Il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro si e’ ripetuto. Alle 10.01, nella Cattedrale di Napoli, affollata nonostante la pioggia, l’arcivescovo don Mimmo Battaglia ha annunciato che il sangue di San Gennaro si è sciolto.
Il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, patrono di Napoli, è un evento che affascina e divide da secoli. Tre volte l’anno – il 19 settembre, il 16 dicembre e la prima domenica di maggio – il sangue contenuto in un’ampolla custodita nel Duomo di Napoli si liquefa, un fenomeno che per i fedeli rappresenta un miracolo e un segno di protezione divina.
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Il Miracolo di San Gennaro: Fede e Scienza a Napoli
Le origini di questa credenza risalgono al XIV secolo, quando si iniziò a documentare la liquefazione. Da allora, il “miracolo” è stato oggetto di innumerevoli studi scientifici, ma nessuna spiegazione razionale è stata finora in grado di svelarne completamente il mistero.
Per i napoletani, il sangue di San Gennaro è un simbolo della loro città e il suo comportamento è considerato un presagio per il futuro. Un ritardo o un’assenza della liquefazione è vissuto come un cattivo auspicio, mentre una liquefazione rapida e completa è interpretata come un segno positivo.
Il sangue è conservato in due ampolle, una delle quali fu parzialmente sottratta nel XVIII secolo. Nonostante le numerose analisi, la composizione esatta del materiale contenuto nelle ampolle rimane un enigma.
Oggi, il miracolo di San Gennaro continua ad attirare fedeli e curiosi da tutto il mondo, rappresentando un affascinante intreccio tra fede, scienza e tradizione.
Articolo pubblicato il giorno 19 Settembre 2024 - 10:21 / Cronache della Campania