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Napoli, mancano ancora i medici di base. Interviene il Presidente dell’Ordine

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Napoli, mancano ancora i medici di base.

I nuovi medici non accettano le zone periferiche di Napoli come destinazione.

Interviene il Presidente dell’Ordine dei medici: “L’Asl deve obbligare i medici ad aprire gli studi lì dove c’è esigenza. L’errore si sta risolvendo.” Borrelli e Simioli: “Fa riflettere che sia necessario obbligare i medici ad accettare ad andare a Scampia o a Ponticelli. Ci stiamo battendo per garantire a tutti questo diritto essenziale.”

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Continuano ad esserci problemi per le Asl del territorio napoletano a causa dei andati in pensione e non sostituiti. In tutto il territorio napoletano sono ben 60 i medici di base che mancano all’appello, il che equivale a dire che sono oltre 80 mila i cittadini che si sono ritrovati senza medico.

È soprattutto nei distretti di Barra-Ponticelli e in quello di Scampia che la situazione è diventata insostenibile, come dimostrano anche delle segnalazioni pervenute al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

“All’ Asl distretto 32, due ore di attesa per un cambio medico. Assembramenti e disordini.” – la segnalazione da Barra-Ponticelli; “alla fine dell’anno 2020 a Scampia sono andati in pensione diversi medici di base, e praticamente siamo rimasti senza nemmeno una sostituzione momentanea, siamo in seria difficoltà.”- quella da Scampia.

“Questa situazione va avanti già da un bel po’ di tempo e per questo abbiamo più volte sollecitato il vertice dell’Asl a scorrere le graduatorie per assumerne altri medici, cosa che è stata fatta ma purtroppo, come ci è stato comunicato, alcuni medici rifiuterebbero di trasferirsi nei distretti delle aree considerate a rischio preferendo zone più centrali o anche le isole pur di non andare in alcune periferie “- ha dichiarato il Consigliere Borrelli.

Sulla questione è intervenuto anche il Presidente dell’Ordine dei medici Silvestro Scotto in dirette telefonica a La Radiazza :“È stato fatto un errore in partenza. Quando si pubblicano le carenze, l’Asl può richiedere l’obbligo di apertura degli studi medici in quelle aree dove c’è l’esigenza e questo non è stato fatto e così il medico è libero di andare dove preferisce. Per le prossime pubblicazioni saranno garantite le presenze all’interno delle periferie, l’errore è stato risolto. Se tutti i nuovi medici si concentrano nelle aree del Vomero e di Chiaia, come sta capitando, il numero di pazienti per medico andrà a diminuire e così di conseguenza anche i compensi. È normale che soprattutto nuovi medici scelgano destinazioni più tranquille, magari quelle zone dove sono cresciuti, deve essere l’Asl a creare l’obbligatorietà della presenza in quelle aree dove c’è carenza.”.

“Fa alquanto riflettere che bisogni costringere i medici ad accettare destinazioni come Scampia o Ponticelli. Noi continueremo a batterci per ottenere per tutti gli stessi diritti e servizi, per quanto ci riguarda non lasceremo soli i cittadini di queste periferie per i quali si sta finalmente risolvendo il problema” – ha concluso il Consigliere Borrelli assieme al conduttore radiofonico Gianni Simioli.


Articolo pubblicato il giorno 3 Marzo 2021 - 16:45


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