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Fatturazione web: le novità sulla fattura elettronica 2021

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Il 2021 è un anno caratterizzato da tante novità per le imprese, in ambito fiscale, e da ulteriori cambiamenti al tracciato della fattura elettronica. Il 1° gennaio, infatti, sono entrate in vigore delle nuove specifiche tecniche per i tracciati XML dell’e-fattura: alcune di queste specifiche sono state introdotte direttamente dai produttori di software e piattaforme per la fatturazione web, altre dovranno essere inserite manualmente.

 

Le nuove specifiche tecniche introdotte sono le uniche accettate dal Sistema di Interscambio e il nuovo tracciato XML è stato aggiornato alla versione 1.6.1. Cosa cambia per i contribuenti e come bisogna adeguare il software alle nuove normative in ambito di fatturazione?

Il programma per fatturazione web comprende al suo interno numerosi campi standard e aggiuntivi per la fatturazione elettronica, che permette ad ogni tipo di impresa di inserire specifiche tipologie di esenzioni, aliquote iva e diciture obbligatorie da inserire in fattura. Qui di seguito vedremo in cosa consiste il nuovo tracciato XML e quali sono le novità introdotte nei software per la fatturazione web.

 

Fatturazione web: come funziona il nuovo tracciato e le specifiche tecniche 1.6.1

 

Le nuove specifiche tecniche introdotte dall’Agenzia delle Entrate delineano una nuova versione dei tracciati record della fattura elettronica con nuovi codici da implementare all’interno dei software per la fatturazione web per far approvare il documento dal Sistema di Interscambio.

 

I nuovi codici riguardano due particolari campi della fattura elettronica: la tipologia di documento e la natura dell’operazione. Tra le novità inserite troviamo anche il campo “importo” relativo al bollo che diventa facoltativo: nelle fatture con assolvimento della marca da bollo si può completare il campo “dati bollo” senza specificare il relativo importo.

Le nuove specifiche tecniche permettono di inserire in fattura anche le ritenute di tipo previdenziale, scegliendo tra i seguenti codici:

 

  • RT01 e RT02, per persone fisiche e giuridiche;
  • RT03 e RT04, per contributo INPS e contributo Enasarco;
  • RT05, per contributo Enpam;
  • RT06, per altri contributi previdenziali.

I nuovi codici per fattura elettronica 2021

 

Come anticipato nel precedente paragrafo, i nuovi codici per l’e-fattura riguardano due specifiche categorie della fattura: la tipologia documento e la natura dell’operazione. In particolare, i codici per identificare la tipologia documento sono 18:

 

  • da TD01 a T06: per la fattura, l’acconto o l’anticipo su fattura, l’acconto o l’anticipo su parcella, nota di credito o nota di debito e parcella.
  • TD16: reverse charge interno;
  • da TD17a TD 19: per integrazione o autofattura per l’acquisto servizi dall’estero, acquisto di beni intracomunitari e per l’acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72;
  • TD20 e TD21 per l’autofattura per regolarizzazione, integrazione delle fatture e autofattura per splafonamento;
  • TD22 e TD23 per l’estrazione beni da Deposito IVA ed estrazione beni versamento dell’IVA;
  • TD24 e TD25: per la fattura differita di cui all’art. 21, comma 4, lett. a) e lett. b);
  • TD26: per la cessione di beni ammortizzabili;
  • TD27: per l’autoconsumo o per cessioni gratuite.

 

I codici “Natura Operazione” diventano 21, si escludono i codici N2, N3 ed N6 e si possono utilizzare una delle seguenti sottocategorie:

 

  • N1 per le operazioni escluse dall’ex art.15;
  • da N2 a N2.2 per le operazioni non soggette ad IVA;
  • da N3 a N3.6 per tutte le operazioni non imponibili;
  • N4 per le operazioni esenti;
  • N5 per un regime non esposto in fattura;
  • da N6 a N6.9 per tutte le operazioni di inversione contabile;
  • N7 per le operazioni con IVA assolta in un altro Stato europeo.

 

 

 


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