Caos ospedali in Penisola Sorrentina, la protesta del Tribunale per i diritti dei malati

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Le “ormai croniche carenze strutturali e di personale sommate alla mancanza di apparecchiature”. “Le disastrose condizioni” in cui versano gli ospedali di Sorrento e Vico Equense e il distretto sanitario 59 dell’Asl Napoli 3 Sud di Sant’Agnello finiscono ancora una volta nel mirino del Tribunale per i Diritti del Malato della penisola. Un allarme diffuso dalla sala consiliare del Municipio dinanzi a volontari, pazienti, qualche medico e alcuni infermieri nel corso di un incontro moderato dal giornalista Antonino Pane. “La gente ha paura di finire in ospedale perche’ teme per la propria vita” dice senza troppi giri di parole Giuseppe Staiano, presidente della sezione locale del Tribunale del Malato. Il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo rincara la dose: “Mi vergogno delle condizioni della sanita’ pubblica in penisola sorrentina. Anzi, qui la situazione fa schifo. Le risorse umane impiegate negli ospedali e nel distretto fanno cio’ che possono, ma le loro qualita’ e prestazioni sono vanificate perche’ autorita’ sanitarie centrali e regionali restano sorde al diritto di essere assistiti”. “La Regione preferisce occuparsi di altre zone e se ne frega della penisola – afferma Flora Beneduce, consigliere regionale di Forza Italia, ma anche primario (in aspettativa) dell’unita’ operativa di Medicina degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina -. Quando De Luca fa le passerelle a Sorrento dovete cacciarlo. La promessa dell’ospedale unico da realizzare a Sant’Agnello? Uno spot elettorale del governatore”. Staiano riporta tutti con i piedi per terra: “Siamo favorevoli al nuovo ospedale unico, ma bisognera’ attendere anni. Intanto bisogna garantire un livello sufficiente di assistenza nei presidi di Sorrento e Vico Equense. Il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini piu’ volte si e’ detta disponibile verso le nostre istanze, ma forse a sua volta deve scontrarsi con chi la illude”. Lungo l’elenco dei problemi secondo il responsabile del Tribunale del Malato: mancanza di personale, assenza di primari e specialisti, pronto soccorso nelle mani di un solo medico, lettini a pezzi, attese infinite, mancanza di erogazione dei fondi agli anestesisti”. Poi l’annuncio sulla paventata chiusura del Centro di igiene mentale di Sorrento. “Appena tenteranno di portare via il primo malato da trasferire a Terzigno o Castellammare di Stabia faremo le barricate”.



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