Cronaca Napoli

Il boss Francesco Abbinante tradito dall’amore del suo Bull Terrier

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Un bull terrier ha tradito la latitanza di Francesco Abbinante, 25enne reggente dell’omonimo clan di Secondigliano. I Carabinieri della compagnia di Napoli Stella, coadiuvati dal Nucleo Investigativo di Napoli e dalla Direzione Distrettuale Antimafia, lo hanno rintracciato a Castel Volturno, in provincia di Caserta.

blitz carabinieri

Tutto è iniziato grazie al suo cane, un bull terrier già conosciuto ai Carabinieri. Pattugliando le strade di Castel Volturno, lo hanno riconosciuto e hanno capito che il latitante, sfuggito al blitz anticamorra di dicembre, si trovava in zona.

Le ricerche si sono concentrate su una villetta, dove il cane era stato avvistato. Per giorni non ci sono stati segnali, fino a quando, ieri pomeriggio, una persona si è affacciata dalla finestra: era proprio Abbinante. I Carabinieri lo hanno riconosciuto in pochi secondi e il blitz è stato immediato.

Abbinante, dichiarato latitante dopo l’Epifania, è stato arrestato e trasferito nel carcere napoletano di Secondigliano. Non è la prima volta che l’amore per gli animali incastra un latitante: simile la storia di Luigi Cacciapuoti, arrestato nell’agosto 2023. Anche in quel caso, un cagnolino ha indirizzato gli investigatori verso il covo del ricercato.

Il cugino omonimo Francesco Abbinante fu arrestato nel 2006 seguendo il ragazzo che consegnava le pizze

I clan Abbinante sono stati protagonisti delle sanguinose faide di Scampia, che hanno causato centinaia di morti. Nel 2006, un altro Francesco Abbinante, all’epoca 31enne e elemento di spicco del clan, fu arrestato in modo singolare: i Carabinieri, seguendo il fattorino che consegnava 9 pizze, scoprirono il suo nascondiglio. Si trovava in un appartamento a Marano di Napoli, nascosto nel doppio fondo di un divano.


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