Panchina rossa per Ornella Pinto al Parco della Vita di Brusciano

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Il padre di Ornella Pinto all’installazione della panchina rossa per la figlia al Parco della Vita di Brusciano.
Giuseppe Pinto: “Mi appello al Presidente della Repubblica per avere giustizia”.

Nella mattinata di lunedì 10 maggio, è stata posizionata all’interno del Parco della Vita di Brusciano una panchina rossa in ricordo di Ornella Pinto, la giovane mamma uccisa dal compagno lo scorso 13 marzo a Napoli.

All’iniziativa hanno presenziato altre a Francesco Emilio Borrelli, Consigliere Regionale di Europa Verde, Fiorella Zabatta, componente dell’esecutivo nazionale del Sole che Ride, Rosario Visone esponente di Europa Verde, anche le colleghe di Ornella ed i suoi familiari, tra cui il padre Peppe: “Non cerchiamo vendetta ma vogliamo giustizia. Ornella non ci sarà restituita ma chiediamo alla magistratura di fare qualcosa di concreto affinché altre donne possano essere davvero tutelate e salvarsi dalla violenza. Lancio un appello al Presidente della Repubblica: serve una riforma giuridica per fermare questa strage.”

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    “Alla vigilia di quello che sarebbe stato compleanno di Ornella abbiamo deciso di dedicarle una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Abbiamo deciso di installarla qui al Parco della Vita perché per noi ha una forte valenza simbolica: un’area abbandonata al degrado dove si sversavano rifiuti è stata ridata alla vita, dove si svolgono tantissime attività per bambini speciali. Oggi viviamo in una società che sembra voler tutelare e giustificare i violenti, i criminali, i carnefici, mentre le vittime vengono dimenticate e le loro famiglie abbandonate. Noi facciamo parte di quelle persone che vogliono sovvertire quest’ordine.”- ha dichiarato Borrelli.

    “ ‘100 prof per la Prof’ è il progetto voluto da una rappresentanza di insegnanti e di diverse scuole del territorio per Ornella, che è stata una professoressa e soprattutto una donna molto attiva nel sociale, che abbiamo voluto promuovere per dare un forte segnale contro questo vergognoso fenomeno dei femminicidi e della violenza sulle donne. ”- spiega Gaetano Allocca promotore del Parco della Vita.

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