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Napoli, a Cappella Sansevero la performance site specific di Palumbo

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La Cappella Sansevero, gioiello barocco di Napoli che custodisce il Cristo velato, ispira Blusansevero la performance ideata e diretta dall’artista Mauro Maurizio Palumbo che si terra’ al Museo Cappella Sansevero il 21, il 22 e il 23 novembre 2024 (ore 20:30).

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Una narrazione che utilizza il linguaggio del corpo, in una costruzione scenica che oscilla tra il visivo e il sonoro, con l’ausilio della voce e della musica del soprano drammatico Ilaria Tucci e del Maestro Ciro Riccardi alla tromba.

Strutturata come un’azione site specific per gli spazi del museo, Blusansevero e’ una coproduzione Museo Cappella Sansevero e Ente Teatro Cronaca.

Il progetto e’ frutto di un’intensa ricerca artistica, che si basa su fonti scientifiche e storiche pur mantenendo le caratteristiche del linguaggio della performance art, cioe’ quelle di essere flessibile e adattabile alle influenze del pubblico e del luogo in cui avra’ vita. I biglietti sono in vendita online sul sito http://www.museosansevero.it al costo di 22 euro.

Partendo dall’iconografia della statua del Cristo velato, protagonista indiscussa del tempio della sperimentazione settecentesca, il progetto intende portare all’attenzione dell’osservatore non solo il bianco e venato marmo che la contraddistingue, ma anche il blu oltremare.

Recenti ricerche, condotte dall’Universita’ degli Studi di Bari, hanno infatti dimostrato che fu proprio il Principe di Sansevero a produrre per primo il lapislazzuli artificiale utilizzato per la cornice dell’altare maggiore: una scoperta nata dall’esigenza di sostituire il costoso pigmento mantenendo pero’ lo stesso effetto di intensita’.

L’invenzione del principe sarebbe avvenuta piu’ di cinquant’anni prima di Jean-Baptiste Guimet, il chimico francese che nel 1828 riusci’ per la prima volta, ufficialmente, a sintetizzare l’oltremare, il costosissimo pigmento blu ottenuto in natura dal lapislazzuli. E piu’ di dieci anni prima del resoconto siciliano di Goethe, il piu’ antico indizio della produzione artificiale di tale pigmento.

Da qui nasce l’ispirazione di Mauro Maurizio Palumbo per Blusansevero: attraverso il linguaggio del corpo, l’artista intende creare un dialogo tra la dinamicita’ del movimento e la monumentalita’ del marmo, in un tempo sospeso tra l’esigenza di raccontare e la necessita’ di scoprire e riscoprire.


Articolo pubblicato il giorno 6 Novembre 2024 - 20:26


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