Campania, fallita la Ctp: accordo salva lavoratori

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Dopo 140 anni la storia di Ctp (Compagnia Trasporti ), societa' per il trasporto pubblico provinciale controllata dalla Citta' Metropolitana di Napoli e a servizio dei comuni dell'area Nord del capoluogo campano, si chiude.

La settima sezione civile del tribunale di Napoli, presidente Gian Piero Scoppa, ne ha decretato il fallimento con un dispositivo registrato in cancelleria ieri, nominando curatore fallimentare Niccolo' Abriani, gia' commissario giudiziario della procedura.

Proprio Abriani, al termine del periodo di osservazione, aveva messo nero su bianco nella relazione ai giudici, che non c'erano “quelle concrete prospettive di recupero dell'equilibrio economico ed in particolare nell'accezione di cedibilita' dei complessi aziendali o di beni o contratti”, per cui, precisava il giudice estensore, Loredana Ferrara, “non era ravvisabile alcuna forma di continuita' dell'attivita' d'impresa nella forma diretta pregiudicata dalla situazione gravissima” finanziaria, ne' indiretta “non essendo emersa la disponibilita' di alcun soggetto terzo”, pubblico o privato, “interessato a condurre l'affitto anche in ipotesi funzionali a una futura cessione ramo d'azienda caratteristico della societa'”.

    Il 4 aprile scorso, inoltre, il ministero dello Sviluppo economico aveva espresso parere sfavorevole all'ammissione dell'impresa dichiarata insolvente alla procedura di amministrazione straordinaria finalizzata alla conservazione del patrimonio industriale. Oltre a dichiarare il fallimento di , il collegio ordina al curatore di apporre sigilli a tutti i beni mobili che si trovino la sede principale dell'impresa ad Arzano e nelle altre e a quelli immobili.

    La Compagnia era in difficolta' da alemo quattro anni, aveva accumulato un passivo di circa 63 milioni di euro e un parco mezzi obsoleto. I 350 lavoratori, pero', sono stati messi in salvo da un accordo del 16 marzo scorso, siglato in prefettura a Napoli, tra Regione , sindacati, l'holding regionale dei trasporti Eav e l'azienda di trasporto Air, che conteneva la garanzia occupazionale di tutti i dipendenti Ctp non interessati all'incentivazione all'esodo volontario, riassorbiti progressivamente da Air che espande i suoi servizi da Avellino e poi Caserta anche nel Napoletano.

    “”Abbiamo valorizzato i lavoratori – ricorda il segretario regionale Uil, Giovanni Sgambati – ed e' positiva la decisione della Regione di andare verso un'unica societa' del trasporto”.



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