#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 10 Dicembre 2024 - 06:25
9.2 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Pagani, il clan Fezza-De Vivo tentò di condizionare il voto: 8 arresti

Tra gli indagati figura Alfonso Marrazzo, imprenditore ed assessore all’ambiente fino al 2016.
facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Il clan camorristico Fezza-De Vivo avrebbe cercato di influenzare le elezioni amministrative nel comune di Pagani, imponendo il voto a favore di propri candidati, esterni alla coalizione poi risultata vincitrice, per poi tentare di instaurare legami con quest’ultima.

PUBBLICITA

Questo è emerso dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Salerno, culminate nell’esecuzione di un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno ed eseguita dai Carabinieri di Nocera Inferiore.

Sono otto le persone indagate, tre delle quali sono state poste in custodia cautelare in carcere e cinque agli arresti domiciliari. Tra gli indagati figura Alfonso Marrazzo, imprenditore con una condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e, in passato, consigliere comunale di Pagani per circa 20 anni, nonché assessore all’ambiente fino al 2016.

Le accuse, a vario titolo, comprendono i reati di condizionamento elettorale mediante minaccia, falso ideologico, turbativa d’asta, frode nelle forniture pubbliche, corruzione e favoreggiamento personale, con l’aggravante di agevolare il clan Fezza-De Vivo attivo a Pagani e nelle aree vicine.

Secondo la ricostruzione della Direzione distrettuale antimafia di Salerno, il clan Fezza-De Vivo, tramite Marrazzo e la cooperativa Pedema di cui era presidente, cercava di infiltrarsi nel sistema economico e amministrativo dell’amministrazione comunale.

In particolare, Marrazzo, attraverso la cooperativa, sarebbe riuscito a ottenere illegittimamente appalti pubblici comunali, come la gestione del cimitero, il servizio di pulizia delle strade e altri servizi urgenti, inclusi quelli legati all’emergenza Covid, in particolare per la sanificazione, eseguita in violazione del capitolato d’appalto.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 8 Novembre 2024 - 11:54


1 commento

  1. È veramente preoccupante vedere come la mafia possa ancora influenzare le elezioni e infiltrarsi nei servizi pubblici. Speriamo che giustizia venga fatta e che si possa ripristinare la legalità.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

facebook

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento