Il Napoli attende Osimhen

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L’assenza di Osimhen sta pesando non poco sulle dinamiche di gioco del Napoli di Gennaro Gattuso. L’attaccante nigeriano è stato prelevato in estate dal Lilla a una cifra monstre per gli standard di acquisto nelle sessioni di calciomercato del presidente Aurelio De Laurentiis: 70 milioni complessivi quelli investiti dalla società partenopea, tra 50 milioni versati in una soluzione cash e quattro giocatori (Karnezis, Manzi, Palmieri, Liguori) valutati 20 milioni di euro.

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Le quote della Serie A italiana di inizio stagione, anche in virtù dell’altisonante acquisto di Osimhen, designavano il Napoli come la terza grande candidata per la vittoria della Serie A, nel caso in cui Inter e Juventus avessero fallito l’attacco allo scudetto tricolore. L’inizio di stagione sta confermando la bontà del lavoro di Gennaro Gattuso e il grande valore della rosa partenopea, non a caso a ridosso delle due squadre citate in precedenza: l’unica variabile impazzita di questo primo terzo di Serie A è stato il Milan di Ibrahimovic e Pioli, che si ritrova con gruzzolo di punti di vantaggio rispetto alle inseguitrici.


Fin dalla partita di apertura contro il Parma, in trasferta, l’ingresso nel secondo tempo dell’attaccante nigeriano ha testimoniato come potesse essere decisivo per le sorti della manovra offensiva azzurra, e non a caso è stato schierato dal 1′ fin dalla partita successiva dal tecnico ex-Milan. Con lui in campo, infatti, Gattuso è passato dal 4-3-3 della scorsa stagione a un 4-2-3-1 maggiormente a trazione anteriore, grazie alle abilità del talento ex-Lilla: abilità nel ricercare la profondità, senso del goal, gioco spalle alla porta e capacità di liberare spazi in cui può banchettare la batteria di trequartisti alle sue spalle. Quest’ultimo è il motivo principale della centralità di Osimhen nel progetto Napoli: Mertens, Lozano, Insigne e le altre ali e mezze punte presenti in rosa hanno goduto ampiamente di maggiori spazi grazie alla presenza del centravanti nigeriano, nonostante Osimhen non sia ancora riuscito a fornire una grande quantità di reti per la squadra azzurra: per ora solo due reti nelle sei presenze in Serie A.

A interrompere tutto, però, è stato un brutto infortunio occorso al centravanti nella sosta per le nazionali di novembre: Osimhen, durante gli impegni con la nazionale nigeriana, è stato vittima di una dolorosa lussazione scomposta alla spalla, un tipo di infortunio che pareva poter essere di poco conto e invece sta prolungando l’assenza dai campi dell’attaccante di settimana in settimana. Ormai è probabile che il rientro dell’attaccante avverrà direttamente a inizio 2021, dopo la sosta natalizia: un’assenza di circa un mese e mezzo cui il Napoli sta cercando di sopperire, ma che di certo non sta facilitando il lavoro di Gattuso. La quantità e qualità dei sostituti non mancano, partendo dal massimo capocannoniere della storia della squadra partenopea, Dries Mertens, e arrivando a un Andrea Petagna arrivato in sordina ma che nelle ultime settimane sta dimostrando di poter esercitare un importante ruolo da comprimario nello scacchiere azzurro. Aspettando Victor Osimhen: nelle idee del tecnico, resta lui il prescelto per guidare l’attacco del Napoli.


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