Cronaca di Napoli

Napoli, protesta per il ‘diritto all’abitare nel centro storico’

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La tutela del “Patrimonio immateriale del centro Unesco”, cioè degli abitanti, dei processi culturali e delle economie storiche e di prossimità non può più aspettare.

Il blocco e la limitazione drastica delle migliaia di case vacanza e di tutta la bolla speculativa prodotta da airbnb, che sta travolgendo il diritto all'abitare nei quartieri storici con migliaia di sfratti, è un'emergenza.

Oggi una quindicina di attivisti della Rete Resta Abitante è entrata nella sala dove si teneva l'incontro istituzionale, accessibile su invito, per la presentazione del forum Mondiale Unesco a e ha vivamente contestato il Sindaco Manfredi e la regione Campania (presente con l'assessore Discepolo).

Comune e Regione alle parole non fanno seguire i fatti, dimostrando la mancanza di volontà politica per limitare Airbnb, mentre altre città, come Firenze, si sono concretamente mosse. Durante la contestazione è stata annunciata anche la mobilitazione, prevista mercoledì prossimo, per la giornata di chiusura del forum. Il Sindaco ha ribadito l'intenzione politica di intervenire, ma di buone intenzioni è lastricata la strada della turistificazione del .

Questi i punti di rivendicazione:
Napoli capitale del turismo insostenibile
Perche' Napoli resti una citta' viva
Fare Presto:
1) limitazioni chiare alle case vacanza per fermare la bolla speculativa degli affitti turistici
2) alloggi pubblici per studentesse e studenti, lavoratori/trici e per le fasce più deboli e discriminate della popolazione
3) stop alla privatizzazione dei beni culturali, delle spiagge e dello spazio pubblico
4) stop alla precarietà e al lavoro nero nei settori culturali e turistici
5) Tutela delle piccole attivita' artigianali, delle librerie, delle economie di prossimità agli/alle abitanti


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