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Campania: confermato obbligo mascherine all’aperto fino al 31 agosto

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Campania. Sta per essere pubblicata l’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca che proroga le misure in scadenza e aggiorna alle direttive che scatteranno dal 6 agosto sul territorio nazionale, dal 1 agosto al 31 “l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta fermo, tra l’altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti.

L’ utilizzo dei detti dispositivi resta pertanto obbligatorio, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato – ad es. nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento- nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli, navi”.

Inoltre è confermato, fino al 31 agosto, il divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche dalle ore 22 alle ore 6. A prevederlo la stessa ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Le misure anti diffusione contagio Covid-19 rappresentano la proroga di quanto già stabilito da una precedente ordinanza pubblicata lo scorso 25 giugno. Per tutto il mese di agosto, dunque, resta vietata “la vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, da parte di qualsiasi esercizio commerciale (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) e con distributori automatici”.

E’ fatto inoltre “divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali”.

Ai bar, “baretti”, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante, nonché agli altri esercizi di ristorazione, “la vendita di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, è consentita esclusivamente al banco o ai tavoli”. L’ordinanza ribadisce il divieto di “affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico”.


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