E’ diventato virale in giornata il video dell’accoltellamento, avvenuto due anni fa, da parte di Gennaro Musella, nipote di Maria Licciardi , e del padre accorso in suo aiuto ai danni di un avversario al termine di una partita di calcetto a Chiaiano.
Il video diffuso sul web dal deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli è allegato alla nuova richiesta di arrestato che ha colpito il giovane per violeazione degli arresti domiciliari.
“E’ assurdo che non fosse già in carcere”, ha affermato il deputato dei verdi. Il giovane – Gennaro Musella, nipote della madrina di camorra Maria Licciardi, anche se con questa faccenda la criminalità organizzata non c’entra – si era reso protagonista di un duplice accoltellamento.
Durante una partita di calcio, dopo aver subito un’intervento in scivolata, ha estratto una lama che nascondeva nei pantaloncini e si è scagliato contro gli avversarsi. Dagli spalti il padre gridava “Uccidili, uccidili”.
Musella era stato condannato in primo grado ed era ai domiciliari, dopo aver risarcito le vittime ed essersi mostrato pentito. Pochi giorni fa è fuggito dai domiciliari ed è stato arrestato.
“È assurdo – afferma Borrelli – che questa persona non fosse già in carcere. Nipote di una boss di camorra, ha rischiato di uccidere due persone per una partita di calcio.
Davvero non ci sono attenuanti per comportamenti simili. Invece, davanti a un risarcimento e un finto pentimento, ecco che arriva puntuale una pena irrisoria. L’evasione dai domiciliari dimostra che questa persona non ha assolutamente compreso il male che ha fatto e non può vivere libero in una società civile.
Il rischio è che si mandi un messaggio sbagliato, le vittime pagano due volte e i carnefici sono liberi di continuare a far danni. Adesso sconti la sua pena dietro le sbarre”.