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De Luca festeggia i 25 anni di ‘Un Posto al Sole’

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Vincenzo De Luca ha incontrato, a Palazzo Santa Lucia, gli attori e i protagonisti della serie di RaiTre ‘Un posto al sole‘, che festeggia le nozze d’argento di messa in onda.

Sono felice che, grazie al vostro impegno, questa serie televisiva abbia avuto la forza di trasmettere un’immagine di Napoli e del nostro territorio realistica. Ci sono tanti modi per falsare una realtà, uno di questi è raccontare le mezze verità. Voi – ha detto De Luca – non avete occultato i problemi di Napoli, le contraddizioni che viviamo quotidianamente, ma avete fornito un quadro completo della città, nel bene e nel male. A Napoli si può trovare il meglio e il peggio che c’è al mondo, possiamo trovare elementi di disumanità, di aggressività, ma anche la grande umanità, la grande storia, la grande cultura e questo mi interessa: trasmettere un’immagine realistica e veritiera con le sue luci e le sue ombre.

“Purtroppo – ha proseguito – abbiamo pagato dei prezzi molto alti alla diffusione di un’immagine unilaterale di Napoli. Abbiamo avuto dei danni pesanti perché, per un lungo periodo e in qualche occasione anche oggi, Napoli è la paura, la violenza, la camorra e, alla fine, si è perduta quella che è l’anima di Napoli, la sua umanità unica al mondo e questo non va bene. Voi, con questa produzione, siete la migliore testimonianza di questa città a due facce, 25 anni testimoniano una capacità organizzativa e di rigore nel lavoro che non so quante altre realtà d’Italia avrebbero saputo svolgere. Avete dimostrato, con la vostra attività, che davvero siamo una realtà nella quale si è capaci di grande rigore e di grande serietà“.

Siamo in un Paese di squinternati nel quale parlare di cose popolari ti porta a fare i conti con i radical chic, con gli intellettuali della domenica. Complimenti per aver avuto il coraggio di fare un prodotto popolare, capace di parlare alle persone in carne e ossa, alle famiglie e – ha concluso De Luca – avete persino favorito processi di semplice socializzazione. Non è una piccola cosa creare una sorta di comunità come quella che avete creato“.


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