In un'operazione congiunta, le forze dell'ordine hanno inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti ad Avellino, smantellando una vasta organizzazione criminale che operava nel capoluogo irpino.
Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica e coordinate dal Procuratore capo Domenico Airoma, hanno portato alla luce un quadro allarmante, rivelando un sistema ben strutturato di spaccio che coinvolgeva diverse tipologie di droghe, tra cui il metadone.
L'indagine, durata circa due anni e condotta attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, ha permesso di ricostruire nel dettaglio le attività illecite degli indagati.Potrebbe interessarti
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Questi ultimi, operando in modo coordinato e talvolta anche singolarmente, si approvvigionavano di sostanze stupefacenti principalmente nelle zone di Scampia, a Napoli, e di Castello di Cisterna, in provincia di Caserta. La droga veniva poi introdotta ad Avellino e distribuita al dettaglio tra i consumatori.
Un aspetto particolarmente inquietante emerso dalle indagini riguarda lo sfruttamento del metadone. Alcuni degli indagati, infatti, sono risultati coinvolti in un illecito commercio di questa sostanza, destinata a pazienti in terapia sostitutiva. Le dosi di metadone, sottratte o acquistate illegalmente, venivano rivendute sul mercato nero, alimentando ulteriormente il giro di affari dell'organizzazione criminale.
L'operazione di polizia, che ha visto l'impiego di decine di militari e l'ausilio di un elicottero, si è conclusa con l'esecuzione di quindici ordinanze di custodia cautelare. Nove indagati sono stati tratti in arresto e posti ai domiciliari, mentre per altri sei sono stati disposti obblighi di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria.







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