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Gino Cecchettin: “Sarà difficile perdonare Filippo Turetta”

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Il difficile percorso del perdono e della rinascita: Gino Cecchettin  papà di Giulia, ha condiviso le sue emozioni in un’intervista a Storie Italiane su Rai1.

Ha parlato del suo dolore e dell’impegno nel trasformarlo in qualcosa di positivo, sottolineando la difficoltà nel perdonare Filippo e il sostegno che manifesta verso i genitori di quest’ultimo. Dopo aver seppellito la figlia Giulia, uccisa dall’ex Filippo Turetta, Gino è ritornato al lavoro con la volontà di riprendere lentamente la vita pur mantenendo viva la memoria di sua figlia.

“Non si può mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c’è. C’è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo. È quello che ho imparato ahimè sulla mia pelle con Monica, quando è mancato mio padre, e adesso con Giulia. Non lo so se riuscirò a perdonare Filippo, sarà difficile, neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo.” Ha dichiarato Gino Cecchettin.

“Spero solo si renda conto di quello che ha fatto – ha aggiunto Gino Cecchettin – e magari un giorno possa dare lui dei messaggi ad altre persone che potrebbero avere le stesse difficoltà. Ai suoi genitori do un grande abbraccio perché forse io ritornerò a fare un sorriso, loro faranno molta più fatica, quindi hanno tutta la mia comprensione e il mio sostegno.”

Gino Cecchettin stamane è tornato al lavoro

Gino Cecchettin è tornato stamane al lavoro, dopo aver seppellito ieri la figlia Giulia, uccisa dall’ex Filippo Turetta.

“Quindi si riinizia la normalità – dice intervistato da Rai 1 – .Ho portato Davide a scuola e vado al lavoro cercando di fare qualcosina, e piano piano di riprendermi la vita”. Nessun tentativo di rimozione di un vissuto così terribile, ma la voglia di guardare al presente. “Ovviamente Giulia sarà sempre nei nostri pensieri, in ogni momento”.

E aggiunge: “Non si può mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c’è. C’è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo.”

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