica (+1,1%)”.

    In dettaglio in area critica, dopo una lieve risalita all’inizio del mese, al 26 aprile si registrano 409 posti letto occupati; in area medica, invece, dopo aver toccato il minimo di 8.234 il 12 marzo, i posti letto COVID hanno raggiunto quota 10.328 il 26 aprile. Al 26 aprile il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID non varia sostanzialmente rispetto alla settimana precedente: 16% in area medica e 4,4% in area critica.

    14 Regioni superano la soglia del 15% in area medica, con l’Umbria che raggiunge il 34,1%, mentre tutte le Regioni si collocano sotto la soglia del 10% in terapia intensiva.

    “Rimane sostanzialmente stabile il numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni che si attesta a 37 ingressi/die rispetto ai 39 della settimana precedente”.

    Risale il numero dei decessi: 1.034 negli ultimi 7 giorni (di cui 93 riferiti a periodi precedenti), con una media di 148 al giorno rispetto ai 123 della settimana precedente.

    Al 27 aprile (aggiornamento ore 06.15) l’88,1% della platea (n. 50.757.410) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+7.544 rispetto alla settimana precedente) e l’86,5% (n. 49.847.195) ha completato il ciclo vaccinale (+18.732 rispetto alla settimana precedente).

    Nella settimana 20-26 aprile si registra un lieve incremento dei nuovi vaccinati: 6.377 rispetto ai 6.142 della settimana precedente (+3,8%). Di questi il 29% è rappresentato dalla fascia 5-11: 1.850, con un incremento del 25% rispetto alla settimana precedente. Stabile tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 1.963 (+0,4% rispetto alla settimana precedente).

    Al 27 aprile (aggiornamento ore 06.15) sono 6,89 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino di cui: 4,14 milioni attualmente vaccinabili, pari al 7,2% della platea con nette differenze regionali: dal 4% della Provincia Autonoma di Trento al 10,5% della Calabria; 2,75 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 4,8% della platea con nette differenze regionali: dal 2,6% del Molise al 10,6% della Provincia Autonoma di Bolzano.

    I dati dell’Istituto Superiore di Sanità dimostrano che: l’efficacia sulla diagnosi rimane sostanzialmente stabile dal 45,3% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni al 47,1% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi salire al 63,7% dopo il richiamo; l’efficacia sulla malattia severa rimane sostanzialmente stabile dal 72,5% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni al 73,9% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi salire al 89,9% dopo il richiamo.

    Complessivamente nelle persone vaccinate con ciclo completo (più eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’età si riduce l’incidenza di diagnosi (del 14,9-56,6%): fa eccezione la fascia 5-11 anni per la quale le diagnosi tra i vaccinati segnano un +25,2% rispetto ai non vaccinati.

    In tutte le fasce di età si riduce soprattutto l’incidenza di malattia grave (del 30,3-81,9% per ricoveri ordinari; del 59,2-85,7% per le terapie intensive) e decesso (del 59,2-89,9%). “Con il 1° maggio alle porte – conclude Cartabellotta – i dati dimostrano che la circolazione del virus, già molto elevata, è addirittura in aumento rispetto alla scorsa settimana.

    La media dei nuovi casi giornalieri è risalita a quasi 62 mila, il tasso di positività dei tamponi molecolari ha superato il 18% e il numero di positivi, ampiamente sottostimato, supera quota 1,23 milioni.

    Con questi numeri, se è ragionevole mandare in soffitta il green pass che ha ormai esaurito definitivamente il ruolo di “spinta gentile” alla vaccinazione, sarebbe una follia abolire l’obbligo di mascherina nei locali al chiuso, in particolare se affollati e/o scarsamente aerati, e sui mezzi pubblici”.



    Torna alla Home

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    Eurovision 2024: Angelina Mango nella top 3, Croazia e Svizzera le due nazioni più accreditate al trionfo

    La Malmö Arena si prepara ad ospitare le semifinali della 68esima edizione dell' Eurovision 2024. Quali sono le Nazioni preferite? E quali sono le possibilità di trionfo attribuire ad Angelina Mang , voce rappresentativa dell'Italia? Per il celebre contest canoro, il confronto citazione vincente Eurovision 2024 di Superscommesse mostra come...

    ‘Primadonna’, il film di Marta Savina vince il Premio Elsa Morante Cinema

    Marta Savina, una talentuosa regista fiorentina, ha recentemente ottenuto il prestigioso Premio Elsa Morante Cinema per il suo lungometraggio "Primadonna". La giuria, presieduta da Dacia Maraini e composta da vari esperti del settore, ha riconosciuto il valore artistico e narrativo del film di Savina, premiandola con questo importante...

    Milena Santirocco: “Volevo farla finita”. La maestra di ballo si era inventata il rapimento

    Milena Santirocco, la maestra di ballo e fitness di Lanciano scomparsa il 28 aprile scorso e ritrovata viva a Castel Volturno dopo sei giorni di ricerche voleva uccidersi. La 54enne si era allontanata volontariamente da casa con l'intento di suicidarsi. Lo ha confessato lei stessa durante l'interrogatorio di ieri davanti...

    Libertà di stampa, Italia a picco: scivola al 46° posto nella classifica mondiale

    L'Italia ha perso posizioni nel ranking sulla libertà di stampa, scendendo dal 41esimo al 46esimo posto nella classifica annuale di Reporter Senza Frontiere (RSF) del 2024. Secondo il rapporto, la libertà di stampa nel Paese è sotto assedio, con le mafie e gruppi estremisti che continuano a rappresentare una...

    IN PRIMO PIANO